L’analisi dell’opera d’arte

Analizzare un’opera d’arte

Perché analizzare un’opera d’arte

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Osservare semplicemente un dipinto non basta per apprezzarne il contenuto e la bellezza. Spesso, occorre conoscere alcune informazioni che ne indicano la data di esecuzione e il contesto nel quale è stato realizzato. Guardare un’opera d’arte è diverso che osservarla attentamente e con metodo.

Un’opera d’arte racconta una storia

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Un ritratto ci descrive fisicamente e caratterialmente il personaggio. Una scena dipinta e un paesaggio ci portano nel passato o in un luogo lontano. Alcune informazioni di carattere storico e biografico ci possono orientare nella comprensione di dettagli molto lontani dalla nostra esperienza quotidiana.

Descrivere verbalmente un’opera

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Per analizzare una immagine occorre, prima di tutto, descriverla verbalmente, trasformando il linguaggio visivo in linguaggio verbale. Questa operazione permette di creare collegamenti mentali tra l’opera d’arte e la nostra storia personale. Inoltre, l’operazione di descrizione ci porta a prolungare per più tempo l’osservazione dell’opera. In questo modo il nostro occhio coglie particolari e aspetti che uno sguardo frettoloso e distratto ci porta a trascurare.

Individuare lo stile dell’artista

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Occorre individuare lo stile dell’artista per collocare l’opera nel giusto contesto temporale e geografico. Inoltre, la conoscenza della vita e della ricerca artistica dell’autore permettono di apprezzare la qualità dell’opera e capire la sua storia.

Osservare attentamente i colori dell’opera

Analisi dell'opera - Il colore

Osservare i colori dell’opera aiuta ad affinare il nostro sguardo “estetico”. I pittori non hanno utilizzato e riprodotto, semplicemente, i colori osservati nella realtà. Piuttosto, i grandi artisti, hanno creato un loro linguaggio cromatico che costituisce una precisa firma stilistica.

Individuare la fonte luminosa

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Occorre osservare molto attentamente il dipinto per individuare la fonte luminosa, naturale o artificiale e il modo nel quale illumina il personaggio ritratto o le figure dell’ambiente. Spesso la luce crea lo spazio nel quale si svolge la scena e mette in risalto le figure principali.

Osservare le sculture nel loro ambiente espositivo

Per apprezzare la bellezza e le peculiarità di una scultura occorre osservarla dal vero. Infatti spostandosi intorno all’opera è possibile vedere tutte le sue parti e, di conseguenza comprendere l’impostazione compositiva concepita dall’artista. La scultura, infatti, può offrire più punti di osservazione e riservare sorprese rivelate da una analisi più approfondita intorno ad essa.

Comprendere le tecniche utilizzate per rappresentare lo spazio

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Diversamente da una fotografia, in un dipinto, lo spazio viene rappresentato con tecniche che gli artisti hanno sviluppato nel corso delle epoche. Le loro ricerche e le loro scelte stilistiche, hanno permesso di creare immagini che si svincolano dalla rappresentazione obiettiva della realtà e ingannano abilmente la nostra percezione visiva.

Scoprire l’architettura compositiva di un’opera

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Le grandi opere sono state composte attentamente. La posizione delle figure, la disposizione dello spazio e delle linee compositive sono, infatti, il segreto della grande pittura. Gli artisti del passato hanno creato le immagini che ancora oggi ispirano registi e maestri del cinema.

Approfondire la vita dell’artista

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La vita dell’artista aiuta ad avvicinarsi emotivamente all’opera e a comprenderla intellettualmente. Le vicissitudini umane sono state determinanti nella creazione di un dipinto o di una scultura. Oltre all’interesse che può suscitare la vicenda personale di un artista, conoscerne la biografia porta a vedere le sue opere sotto un “nuova luce”.

Visitare i luoghi di esposizione

Analisi dell'opera - Visit Museum

L’osservazione delle opere d’arte esposte all’interno di un museo è insostituibile. La fruizione attraverso le immagini, pubblicate su testi cartacei o elettronici, infatti, sottrae, alla nostra vista, la componente fisica di un dipinto e di una scultura. È importante osservare la superficie di una tela, la matrice delle pennellate, i grumi di colori. Una scultura, poi, è un oggetto tridimensionale, la sola riproduzione fotografica, o video, riesce parzialmente a trasmettere la sua essenza.

Analisidellopera - Leonardo da Vinci, La Gioconda

Inoltre, è da considerare il viraggio, inevitabile, dei colori, tipico della riproduzione. Nel caso di affreschi oppure di opere parzialmente accessibili, l’immagine aiuta, però, ad approfondirne la visione. Una visita sul posto è, in ogni caso, una esperienza da compiere, al fine di entrare in contatto con le atmosfere del luogo che ospita, anche da centinaia di anni, se non millenni, l’opera d’arte.

I testi di riferimento

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L’analisi dell’opera d’arte è oggetto di testi che descrivono i presupposti filosofici e teorici che hanno guidato gli autori nel creare un metodo di osservazione e di interpretazione. Nonostante i saggi specifici, per analizzare un dipinto o una scultura è necessario possedere qualche nozione derivata da altre discipline come la psicologia della forma e principi di semiotica. Inoltre, sono utili nozioni di storia e di iconologia, sapere che decodifica i significati di immagini prodotte all’interno di specifici contesti culturali. L’analisi dell’opera, oggi, è tendenzialmente di tipo semiologico e si basa su dati accertati, storici e scientifici. È diversa, quindi, dalle letture interpretative, elaborate nel passato, che si basavano su principi filosofici ed estetici di intellettuali che detenevano il monopolio della conoscenza. Nonostante questo, la loro lettura permette di approfondire, ulteriormente, l’approccio ad un’opera e osservarla con un’ottica ulteriormente arricchente.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Utilità delle schede pubblicate su ADO

In ambito scolastico trovi alcuni esempi di schede analitiche pubblicati sul libro di testo. La validità di tali strumenti è indiscutibile perché sono redatte da professionisti ed esperti. Spesso sono compilate da autori che hanno alle spalle anni di insegnamento e quindi molta esperienza. Su ADO però c’è spazio per un numero molto alto di schede che sarebbe impossibile pubblicare su un testo cartaceo. Per questo motivo gli insegnanti suggeriscono spesso di compiere ulteriori ricerche in rete per ampliare la conoscenza di un’opera o un artista.

Costruisci la tua scheda analitica

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Le schede delle opere d’arte pubblicate su ADO forniscono un esempio che favorisce la creazione della propria scheda analitica. Inoltre propongono un format che si pone come un’alternativa ad altri ugualmente validi. Tra le diverse voci che analizzano un’opera scegli quelle che ti servono per costruire il tuo percorso. Infatti una scheda completa potrebbe fornire troppe informazioni per uno studente delle secondarie di primo grado. Invece nel caso di uno studente universitario può rappresentare uno stimolo iniziale per poi approfondire su testi cartacei.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Un modello teorico non basta

Un modello teorico di scheda analitica non è sufficientemente stimolante per approcciare l’opera. Infatti spesso ci si trova di fronte ad una scheda di raccolta dati che riporta elenchi di domande o di campi da compilare. Per un primo approccio può essere funzionale e comoda ma presto ci si accorge che risulta limitativa. Inoltre la raccolta di dati frammenta la nostra fruizione dell’opera trasformando l’esperienza in una mappatura tecnica e distaccata. Analizzare un’opera è molto di più e un approccio olistico è sicuramente più efficace. Per questo occorre partire da un modello che migliori le nostre competenze di osservazione e interpretazione.

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