L’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin di Vincent van Gogh rappresenta una sincera dichiarazione d’amicizia nei confronti del pittore che si trovava in Bretagna.
Vincent van Gogh, Autoritratto dedicato a Paul Gauguin, settembre 1888, olio su tela, 61,5 x 50,3 cm. Cambridge, Harvard University, Fogg Art Museum
Descrizione dell’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin di Vincent van Gogh
L’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin di Vincent van Gogh, ritrae il pittore olandese voltato verso la destre dell’osservatore del dipinto. Vincent ha i capelli molto corti, la barba curata e veste abiti eleganti. Il fondo è colorato con un tono uniforme di verde chiaro.
Interpretazioni e simbologia dell’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin di Vincent van Gogh
Van Gogh spedì l’autoritratto a Gauguin con una dedica che testimonia il profondo legame che avveva con lui. Gauguin raggiunse Vincent, il 23 ottobre del 1888, presso la Casa Gialla, ma il soggiorno durò poco. Infatti, dopo appena tre mesi, a causa di un litigio, Gauguin lasciò Arles e tornò a Parigi. La salute mentale di Van Gogh peggiorò notevolmente e il pittore arrivò a compiere gesti di automutilazione. Famoso è il dipinto che lo ritrae con l’orecchio bendato, intitolato Autoritratto con orecchio bendato. Il pittore francese vendette in seguito l’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin al mercante d’arte Ambroise Vollard di Parigi.
I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
L’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin si trova a Cambridge, custodito presso il Fogg Art Museum della Harvard University, conservato con numero d’inventario 1951.65. Van Gogh lo dipinse nel settembre del 1888 per ricambiare un autoritratto che il pittore Paul Gauguin gli aveva spedito dalla Bretagna. Vincent era molto legato a Gauguin e all’idea di poter creare una colonia artistica nel sud della Francia. Infatti, si era trasferito all’inizio del 1888 ad Arles e il sole del Mezziogiorno lo aveva conquistato del tutto.
Vincent van Gogh dipinse questo Autoritratto ad Arles, nel 1888, per farne dono a Paul Gauguin che lo.conservò dal 1888 al 1897. Gauguin lo vendette quindi al mercante d’arte francese Ambroise Vollard di Parigi. L’opera passò poi alla Galleria Paul Cassirer di Berlino. Diventò poi di proprietà del Dr. Hugo von Tschudi, sempre di Berlino e poi Monaco di Baviera, entro il 1909 circa. Alla morte del proprietario passò, per discendenza alla sua vedova, Angela von Tschudi, di Monaco di Baviera, dal 1911 al 1919. Quindi, l’Autoritratto fu esposto alla Neue Staatsgalerie di Monaco di Baviera dal 1919.
Nel 1938, in seguito alla scelta di dichiarare alcune opere come Arte degenerata, le autorità nazionalsocialiste del regime nazista lo rimossero dal museo assegnando il numero d’inventario EK16554. Lo consegnarono quindi alla Galleria Theodor Fischer di Lucerna, in Svizzera, che lo vendette il 30 giugno 1939, (lotto 45) a Maurice Wertheim (1939-1951). Il collezionista lo destinò, infine, come lascito testamentario al Fogg Art Museum, che lo acquisì nel 1951.
L’artista e la società. La storia dell’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin di Vincent van Gogh
Vincent van Gogh nacque a Groot Zundert, nei Paesi Bassi, nel 1853 e morì nel 1890 a Auvers-sur-Oise, in Francia. Il pittore realizzò questo autiritratto nel 1888, intorno all’età di 35 anni, due anni prima della sua tragica morte. Nei 1888, Vincent Van Gogh si trasferì ad Arles, nella Francia del Sud, con l’intento di fondare una colonia artistica. Prima di lui, Paul Gauguin aveva riunito intorno a sé un gruppo di giovani artisti a Pont-Aven in Bretagna. Così avevano fatto anche i pittori realisti a Fontainebleau, con la scuola di Barbizon, per dipingere i boschi della foresta francese. Van Gogh firmò il suo autoritratto con vernice rossa, da sinistra, con l’iscrizione: Vincent/Arles. Un’altra iscrizione, appena leggibile, realizzata con colore ad olio rorro riporta poi la dedica a Gauguin: a mon ami Paul G[auguin, Arles.
Vincent, rimasto in contatto epistolare con i suoi colleghi, chiese ad alcuni di loro uno scambio di autoritratti. Il pittore era infatti convinto che la pittura doveva essere rinnovata attraverso il genere del ritratto.
Van Gogh descrisse in alcune lettere al fratello Theo la genesi del dipinto e le influenze delle stampe giapponesi sui lineamenti del viso. Scrisse anche della scelta di cambiare i contorni della giacca per ottenere particolari effetti cromatici e di aver scelto uno sfondo color “verde veronese pallido” senza ombre per esaltare la sua figura.
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La tecnica dell’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin di Vincent van Gogh
L’Autoritratto dedicato a Paul Gauguin è dipinto con paste di colori ad olio stesi su tela. L’opera minura 61,5 centimetri di altezza e 50,3 cm di larghezza. Considerando la cornice, le misure sono invece 90,4 centimetri di altezza, 79,7 cm di larchezza e 8,3 cm di spessore.
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Bibliografia
- Ronald de Leeuw, Van Gogh, in Art dossier, nº 22, Giunti, 1998, ISBN 88-09-76052-2.
- Enrica Crispino, Van Gogh, Giunti, 2010, ISBN 978-88-09-05063-1
- Giordano Bruno Guerri, Follia? Vita di Vincent van Gogh, 23 marzo 2011, 2023, Bompiani, Collana: I grandi tascabili, EAN: 9788845266928
- Vincent Van Gogh, Lettere a Theo, Traduttore: M. Donvito B. Casavecchia, Curatore: M. Cescon, 25 agosto 2016, VII edizione, Guanda, Collana: Tascabili Guanda. Narrativa, EAN: 9788823516908
- I miei quadri raccontati da me di Vincent Van Gogh, a cura di Piergiorgio Dragone, 20 settembre 2017, Donzelli, Collana: Mele, EAN: 9788868436728
- Rainer Metzger, Ingo F. Walther, Van Gogh. Tutti i dipinti, 5 luglio 2018, Taschen, Collana: Bibliotheca Universalis, EAN: 9783836559591
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 29 dicembre 2024.
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