I Girasoli di Vincent van Gogh

I Girasoli, è uno dei sette dipinti realizzati da Van Gogh per esprimere l’amicizia, finita, però, tragicamente, verso Paul Gauguin.

Vincent van Gogh, I Girasoli, gennaio 1889, olio su tela, 95 x 73 cm. Amsterdam, Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation)

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione de I Girasoli di Vincent van Gogh

Un mazzo di girasoli è raccolto in un vaso panciuto, esposto su un piano, contro una parete chiara. I grandi fiori presentano diversi gradi di maturazione. Infatti, alcuni di essi possiedono ancora la corolla di petali mentre altri aono appassitu. Altri invece espongono la parte centrale ricca di semi. I fiori si dispongono in modo apparentemente casuale mostrandosi da diverse angolazioni. Il vaso riporta, un forma di dedica, il nome Vincent.

Interpretazioni e simbologia de I Girasoli di Vincent van Gogh

Il dipinto appartiene ad una serie composta da sette opere detta la Serie dei girasoli di Arles. Tutti i dipinti raffigurano un mazzo di girasoli all’interno di un vaso. Le opere furono realizzate per decorare la camera che Van Gogh aveva preparato, nella casa di Arles per il pittore Paul Gauguin. In realtà, il fratello di Van Gogh, Theo aveva convinto il pittore a raggiungere Vincent dietro compenso. Gauguin infatti non amava la provincia mediterranea e nemmeno la convivenza con il pittore dal carattere difficile. Così, dopo pochi mesi, in seguito ad una lite, Gauguin decise di andarsene e Van Gogh, disperato compì un atto di autolesionismo, tagliandosi il lobo di un orecchio.

Nelle diverse versioni i numeri dei fiori cambiano, sono quattordici o quindici. Vincent scrisse in una lettera al fratello Theo che per lui il numero 14 aveva un preciso valore simbolico e si riferiva al numero degli apostoli di Cristo sommato al fratello Theo e a Paul Gauguin. In alcuni dipinti aggiunse un altro fiore che rappresenta sè stesso, arrivando così a 15. Con questa spiegazione, Van Gogh sottolineava l’importanza che assumeva per lui la figura di Gauguin e la sua presenza ad Arles. Più semplicemente, per Vincent i girasoli rappresentavano la gioia di vivere e il sole del sud. Qualche commentatore pensa che le i fiori rappresentati con diversi gradi di maturazione rappresentino i cicli della vita.

Leggi anche Autoritratto con orecchio bendato di Vincent Van Gogh

Van Gogh e i girasoli

Van Gogh scrisse un gran numero di lettere al fratello Theo che hanno permesso agli storici dell’arte di ricostruire dettagliatamente la sua vita. Il pittore deacrisse anche i girasoli che nella sua intenzione dovevano esprimere gratitudine. Per questo li destinò alla stanza di Paul Gauguin che lo aveva raggiunto ad Arles, nella Casa Gialla. Vincent amava talmente questo fiore, da immedesimarsi con esso fino a definirlo “completamente Vincent“. Il pittore realizzò un’altra versione durante la breve convivenza con Gauguin e in seguito ne dipinse altre due una della quali è al Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation). Il suo attaccamento nei confronti dei girasoli era talmente grande che quando Gauguin gli chiese una versione in regalo Vincent rifiutò.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2022-2023

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Questa versione de I Girasoli di Vincent van Gogh, si trova ad Amsterdam custodita presso il Van Gogh Museum con numero d’inventario 0031V1962.

Van Gogh inviò questa tela a Parigi, al fratello Theo alla fine di aprile 1889. Dopo la morte dell’antiquario avvenuta il 25 gennaio 1891, la moglie Johanna Gezina van Gogh-Bonger, detta Jo, ereditò l’opera e la diede in prestito al Rijksmuseum di Amsterdam, dal 1917 al 1919. Jo morì il 2 settembre 1925 e il dipinto passò al figlio Vincent Willem van Gogh che lo trasferì, il 10 luglio 1962, alla Vincent van Gogh Foundation di Amsterdam. La fondazione strinse quindi un accordo con lo Stato dei Paesi Bassi, che si sarebbe occupato della la conservazione e la gestione della collezione. Le opere furono così destinate al futuro Rijksmuseum Vincent van Gogh, da realizzarsi ad Amsterdam. I Girasoli passarono quindi allo Stato Olandese il 21 luglio 1962. In attesa dell’apertura del museo, inaugurato il 2 giugno 1973, i curatori lo diedero in prestito allo Stedelijk Museum di Amsterdam. L’opera, infine. Giunse al Van Gogh Museum di Amsterdam dal 1 luglio 1994.

