Le otto mostre degli impressionisti si tennero dal 1874 al 1886 e offrirono la possibilità a molti artisti di esporre le loro opere rivoluzionarie.
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Il gruppo di Batignolles
Il gruppo di artisti conosciuto comunemente come impressionisti si erano riuniti ne la Société Anonyme, più nota come Gruppo di Batignolles. Il nome del gruppo deriva dal quartiere di Parigi di Batignolles che si trovava nei pressi del caffè Guerbois, luogo di ritrovo degli artisti.
Edouard Manet, considerato l’ispiratore del gruppo, non partecipò ad alcuna mostra organizzata dai giovani artisti. Il suo studio si trovava proprio nel quartiere di Batignolles e nel 1874 si trasferì a dipingere, come alcuni di loro, en plein-air a Argenteuil.
Le mostre
La prima mostra del 1874
La prima mostra degli impressionisti si tenne tra aprile e maggio del 1874 presso l’ex studio del fotografo Nadar, in Rue des Capucines. Fu organizzata dalla Société anonyme coopérative des artistes peintres, sculpteurs et graveurs in seguito al rifiuto della giuria del Salon di esibire le opere del gruppo. Fu alla prima edizione che la critica indicò i dipinti esposti con il termine di Impressionismo. Il gruppo decise di adottare il termine per indicare la loro pittura solo nel 1877. Gli artisti organizzatori furono Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro e Berthe Morisot. Parteciparono 30 artisti che presentarono 165 opere.
Paul Cézanne espose La casa dell’impiccato, ora presso il musée d’Orsay di Parigi e propose Una moderna Olympia del 1870. Renoir, La Ballerina del 1874 ora alla National Gallery of Art di Londra e Il palco che si trova a Londra, esposto al Courtauld Institute Galleries.. Monet, Impressione, sole nascente del 1872, ora al Musée Marmottan di Parigi.
La seconda mostra del 1876
La seconda mostra si tenne due anni dopo, nel 1876, presso la Galerie Durand-Ruel che si trovava in Rue Le Peletier, al largo del Boulevard Haussmann. Gli artisti del gruppo organizzarono la seconda mostra impressionista del 1876 di fronte al rinnovato rifiuto del mondo accademico di accoglierli al Salon. A questa edizione parteciparono meno artisti della prima, solo 20 che esposero però un maggior numero di opere, 252 lavori.
La terza mostra del 1877
Nel 1877, la terza mostra fu organizzata in un appartamento in Rue Le Peletier. In occasione della prima e della seconda mostra, la critica giornalistica definì il gruppo di artisti “Indipendente” o “Intransigente“. Solo un critico, durante la prima mostra del 1874, utilizzò il termine impressionisti in riferimento al dipinto di Claude Monet intitolato Impressione, sole nascente. In occasione della terza mostra, nel 1877, il gruppo accettò questa definizione. Il pittore Gustave Caillebotte, un nuovo arrivato che possedeva il denaro necessario per finanziare l’evento, curò la mostra. Caillebotte si dimostrò anche un abile mediatore che riuscì a mettere d’accordo i forti temperamenti degli artisti coinvolti. In seguito al generoso sostegno di Gustave Caillebotte questa edizione fu definita la mostra di Caillebotte.
Nella terza mostra impressionista i 18 pittori esposero 241 opere. Monet espose tra gli altri dipinti La stazione di St Lazare. Degas espose il pastello Donne in un Café del 1877, presso il Musée d’Orsay di Parigi e Renoir Le bal du moulin de la Galette del 1876.
La quarta mostra del 1879
Il gruppo organizzò poi nel 1879 la quarta mostra in alcuni locali in Avenue de l’Opéra che si tenne dal 10 aprile all’11 maggio. Cézanne, Renoir, Morisot, Guillaumin e Sisley, non parteciparono. Aumentò però il numero di visitatori che superarono le 15.000 visite. Fu un successo considerato che la prima edizione ne aveva raccolti 4.000. Parteciparono invece nuovi artisti tra i quali Marie Bracquemond, Paul Gauguin e l’italiano Federico Zandomeneghi.
Gli artisti della quarta furono 16. Nel catalogo ufficiale ne compaiono solo 14 poiché Gauguin e Ludovic Piette si aggiuggiunsero dell’ultimo minuto. Gli organizzatori esposero 246 opere. Monet espose Garden at St. Adresse del 1867 e Rue Montorgueil, 30 giugno 1878 del 1878 che si trova al Musée d’Orsay Paris. Gustave Caillebotte espose Canottieri sull’Yerres.
