Ritratto del postino Vincent Roulin di Vincent van Gogh

Il Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh testimonia la profonda amicizia che univa l’artista al postino di Arles.

Vincent van Gogh, Ritratto di Vincent Roulin, 1888, olio su tela, 81,3 x 65,4 cm. Boston, Museum of Fine Arts

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Indice

Descrizione del Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh

Joseph Roulin è seduto accanto ad un tavolo di legno. Indossa la sua uniforme da lavoro, una giacca blu e il cappello con la visiera con la scritta POSTES. Roulin è seduto in posizione frontale con il viso rivolto verso l’osservatore. Infatti lo sguardo dell’uomo è puntato con sicurezza e determinazione in avanti. Il volto poi è florido e tondo, incorniciato da una folta barba divisa in due. La posizione del postino è rilassata. Il suo braccio sinistro poggia sullo spigolo del tavolo a destra. La mano sinistra, invece è mollemente adagiata sul bracciolo della poltroncina sagomata. Infine, a parte i due arredi non vi sono altri dettagli ambientali e dietro la sua figura si staglia una parete azzurra.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh

Joseph Roulin era uno smistatore della posta presso la ferrovia di Arles. Vincent van Gogh giunse nella cittadina della Provenza nel febbraio del 1888 e i due uomini si incontrarono. Nacque così una amichevole simpatia tra Vincent e Joseph Roulin che era di poco più vecchio dell’artista. Van Gogh scrisse puntualmente dell’amico al fratello Théo e lo descrisse come una brava persona. Inoltre Roulin nutriva nei confronti di Vincent un sentimento quasi paterno.

Per l’artista, costantemente tormentato e dal precario equilibrio mentale, la figura del postino di Arles fu di gran conforto. Anche l’aspetto fisico di Roulin era rassicurante. Aveva una barba molto imponente, il viso tondo e secondo Vincent somigliava a Socrate. Per questo esprimeva molta tranquillità e saggezza. Inoltre era di fede politica socialista e ottimo padre di famiglia. Van Gogh era attratto anche dalla serenità della casa dell’amico che frequentò molto. Infatti la famiglia non si curava delle critiche fatte dai cittadini a Vincent che veniva soprannominato il rosso pazzo. Infine, quando l’artista si recise parte dell’orecchio sinistro, il 23 dicembre 1888, Roulin lo accompagnò in ospedale e lo assistette nei giorni seguenti.

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Il Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh si trova al Museum of Fine Arts di Boston.

Van Gogh donò il ritratto a Joseph e Marie Ginoux di Arles nel 1889. I coniugi vendettero poi l’opera il 9 luglio 1897, al noto mercante d’arte di Parigi Ambroise Vollard. La mediazione fu condotta da Henri Laget. Il 1 ° settembre 1897, Vollard vendette il ritratto a Cornelis Hoogendijk. Il 21 o 22 maggio del 1912 l’opera passò a Frederik Muller, Amsterdam, lotto 26, quindi alla Galerie Bernheim-Jeune di Parigi (numero 19248) e a Paul Cassirer, Inc., di Berlino.

Cassirer, nel 1916, vendette il dipinto a Carl Sternheim e Théa Sternheim di La Hulpe, Belgio. Nel 1928, Théa Sternheim attraverso Alfred Flechtheim, vendette il ritratto alla Galerie Étienne Bignou di Parigi.

M. Knoedler and Co., New York (numero di serie A289) e Alex Reid e Lefèvre, Ltd., Londra lo acquistarono sempre nel 1928. Nello stesso anno Robert Treat Paine 2° di Boston acquistò l’opera da Knoedler. Infine, nel 1935, Robert Treat Paine, 2° donò il dipinto al MAE. (Data ufficiale di adesione: 5 dicembre 1935).

L’artista e la società. La storia dell’opera del Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh

Vincent dipinse questo ritratto nel 1888, all’età di 35 anni.

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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh

Il ritratto del postino amico di Vincent non mostra la pennellate decise e aggressive che si ritrovano nei dipinti più noti dell’artista. Infatti la figura di Vincent Roulin è costruita attraverso campiture di colore uniformi. Compaiono però già interventi di colore puro steso con tratti decisi e non sfumati. Si possono vedere infatti sul viso, sulla barba e sullo sfondo.

La tecnica

Il dipinto che ritrae Vincent Roulin, conservato a Boston, è un olio ad impasto applicato su una tela di 81,3 centimetri di altezza e 65,4 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Il ritratto presenta una intonazione cromatica fredda determinata dall’uso del colore blu in molte variazioni. Infatti la divisa del postino e il cappello sono colorati con tonalità blu scure. Anche lo sfondo è piatto e monocromatico, reso con una sola tonalità di azzurro. Il tavolino e la sedia virano verso il verde e il blu di Prussia. Tra il generale tono freddo spiccano quindi gli incarnati del viso e delle mani che sono resi con tonalità di giallo e arancione chiaro.

Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh di Detroit
Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh di Detroit

Vincent van Gogh, Ritratto di Joseph Roulin (Arles, inizio agosto 1888); olio su tela, 64 x 48 cm, Detroit Institute of Arts. F 433, JH 1524.

Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh del MoMa di New York
Ritratto di Vincent Roulin di Vincent van Gogh del MoMa di New York

Vincent van Gogh, Ritratto di Joseph Roulin (Arles, aprile 1889); olio su tela, 65 x 54,5 cm, Museum of Modern Art, New York. F 436, JH 1675.

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Bibliografia

  • Ronald de Leeuw, Van Gogh, in Art dossier, nº 22, Giunti, 1998, ISBN 88-09-76052-2.
  • Enrica Crispino, Van Gogh, Giunti, 2010, ISBN 978-88-09-05063-1.
  • Vincent Van Gogh, Lettere a Theo, Traduttore: M. Donvito B. Casavecchia, Curatore: M. Cescon, 25 agosto 2016, VII edizione, Guanda, Collana: Tascabili Guanda. Narrativa, EAN: 9788823516908
  • I miei quadri raccontati da me di Vincent Van Gogh, a cura di Piergiorgio Dragone, 20 settembre 2017, Donzelli, Collana: Mele, EAN: 9788868436728
  • Rainer Metzger, Ingo F. Walther, Van Gogh. Tutti i dipinti, 5 luglio 2018, Taschen, Collana: Bibliotheca Universalis, EAN: 9783836559591

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