Le versioni de I Girasoli sono esposte in diverse sedi. Una si trova alla National Gallery di Londra e un’altra Giappone in seguito alla vendita all’asta del 1987. Quindi una terza nel Museum of Art di Philadelphia. Una quarta alla Neue Pinakothek di Monaco e la quinta al Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation).

L’artista e la società. La storia dell’opera I Girasoli di Vincent van Gogh

Vincent van Gogh dipinse I Girasoli nel gennaio del 1889, in attesa dell’arrivo di Paul Gauguin. Van Gogh nacque nel 1853 e morì nel 1890 per le conseguenze di un tragico incidente con una pistola. La serie dei Girasoli di Arles risale a pochi anni prima della sua morte.

Secondo i curatori del museo van Gogh di Amsterdam Vincent dipinse cinque versioni della serie i Girasoli di Arles tra il 1888 e il 1889. In alcuni casi gli storici dell’arte indicano invece sette opere appartenenti alla serie. Gli studiosi, ad oggi, non sono concordi nell’attribuzione delle varie versioni alla Serie di Arles.

L’opinione della critica

I Girasoli, come le altre opere di Vincent van Gogh, non ebbero il successo che il pittore sperava quando lui era in vita. Attualmente, invece i Girasoli sono i dipinti più noti e più costosi di van Gogh.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de I Girasoli di Vincent van Gogh

Van Gogh utilizzò solamente tre sfumature di giallo per dipingere la natura morta, con l’intenzione di provare la possibilità di realizzare un’opera con le variazioni di un solo colore. Van Gogh, nel corso del suo soggiorno a Parigi, frequentò gli ambienti artistici anti accademici e avviò una sua sperimentazione formale e tecnica. Queste ricerche furono a volte del tutto istintive e guidate dallo stato d’animo del momento. I Girasoli sono un esempio della sperimentazione del pittore che viveva la pittura come una terapia esistenziale quotidiana, una ricerca artistica e un filtro con il quale affrontare la realtà.

I fiori sono disegnati velocemente con grandi pennellate e linee spesse di contorno. Anche il vaso è colorato con due campiture bidimensionali senza chiaroscuro. Ugualmente, piano e sfondo sono dipinti, semplicemente, con colore giallo bidimensionale.

La sperimentazione artistica al tempo di Vincent Van Gogh

La pratica della sperimentazione artistica, di materiali e linguaggi, iniziò a diffondersi alla fine dell’Ottocento quando l’aspetto figurativo venne meno. A questa evoluzione artistica contribuirono diversi fattori, economici, sociali, tecnologici e l’invenzione della fotografia. Lo scatto fotografico, infatti, già nelle sue prime forme, si pose decisamente in dialogo con la pittura. Inizialmente, i pittori di figura, storici e i ritrattisti, utilizzarono la base fotografica per migliorare il disegno delle loro opere. Le sperimentazione di questo tipo portarono così a ritratti estremamente naturalistici e, a volte, iperrealisti. Con l’Impressionismo, e in Italia i Macchiaioli, invece la pittura si pose come alternativa allo fotografia. Sarà, infine, con le Avanguardie artistiche che la sperimentazione di linguaggi e tecniche arriverà a eliminare del tutto il riferimento al reale come nel caso dell’Astrattismo.

La superficie del dipinto rivela un colore materico, steso a corpo. Infatti Van Gogh applicava spesse pennellate cariche di pasta colorata che si avvicinano a spatolate. Inoltre sovrapponeva più strati di colore e interveniva sulla pittura ancora fresca con la punta del manico del pennello.

