Arte e teatro

In Arte e teatro trovi alcune opere che hanno documentato il teatro, gli attori, il palcoscenico e i fatti riguardanti l’arte drammatica nel tempo. Un elenco di opere che offre la possibilità di creare un percorso, una tesina o una mappa concettuale con argomento il teatro nell’arte.

Pagina aggiornata il: 20 luglio 2022. – Anna Nosotti contribuisce all’audience di questa pagina, ai testi e agli approfondimenti sulle schede. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

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Di alcune opere puoi consultare una scheda con l’analisi approfondita. Clicca sul titolo o sull’immagine per consultare la scheda dell’opera. Prossimamente troverai l’analisi anche delle altre opere proposte.

Le opere con argomento Arte e teatro

The Sheridan Theatre di Edward Hopper

The Sheridan Theatre di  Edward Hopper
The Sheridan Theatre di Edward Hopper

Edward Hopper. The Sheridan Theatre, 1937, olio su tela, 64.13 x 43.56 cm. Collezione privata

Edward Hopper fu un grande appassionato di teatro e di cinema. In molte delle sue opere raffigurò infatti interni di edifici nei quali isolati spettatori attendono che inizi lo spettacolo. Hopper inoltre è noto per aver rappresentato la solitudine del popolo statunitense con opere che sono diventate icone culturali. Il primo dipinto emblematico che unisce teatro e cronaca sociale è del 1903, realizzato da Hopper all’età di 20 anni. In Solitary Figure in a Theater Edward Hopper dichiara già la sua estetica formale e la sua poetica sociale. Nella scheda dell’opera trovi un approfondimento di Anna Maria Nosotti intitolato Il teatro della solitudine.

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Arte e teatro, Teatro popolare di Felice Carena

Teatro popolare di Felice Carena
Teatro popolare di Felice Carena

Felice Carena, Teatro popolare, 1933, olio su tela, 140.5 x 202 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

Felice Carena fu un protagonista della Scuola romana e in questo dipinto ritrae alcuni spettatori di un teatro popolare. Una donna vestita con un lungo abito rosso è seduta in mezzo ad un gruppo di uomini. La spettatrice è composta e manifesta un’espressione pensierosa. Inoltre il colore del suo abito è chiaro e più luminoso di quello degli uomini e sembra emettere luce propria. Felice Carena ha messo in questo modo in risalto la figura della spettatrice che rimane immobile. Anna Maria Nosotti ha interpretato il dipinto con un approfondimento letterario dal titolo C’è qualcuno che ride e le maschere di Pirandello.

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Arte e teatro, La commedia e la tragedia di Giorgio de Chirico

La commedia e la tragedia di Giorgio de Chirico
La commedia e la tragedia di Giorgio de Chirico

Giorgio de Chirico, La commedia e la tragedia, 1926, olio su tela, misure?. Rovereto, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (Mart)

Una interpretazione metafisica delle due arti drammatiche. Con questo dipinto Giorgio de Chirico ricorda probabilmente la sua terra d’origine, la Grecia. Leggi anche l’approfondimento di Anna Maria Nosotti intitolato Le muse del teatro.

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Arte e teatro. I sette teleri di Marc Chagall per il Teatro ebraico da camera di Mosca

Introduzione al teatro ebraico di Marc Chagall
Introduzione al teatro ebraico di Marc Chagall

Marc Chagall, Introduzione al teatro ebraico, 1920, tempera e caolino su tela, 284 x 787 cm. Mosca, Galleria di Stato Tretjakov

Nel 1920 Marc Chagall realizzò sette grandi teleri per decorare il Teatro ebraico di Mosca. I soggetti di queste opere non sono però i soliti dell’artista legati alla tradizione ebraica e russa. Infatti le immagini sono disinvolte e fantasiose e ricordano le sperimentazioni cubiste con la scomposizione dei piani. Inoltre l’artista fu colpito dalla tecnica dei colori simultanei dei due artisti Robert e Sonia Delaunay. Chagall fu attratto da ogni forma di spettacolo fin da bambino, dal circo, dalla danza e dal teatro. Anche Bella, sua prima moglie, fu appassionata e studentessa di teatro. Leggi anche l’approfondimento di Anna Maria Nosotti dal titolo Non solo il circo.