La quinta mostra del 1880
La quinta mostra impressionista, del 1880, fu inaugurata in alcuni locali in Rue des Pyramides. Sul manifesto che pubblicizzava la quarta mostra impressionista non comparve il nome delle tre artiste, Marie Bracquemond, Mary Cassatt e Berthe Morisot. Degas fu contrariato di questa omissione anche perché Mary Cassatt era una sua cara allieva. Ufficialmente, quindi, furono pubblicati solo i nomi dei 16 artisti. Monet non partecipò a questa edizione. L’artista tentò invece di esporre al Salon, ma non ebbe grande fortuna e fu accettato solo il suo Lavacourt del 1880.
Quindi gli artisti realmente partecipanti, considerate le tre pittrici, furono 19 che presentarono 232 opere. Mary Cassatt presentò tra altre opere Five O’Clock Tea del 1880, conservato al Museum of Fine Art di Boston. Gauguin presentò una scultura in marmo raffigurante la moglie Mette, del 1877 ora al Courtauld Institute di Londra. Berthe Morisot espose Summer del 1878 ora al Musée Fabre e Woman at her Toilette del 1875 presso l’Art Institute of Chicago.
La sesta mostra del 1881
Presso un appartamento in Rue des Capucines si tenne poi, nel 1881, la sesta mostra impressionista. La sesta mostra segnò la presenza importante di Edgar Degas, vista l’assenza di molti fondatori. L’intera mostra rifletté il gusto di Degas nelle presenze e nei dipinti esposti. L’artista infatti propose una visione di Impressionismo più ampia e aperta a diverse interpretazioni. Nell’ex studio di Nadar, 13 artisti occuparono cinque stanze con 170 opere. L’opera che ebbe più successo fu Piccola ballerina di 14 anni di Edgar Degas, del 1881 circa, che propose un nuovo approccio alla scultura.
La settima mostra del 1882
La settima mostra, del 1882, fu allestita in alcuni locali in Rue Saint-Honoré. Monet, Sisley e Caillebotte tornarono ad esporre in occasione della settima mostra. Invece non ci furono Degas, Cassatt, Raffaëlli, Forain e Zandomeneghi. In questa edizione iniziarono a comparire tecniche diverse dalle precedenti e si manifestarono i primi sintomi del cambiamento. Anche rispetto ai temi, alcuni artisti fondatori innovarono la propria pittura. Pissarro debuttò con dipinti che raffiguravano contadini come Étude d’une lavandière del 1880, ora al Metropolitan Museum of Art. Nelle edizioni precedenti infatti aveva presentato studi di illuminazione nel paesaggio.
Renoir fu presente con venticinque opere del magazzino del suo Gallerista Paul Durand-Ruel. Infatti, il pittore entrò in conflitto con Paul Gauguin e Camille Pissarro che considerava troppo politicizzati e si rifiutò di partecipare all’evento. Di Renoir, Durand-Ruel espose tra le altre opere Due Sorelle, del 1881, dell’Art Institute di Chicago e Colazione dei Canottieri, del 1880 – 1881, ora esposto presso The Phillips Collection di Washington. Berthe Morisot espose il dipinto intitolato Eugène Manet e sua figlia a Bougival. Monet espose Coucher de soleil sur la Seine, Effet Hiver, del 1880, conservato presso il Petit Palais di Parigi. In questo dipinto si nota ormai l’evoluzione dell’artista rispetto al dipinto di esordio, Impressione, sole nascente. I nove artisti partecipanti esposero 203 opere. La manifestazione ebbe sede in una galleria che commemorava della sconfitta francese durante la guerra franco-prussiana del 1870-1871. Questa scelta evidenziò la connessione tra nazionalismo e le nuove ricerche artistiche dell’epoca.
L’ottava mostra del 1886
L’ottava e ultima mostra degli impressionisti fu nel 1886, organizzata in alcuni locali in Rue Laffitte presso la Maison Dorée.
Intorno al 1886 il mercato dell’arte iniziò a svilupparsi con la nascita delle principali gallerie. L’ottava mostra degli impressionisti si tenne quindi nel contesto di una maggiore influenza del mercato dell’arte. La partecipazione alla mostra vide la presenza di artisti delle edizioni precedenti. Parteciparono Degas, Cassatt, Zandomeneghi, Forain, Gauguin, Monet, Morisot, Renoir e Pissarro. Si unì al gruppo Lucien, figlio di Pissarro e Marie Bracquemond con il ritratto del marito, non presente. Nel complesso esposero 17 artisti con 246 opere.