La tecnica de I Girasoli di Vincent van Gogh

La versione di Girasoli custodita presso il Museo van Gogh è realizzata con impasto di colori ad olio applicato su tela. L’opera misura 95 centimetri di altezza e 73 cm di larghezza. L’approccio di Van Gogh alla pittura era molto fisico e interveniva sullo spesso strato di colore in modo scultoreo. Vincent utilizzò in questo dipinto il giallo cadmio che era stato inventato di recente.

Il colore e l’illuminazione

I Girasoli, come tutti gli altri dipinti della serie, sono dominati da varie tonalità di giallo. Il giallo più saturo e luminoso è riservato allo sfondo e mette in risalto I Girasoli. La parte superiore del vaso è dello stesso colore del piano, mentre, la parte inferiore è tendente al viola, complementare del giallo. Spiccano i gambi verdi e una zona di blu acceso nel girasole di destra.

Lo spazio

Il piano sul quale poggia il vaso non è disegnato con la prospettiva geometrica. La profondità, infatti, è indicata solo dalla sovrapposizione delle forme contro il fondo bidimensionale.

La composizione e l’inquadratura

La composizione è centrale e simmetrica sull’asse verticale. Il quadro, inoltre, ha un formato verticale e l’inquadratura incornicia interamente il vaso con i fiori.

I Girasoli di Vincent van Gogh al Philadelphia Museum of Art

Vincent van Gogh, I Girasoli, gennaio 1889, olio su tela, 92,4 x 71,1 cm. Philadelphia, Museum of Art Consulta la pagina dedicata all’opera di Vincent van Gogh, I Girasoli, sul sito del Museum of Art di Philadelphia.

I Girasoli di Vincent van Gogh alla National Gallery

I Girasoli di Vincent van Gogh della National Gallery di Londra
I Girasoli di Vincent van Gogh della National Gallery di Londra

Vincent van Gogh, I Girasoli, agosto 1888, olio su tela, 92,1 x 73 cm. Londra, National Gallery Consulta la pagina dedicata all’opera di Vincent van Gogh, I Girasoli, sul sito della National Gallery di Londra.

La mattina del 14 ottobre 2022 due attiviste del gruppo ecologista Just stop oil, hanno lanciato della zuppa di pomodoro contro I Girasoli di Van Gogh conservato alla National Gallery di Londra. Il gesto è stato motivato dalla protesta a favore della campagna anti-petrolio. Il dipinto non è stato danneggiato perché protetto da una lastra di vetro.

I Girasoli di Vincent van Gogh alla Neue Pinakothek di Monaco

Vincent van Gogh, I Girasoli, agosto 1888, olio su tela, 92 x 72 cm. Monaco, Neue Pinakothek Consulta la pagina dedicata all’opera di Vincent van Gogh, I Girasoli, sul sito della Neue Pinakothek di Monaco.

Articolo correlato

Fiori in un vaso di legno di Jan Brueghel il Vecchio

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Ronald de Leeuw, Van Gogh, in Art dossier, nº 22, Giunti, 1998, ISBN 88-09-76052-2.
  • Enrica Crispino, Van Gogh, Giunti, 2010, ISBN 978-88-09-05063-1
  • Giordano Bruno Guerri, Follia? Vita di Vincent van Gogh, 23 marzo 2011, Bompiani, Collana: I grandi tascabili, EAN: 9788845266928
  • Edwin MullinsVan Gogh : the asylum year, 2015
  • Vincent Van Gogh, Lettere a Theo, Traduttore: M. Donvito B. Casavecchia, Curatore: M. Cescon, 25 agosto 2016, VII edizione, Guanda, Collana: Tascabili Guanda. Narrativa, EAN: 9788823516908
  • I miei quadri raccontati da me di Vincent Van Gogh, a cura di Piergiorgio Dragone, 20 settembre 2017, Donzelli, Collana: Mele, EAN: 9788868436728
  • Rainer Metzger, Ingo F. Walther, Van Gogh. Tutti i dipinti, 5 luglio 2018, Taschen, Collana: Bibliotheca Universalis, EAN: 9783836559591

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 6 marzo 2023.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Vincent van Gogh intitolate:

Leggi La vita e tutte le opere di Vincent van Gogh

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Vincent van Gogh, I Girasoli, sul sito del Van Gogh Museum di Amsterdam.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content