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Tilla Durieux nel ruolo di Circe di Franz von Stuck

Tilla Durieux nel ruolo di Circe di Franz von Stuck
Tilla Durieux nel ruolo di Circe di Franz von Stuck

Franz von Stuck, Tilla Durieux nel ruolo di Circe, 1913 circa, olio su legno, 60 x 68 cm. Berlino, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz, Nationalgalerie

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Arte e teatro. I miei balli plastici di Fortunato Depero

I miei balli plastici di Fotunato Depero
I miei balli plastici di Fotunato Depero

Fortunato Depero, I miei balli plastici, 1918

Una musica futurista non fu mai composta, almeno in ambito musicale e ufficiale. Infatti non vi furono compositori che sperimentarono espressamente in tale direzione. Furono invece gli artisti che crearono suoni e spettacoli futuristi come spiega Anna Maria Nosotti nel suo approfondimento intitolato Futurismo, Campari e teatro

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Il palco di Pierre Bonnard

Il palco di Pierre Bonnard
Il palco di Pierre Bonnard

Pierre Bonnard, Il palco, 1908, olio su tela, 91 x 120 cm. Parigi, museé d’Orsay

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Arte e teatro, Le Missionaire di Henri de Toulouse-Lautrec

Le Missionaire di Henri de Toulouse-Lautrec
Le Missionaire di Henri de Toulouse-Lautrec


Henri de Toulouse-Lautrec, Le Missionnaire, 1894, litografia a 4 colori su carta intessuta, 30.7 x 24 cm. New York, National Gallery of Art

L’artista francese realizzò molti manifesti che pubblicizzavano gli spettacoli teatrali che si organizzavano a Parigi. Leggi l’approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti dal titolo Farsi ammirare a teatro.

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Arte e teatro. Portia di Sir John Everett Millais

Portia di Sir John Everett Millais
Portia di Sir John Everett Millais

Sir John Everett Millais, Portia, 1886, olio su tela, 125,1 x 83,8 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art

Diversi artisti si ispirarono alle opere di William Shakespeare ritraendo i personaggi più noti. Millais nel suo dipinto raffigura la protagonista de Il mercante di Venezia. Leggi l’approfondimento scritto nella scheda Anna Maria Nosotti intitolato In piedi, Signori, davanti a una donna.

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Arte e teatro. Fedra di Alexandre Cabanel

Fedra di Alexandre Cabanel
Fedra di Alexandre Cabanel

Alexandre Cabanel, Phaedra, 1880, olio su tela, 194 x 286 cm. Montpellier, Musée Fabre

La splendente è il titolo dell’approfondimento di Anna Maria Nosotti che trovi sulla scheda dell’opera.

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Henri Samary di Louis Anquetin

Henri Samary di Louis Anquetin
Henri Samary di Louis Anquetin

Louis Anquetin, Henri Samary, 1880 circa, olio su tela, 71 x 59,3 cm. Parigi, museé d’Orsay

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L’amazzone (Alice Regnault a cavallo) di Giovanni Boldini

L'amazzone (Alice Regnault a cavallo) di Giovanni Boldini
L’amazzone (Alice Regnault a cavallo) di Giovanni Boldini

Giovanni Boldini, L’amazzone (Alice Regnault a cavallo), 1878, olio su tavola, 69 x 58 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

Alice Regnault fu un’attrice francese molto nota che ebbe una relazione con Alexandre Dumas figlio. Secondo le cronache del tempo la Regnault superò con la bellezza il suo gap professionale. Ma si tratta forse di rumors dell’epoca. L’attrice sposò un pacifista francese, Octave Mirbeau, del quale scrisse una poco edificante biografia intitolata Pacifista in pubblico, bellicista e ultranazionalista nell’animo. Anna Maria Nosotti racconta bene la figura dell’attrice nel suo approfondimento intitolato L’amazzone e la guepière.

