Salon

Il Salon fu un’esposizione d’arte ufficiale, espressione dell’arte accademica, che si tenne a Parigi, in Francia, presso varie sedi dal Seicento al Novecento

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Il periodo di attività

Il Salon fu una esposizione d’arte ufficiale che si tenne a Parigi dal Seicento al Novecento.

Il Salon nacque nel 1667 ad opera dell’Accademia reale che ammise solo opere realizzate dai membri dell’organizzazione. Le esposizioni si tennero quindi ogni due anni fino al 1675. Da questa data, a causa delle ristrettezze economiche dell’ente organizzatore, gli unici Salon furono nel 1699, nel 1704 e nel 1706. La manifestazione del 1706 inoltre durò un solo giorno. Il Salon riprese nel 1737 per ogni anno fino al 1748. Nel 1744 però non ebbe luogo. Dal 1748 al 1791 si tenne ogni due anni.

Il Salon fino al 1863 ebbe cadenza biennale, piò o meno regolare e quindi per decreto imperiale del 13 novembre 1863, si tenne poi ogni anno.

Fino al 1791 la data di inaugurazione fu il giorno di san Luigi che rappresentava l’onomastico del re di Francia.

La sede del Salon

Le opere di scultura e pittura furono esposte inizialmente nella galleria del Palais-Royal e poi nel cortile dell’hôtel Richelieu. Le mostre del 1699 e del 1704 si svolsero invece nella Grande Galerie del Louvre e poi nel Salon Carré del Louvre di Parigi. Occasionalmente le opere trovarono posto anche nella galleria detta dell’Apollo. Proprio dalla sede del Salon Carré prese il nome la manifestazione.

La funzione del Salon

La manifestazione era organizzata da un insieme di giudici che indicavano le linee guida della pittura ufficiale della Francia.

La commissione del 1748

Una commissione con l’incarico di salvaguardare la tradizione si installò nel 1748. I commissari, oltre a garantire  la sopravvivenza della grande pittura, valutarono la moralità delle opere candidate all’esposizione.

Il curatore dell’allestimento

Tapissier o Décorateur fu il titolo assegnato a un artista incaricato di allestire la mostra. Questa carica fu attiva sin dalle prime edizioni. Jean-Baptiste-Siméon Chardin fu il Tapissier dal dal 1761 al 1773. Gli successero Joseph-Marie Vien, Louis-Jean-François Lagrenée il Vecchio, Louis-Michel van Loo nel 1783 e 1785, e Louis Durameau.

Il Salon della Rivoluzione francese

Gli organizzatori del Salon che lo guidarono durante la Rivoluzione francese modificarono radicalmente la natura dell’esposizione. Nel 1791 l’accesso alla mostra fu consentito liberamente a ogni cittadino. Nel 1798 poi si installò una commissione eletta a suffragio universale. Secondo le cronache però la giuria agì presto instaurando un nuovo conformismo accademico.

Il Salon dell’Impero

Negli anni dell’Impero la giuria fu composta da da tre artisti e due amatori d’arte e fu presieduta dal Denon.

La pausa del 1848 e la salvaguardia della tradizione

Nel 1848 il Salon fu soppresso e tornò a vivere nel 1849. I giurati diventarono sempre più rigidi e arroccati su posizioni accademiche nella salvaguardia della tradizione. Infatti molti candidati trovarono un netto rifiuto all’esibizione delle proprie opere che non corrispondevano precisamente ai gusti della giuria accademica.

Il Salon des Refusés

Con il passare del tempo, la giuria dei Salon applicò regole ancora più stringenti. Nel 1863, quasi 3000 dipinti furono rifiutati a causa del giudizio negativo dei giurati. Questo comportamento sollevò grandi polemiche e l’Imperatore Napoleone III organizzò una libera esposizione detta Salon des Refusés, il Salone degli esclusi.

In seguito ad una riforma volta ad ammorbidire la giuria selettiva, entrarono a far parte del comitato alcuni artisti che avevano già  ottenuto una medaglia presso la manifestazione. Questo meccanismo selettivo permise di aprire le porte del Salon alle nuove sperimentazioni dell’Impressionismo.

La scissione

William-Adolphe Bouguereau, nel dicembre 1890, il capofila della Société des Artistes Français che amministrava il Salon propose una nuova riforma. Ernest Meissonier, Pierre Puvis de Chavannes, Auguste Rodin e altri soci si opposero e provocarono una secessione. Gli artisti secessionisti fondarono così la Société Nationale des Beaux-Arts nel 1891 al fine di organizzare una nuova manifestazione detta Salon de la Société Nationale des Beaux–Arts, noto come Salon du Champs de Mars.

Sull’onda di questa attività di rinnovamento alcuni artisti tra i quali Pierre-Auguste Renoir e Auguste Rodin, fondarono il Salon d’Automne.

Alcune opere che furono esposte ai Salon

L’apparizione (L’Apparition) di Gustave Moreau

Apparizione di Gustave Moreau
Apparizione

1875. L’apparizione (L’Apparition), 1875, acquerello, 106 x 72,2 cm, Parigi, Musée d’Orsay

Opera esposta al Salon del 1876

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Edipo e la Sfinge di Gustave Moreau

Edipo e la Sfinge di Gustave Moreau
Edipo e la Sfinge

1864. Edipo e la Sfinge, 1864, olio su tela, 206.4 x 104.8 cm, New York, Metropolitan Museum of Art

Opera esposta al Salon del 1864.

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Bibliografia

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