Il Neoimpressionismo nascente fu rappresentato da Georges Seurat e Paul Signac. Seurat espose Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte.
I promotori delle otto mostre degli impressionisti
Monet, Renoir e Sisley furono gli artisti più presenti alle mostre e per questo sono considerati come gli impressionisti più coerenti. Evitarono solamente qualche data in seguito alle polemiche nei confronti del movimento tra il 1879 e il 1881.
Édouard Manet l’ispiratore dell’impressionismo
Alle mostre impressioniste il grande assente fu Édouard Manet, l’ispiratore del Gruppo di Batignolles. Nel 1874 si trasferì ad Argenteuil per sperimentare la tecnica impressionista insieme a Monet e Renoir. Manet dipinse en plein-air e adottò colori chiari e luminosi al posto delle tinte terrose e del suo tipico nero usato in molti dipinti tra i quali il Ritratto di Berthe Morisot. Manet non partecipò alle mostre impressioniste perché la sua volontà fu sempre quella di essere accettato dalla pittura ufficiale e accademica dei Salon.
Berthe Morisot la donna impressionista
La pittrice impressionista Berthe Morisot partecipò a quasi tutte le mostre, saltando solamente la quarta, del 1879. Berthe Morisot era l’allieva prediletta di Manet e moglie del fratello minore di Manet, Eugène. La partecipazione alle attività del gruppo impressionista non fu ben vista dal pittore che preferiva che anche i suoi allievi si tenessero lontano dal gruppo.
Edgar Degas il pittore delle ballerine
Edgar Degas non partecipò solo alla settima mostra, del 1882. Il pittore non era propriamente un impressionista e spesso entrò in polemica con gli altri artisti. Infatti le opere di Degas sono maggiormente realistiche, con figure dettagliate e dipinte in studio come le celebri ballerine o l’Assenzio.
Pissarro il primo impressionista
Camille Pissarro partecipò a tutte le mostre impressioniste e aderì alla sperimentazione Neo-Impressionista verso il 1886. Pissarro, come Edgar Degas, fu autore di opere figurative e paesaggi nei quali la tecnica impressionista non è utilizzata in maniera canonica. Si individua infatti la linea di contorno che segna le forme. Il critico Rewald lo considerò il decano del gruppo anche per via della sua età più anziana rispetto agli altri. Cézanne, lo considerò quasi come un padre, lo definì il primo impressionista e lo considerò il suo maestro. Gli storici dell’arte considerano Pissarro come l’ispiratore ideale dell’Impressionismo anche se fu Monet a elaborare la tecnica impressionista. Pissarro fu l’unico a partecipare a tutte le otto mostre impressioniste.
Il Neo-impressionismo alle mostre impressioniste
Cézanne partecipò alla prima e alla terza mostra, del 1874 e del 1877. Gauguin prese parte a cinque delle otto mostre impressioniste a partire dal 1879, la quarta mostra. Secondo gli storici, è interessante considerare che Cézanne e Gauguin non parteciparono mai contemporaneamente alle mostre. I due pittori sono noti come i principali esponenti del Post Impressionismo. Insieme ad altri artisti elaborarono un linguaggio formale utile a superare la sperimentazione impressionista. Cézanne e Gauguin manifestavano un carattere decisamente diverso, quasi opposto. Il primo, introverso e riflessivo, adottò una lettura geometrica della forma e in seguito alle critiche subite nel 1877 si isolò a Aix-en-Provence. Gauguin invece manifestò un comportamento inquieto e avventuroso e si trasferì prima in Bretagna e poi in terre esotiche al fine di trovare una ispirazione primordiale da rappresentare in chiave simbolica.
Nel 1886, in occasione dell’ultima mostra degli impressionisti, prese piede il Neo-impressionismo definito anche Impressionismo Scientifico che portò alle sperimentazioni Pointillisme e all’impressionismo Lirico-Romantico di Monet e altri artisti. In questa edizione fece molta impressione sul pubblico Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte di Seurat. A questa mostra prese parte anche Paul Gauguin che non apprezzava la sperimentazione puntinista e definiva gli artisti che la praticavano piccoli chimici. Questa esposizione diede a Gauguin la possibilità di evolvere la propria pratica grazie all’incontro con l’incisore Félix Bracquemond e con il ceramista Ernest Chaplet.
Bibliografia
Charles S. Moffett, The New Painting. Impressionism 1874-1886, Phaidon, 1986, EAN: 2560620043163
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