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Nel palco di Mary Cassatt

Nel palco di Mary Cassatt
Nel palco di Mary Cassatt

Mary Cassatt, Nel palco, 1878, olio su tela, 81,2 x 66 cm. Boston, Museum of Fine Arts

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Arte e teatro, L’orchestra dell’Opéra di Edgar Degas

L’orchestra dell’Opéra di Edgar Degas
L’orchestra dell’Opéra di Edgar Degas

Edgar Degas, L’orchestra dell’Opéra, 1870 circa, olio su tela, 56,5 x 45 cm. Parigi, Musée d’Orsay

Edgar Degas ritrasse un gruppo di musicisti dell’Opéra di Parigi. Désiré Dihau, suo amico, suona l’oboe proprio al centro del dipinto. A sinistra in alto, invece, compare il volto del compositore Emmanuel Chabrier. L’opera quindi è un vero e proprio ritratto collettivo che impose a Degas di stravolgere la disposizione dei musicisti. Infatti solitamente l’oboe si trovava dietro il violoncello e il contrabbasso. I protagonisti del dipinto sono caratterizzati inoltre da espressioni che ne sottolineano il carattere.

In alto sul palco compaiono anche le figure, appena accennate, di alcune ballerine. Degas stesso infatti per evitare che attirassero l’attenzione dell’osservatore tagliò una parte della tela. Quindi le figure risultano prive della testa. Il maestro francese iniziò a inserire le giovani danzanti proprio nei dipinti della serie delle orchestre realizzati tra il 1869 ed il 1876. Le ballerine diventarono poi il tema più rappresentato in tante opere dell’artista.

Continua con la lettura dell’approfondimento di Anna Maria Nosotti dal titolo La buona borghesia a teatro.

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Eugénie Fiocre di Jean-Baptiste Carpeaux

Eugénie Fiocre di Jean-Baptiste Carpeaux
Eugénie Fiocre di Jean-Baptiste Carpeaux

Jean-Baptiste Carpeaux, Eugénie Fiocre, 1869 circa, busto in gesso, 83 x 51 x 37 cm. Parigi, museé d’Orsay

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Arte e teatro. Spettatori a teatro di Honoré Daumier

Spettatori a teatro di Honoré Daumier
Spettatori a teatro di Honoré Daumier

Honoré Daumier, Spettatori a teatro, 1863, olio su tavola, 26 x 35 cm. Washington, National Gallery (Chester Dale Collection)

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Semiramide alla costruzione di Babilonia di Edgar Degas

Semiramide alla costruzione di Babilonia di Edgar Degas
Semiramide alla costruzione di Babilonia di Edgar Degas

Edgar Degas, Semiramide alla costruzione di Babilonia, 1861, olio su tela, 151 x 258 cm. Parigi, museé d’Orsay

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Arte e teatro, Scena di una commedia. UnoScapino di Honoré Daumier

Scena di una commedia. Uno Scapino di Honoré Daumier
Scena di una commedia. Uno Scapino di Honoré Daumier

Honoré Daumier, Scena di una commedia. Uno Scapino (Scène de comédie. Un Scapin), 1860 circa, olio su legno, 32,8 x 24,8 cm. Parigi, musée d’Orsay

Sulla commedia dell’arte puoi leggere un approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti intitolato Arte e teatro, Il servitore di due padroni che divertiva la borghesia francese.

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I Vespri siciliani di Domenico Morelli

I Vespri siciliani di Domenico Morelli
I Vespri siciliani di Domenico Morelli

Domenico MorelliI Vespri siciliani, 1859-1860, olio su tela, 264 x 185 cm. Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte

Tre giovani ragazze fuggono dai tumulti di piazza mentre i soldati angioini affrontano il popolo di Palermo in rivolta. Per una lettura più approfondita leggi l’approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti sulla scheda dell’opera intitolato W V.E.R.D.I.

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Arte e teatro, Ofelia (Ophelia) di John Everett Millais

Ofelia (Ophelia) di John Everett Millais
Ofelia (Ophelia) di John Everett Millais

John Everett Millais, Ofelia (Ophelia), 1851–2, olio su tela, 76,2 x 111,8 cm. Londra, Tate Britain

La giovane Ofelia galleggia sullo specchio d’acqua di un ruscello. L’acqua è limpida e lascia intravedere in trasparenza il tessuto dell’abito che la ricopre completamente. Ofelia ha poi le braccia aperte e i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Intorno a lei inoltre galleggiano piante acquatiche fiorite che sembrano sostenere il suo fragile corpo. Leggi l’approfondimento di Anna Maria Nosotti dal titolo Il segreto di Ofelia.

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Sarah Bernhard di Giuseppe De Nittis

Sarah Bernhard di Giuseppe De Nittis
Sarah Bernhard di Giuseppe De Nittis

Giuseppe De Nittis, Sarah Bernhard, 1850, olio su tavola, 35 x 26.5. Milano, Galleria d’Arte Moderna

Sulla scheda di analisi dell’opera puoi leggere un approfondimento di Anna Maria Nosotti intitolato La Diva.

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Medea uccide i suoi figli di Ferdinand Victor Eugène Delacroix

Medea uccide i suoi figli di Ferdinand Victor Eugène Delacroix
Medea uccide i suoi figli di Ferdinand Victor Eugène Delacroix

Ferdinand Victor Eugène Delacroix, Medea uccide i suoi figli, 1838, olio su tela 165 x 260 cm. Lille, Francia, Musée des Beaux-Arts

Delacroix realizzò diverse versioni di questo soggetto. Una Medea uccide i suoi figli del 1862, di 76 x 175 cm., si trova a Parigi, al Musée du Louvre. Un’altra, del 1859, è custodita presso la Nationalgalerie di Berlino in Germania. L’artista inoltre riserva al gruppo di figure una composizione tipica delle Madonne rinascimentali. Infatti la luce che colpisce i tre personaggi descrive bene, contro il buio dello sfondo, una figura triangolare con l’apice sul viso voltato della donna. I suoi occhi rimangono al buio e non guarda la sua mano trafiggere i corpi dei figli. Anna Maria Nosotti ha pubblicato un approfondimento sula figura di Medea dal titolo Medea, la maga, la barbara.

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L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo di Francesco Hayez

L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo di Francesco Hayez
L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo di Francesco Hayez

Francesco Hayez, L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo, 1823, olio su tela, 291 x 201,8 cm. Tremezzo, Museo Nazionale di Villa Carlotta

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Incendio del Real Teatro di San Carlo di Salvatore Fergola

Incendio del Real Teatro di San Carlo di Salvatore Fergola
Incendio del Real Teatro di San Carlo di Salvatore Fergola

Salvatore Fergola, Incendio del Real Teatro di San Carlo, tra il 1816 e il 1846, olio su carta intelata, 37 x 54 cm. Napoli, Collezione Palazzo Zevallos

Una veduta di grande effetto che mostre l’incendio che divora l’edificio del Teatro di Napoli. Sulla piazza si è radunata una folla e i napoletani osservano con partecipazione un simbolo cittadino andare a fuoco. Sulla sinistra intanto arrivano i pompieri e la cavalleria presenzia il terribile evento. Fergola, componente della scuola di Posillipo, coglie inoltre l’occasione per restituire una spettacolare rappresentazione, romantica e drammatica. L’effetto è sottolineato dalla sagoma nera delle statue che esaltano il colore delle fiamme. Anna Maria Nosotti ha scritto un approfondimento intitolato I Teatri vanno a fuoco. Lo trovi nella scheda dell’opera con un elenco di teatri che sono stati distrutti da incendi.

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Interno del Teatro Regio di Torino di Giovanni Michele Graneri

Interno del Teatro Regio di Torino di Giovanni Michele Graneri
Interno del Teatro Regio di Torino di Giovanni Michele Graneri

Giovanni Michele Graneri, Interno del Teatro Regio di Torino, 1752, olio su tela, 128,5 x 114 cm. Torino, Palazzo Madama

Una visita al teatro di Anna Maria Nosotti

Se non lo avete mai fatto, prenotate una visita guidata al Teatro Regio di Torino. Non troverete più l’elegante proscenio barocco di Benedetto Alfieri, raffigurato in questa pregevole opera di Graneri, ma un vero e proprio gioiello di architettura contemporanea. Dopo l’incendio che lo distrusse nel 1936, il Regio fu ricostruito da quel genio di Carlo Mollino e inaugurato nel 1973. Visitarlo è partire per un viaggio, tra forme e colori arditi e inconsueti, che fecero persino gridare “allo scandalo”, ma che lo rendono ancor’oggi uno dei teatri più interessanti e versatili d’ Europa. Una volta a casa, osservate nuovamente il quadro di Graneri e stabilite quale delle due opere ha acceso maggiormente la vostra curiosità.

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Giovanni Michele Graneri, Interno del Teatro Regio di Torino, sul sito del Palazzo Madama di Torino.

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La commedia o l’imitazione di Paolo Gerolamo Piola

La commedia o l’imitazione di Paolo Gerolamo Piola
La commedia o l’imitazione di Paolo Gerolamo Piola

Paolo Gerolamo Piola, La commedia o l’imitazione, data?, olio su tela, 45 x 29,5 cm. Genova, Museo di Palazzo Bianco

Il dipinto di Paolo Gerolamo Piola è un’allegoria del genere teatrale che spaventava tanto i religiosi del Medioevo. Infatti il riso era considerato strumento del demonio e quindi questo atteggiamento determinò forse la scomparsa del testo di Aristotele. Umberto Eco ha cercato di rispondere al mistero della scomparsa nel suo romanzo Il nome della Rosa. Continua ad approfondire l’argomento con il testo di Anna Maria Nosotti intitolato L’arte, imitazione della vita pubblicato nella scheda dell’opera.

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Spogliatoio degli attori di Pieter Codde

Spogliatoio degli attori di Pieter Codde
Spogliatoio degli attori di Pieter Codde

Pieter Codde, Spogliatoio degli attori, intorno al 1630, olio su tavola di quercia, 33 x 52 cm. Berlino, Gemäldegalerie der Staatlichen Museen zu Berlin

L’attore si spoglia di Anna Maria Nosotti

Difficile il mestiere dell’ attore, da sempre. Solo nell’antica Grecia rivestiva un ruolo importante, direi sacrale. Già per i Romani, solo schiavi e “infames” potevano diventare “ludii” o ” histriones“; per non parlare poi del Medioevo, periodo in cui (Sacre Rappresentazioni a parte) gli attori non venivano neppure seppelliti in terra consacrata.

Ma qui siamo in pieno ‘600, il “siglo de oro” del teatro europeo, e il mestiere dell’attore, grazie soprattutto alla Commedia dell’Arte, diventa sempre più stabile e stimabile. In quest’opera, gli artisti si stanno cambiando d’abito, in quello che potrebbe essere l’antenato di un camerino. Ma quand’è che l’attore si spoglia? Quanto toglie la maschera e ritorna se stesso o quando la indossa per divenire qualcun’altro? Pirandello saprebbe sicuramente cosa rispondere…

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Circe e i suoi amanti in un paesaggio di Dosso Dossi

Circe e i suoi amanti in un paesaggio di Dosso Dossi
Circe e i suoi amanti in un paesaggio di Dosso Dossi

Dosso Dossi. Circe e i suoi amanti in un paesaggio, 1525 circa, 100,8 x 136 cm, olio su tela, Washington, National Gallery of Art

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Ostracon della ballerina

Ostracon della ballerina
Ostracon della ballerina

Ostrakon figurato con rappresentazione di una ballerina in posizione acrobatica, 1292–1076 a.C., pietra / calcare, pittura, 11,5 x 17 x 4 cm. Torino, Museo Egizio

Leggi l’approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti intitolato Il teatro nell’antico Egitto.

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Link esterni

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Edgar Degas, L’orchestra dell’Opéra, sul sito del Musée d’Orsay di Parigi.

Honoré Daumier, Spettatori a teatro, sul sito della National Gallery (Chester Dale Collection) di Washington.

Paolo Gerolamo Piola, La commedia o l’imitazione, sul sito del Museo di Palazzo Bianco di Genova.

L’autrice dei contributi

Anna Maria Nosotti. Nata a Piacenza, dopo il diploma di maturità classica si trasferisce a Torino, dove si laurea in lettere a indirizzo archeologico. Ha insegnato per quasi 40 anni italiano e latino in alcuni licei della città e per due decenni è stata presidente dell’Associazione “internoquattro”, occupandosi di promozione culturale. Da sempre interessata al cinema e al teatro (ha diretto brevi film e spettacoli teatrali), felicemente in pensione da un anno, ha recentemente seguito i corsi di regia di Carlo Roncaglia (Accademia dei folli, Torino).

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