Il calesse di Claude Monet

Il calesse di Claude Monet è un paesaggio che ritrae la campagna di Honfleur coperta di neve e riprodotta attraverso sfumature di colori freddi e caldi.

Claude Monet, Il calesse. Strada coperta di neve a Honfleur, 1867 circa, olio su tela, 65 x 92,5 cm. Parigi, museé d’Orsay

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione de Il calesse di Claude Monet

Al centro del dipinto, un calesse procede sulla strada di campagna coperta di neve che si allarga in primo piano. La distesa bianca si estende anche sul resto del paesaggio, sul pendio di destra e sul grande albero dipinto al centro i cui rami sono carichi di neve. La neve crea una spessa coltre sulla strada sterrata e assume riflessi ocra dovuti all’amalgama con il terreno. A sinistra è poi visibile l’edificio della fattoria con il tetto coperto di neve mentre a destra un fossato ghiacciato scorre a lato della strada. Alcuni alberi privi di foglie segnano l’orizzonte ai confini del prato e del pendio di destra. Infine, in alto, il cielo lattiginoso copre tutta la scena.

Interpretazioni e simbologia de Il calesse di Claude Monet

La charrette. Route sous la neige à Honfleur è il titolo in originale in lingua francese del dipinto di Claude Monet. In italiano è conosciuto come Il calesse. Strada coperta di neve a Honfleur. A sinistra si intravede il tetto che secondo i curatori del Musée d’Orsay di Parigi è quello della fattoria Saint-Siméon. In questo edificio si incontravano alcuni pittori per dipingere all’aperto quali Troyon, Daubigny, Corot, Courbet, Boudin, Jongkind, Bazille e Monet.

Honfleur è una località che si trova nella regione della Normandia in Francia. Molti paesaggi realizzati da pittori della seconda metà dell’Ottocento ritraggono le campagne intorno alla cittadina. Il dipinto di Monet intitolato Il calesse riprende così un soggetto già presente nelle opere del realista Gustave Courbet. In questi dipinti gli animali selvatici come i cervi diventano protagonisti come i cacciatori che li braccano. Nell’opera di Monet invece il ruolo di primo piano tocca al paesaggio. Invece, il calesse e l’uomo che lo conduce diventano un dettaglio fra gli altri della scena.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2022-2023

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il calesse. Strada coperta di neve a Honfleur di Claude Monet si trova a Parigi, custodito al museé d’Orsay. Le collezioni del Louvre acquisirono questo dipinto di Monet nel 1911.

L’artista e la società. La storia dell’opera Il calesse di Claude Monet

Claude Monet dipinse Il calesse. Strada coperta di neve a Honfleur nel 1867 circa. In seguito al suo ingresso nelle collezioni del Louvre di Parigi, Claude Monet datò l’opera al 1865. Gli esperti, però, non sono d’accordo con questa datazione e ipotizzano che l’anno di realizzazione sia il 1867. Questa convinzione è supportata da due lettere scritte da Alexandre Dubourg, un pittore del posto. Secondo Dubourg, Monet avrebbe dipinto paesaggi con neve proprio nel 1867. Inoltre, il maestro impressionista nella seconda metà degli anni Settanta dell’Ottocento, si occupò di “effetti di neve“.

I curatori del Musée d’Orsay di Parigi indicano come capolavoro del genere l’opera intitolata Gazza conservata al museo d’Orsay e dipinta nell’inverno 1868-1869. L’attrazione verso i paesaggi innevati è testimoniata proprio da una lettera del 1868 che Monet scrisse all’amico pittore Bazille nella quale dichiarò di trovare la campagna della Normandia più interessante d’inverno che d’estate.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de Il calesse di Claude Monet

Il dipinto di Claude Monet intitolato Il calesse, presenta ancora alcune caratteristiche comuni alle opere realiste. La trama delle pennellate visibili non descrive con precisioni i particolari dell’ambiente. Nonostante questo l’edificio e la poca natura libera dalla neve non si dissolvono in una visione sfumata della scena come nei dipinti di Monet degli anni Settanta dell’Ottocento. Invece l’intenzione di rappresentare le variazioni di luce riflesse dalla neve è tipica della ricerca impressionista.

La tecnica

Il calesse di Claude Monet è dipinto realizzato con impasto di colori ad olio steso su una tela di 65 centimetri di altezza e 92,5 cm di larghezza

Il colore e l’illuminazione

Monet utilizzò un limitato numero di colori per dipingere la campagna coperta di neve. Sono presenti infatti tinte terrose e blu di vario tipo nelle ombre che si caricano di riflessi colorati. La neve stesa al suolo offrì così a Monet la possibilità di studiare le variazione di luce sul paesaggio interpretandole con innumerevoli sfumature di toni freddi e caldi.

Il calesse di Claude Monet
Il calesse di Claude Monet

Lo spazio

Il paesaggio dipinto da Claude Monet è organizzato spazialmente grazie alla presenza di alcune linee di fuga prospettica che convergono verso l’orizzonte in direzione del gruppo di alberi lontani in al fondo della strada. Le linee di fuga si colgono, infatti, nell’edificio della fattoria sulla sinistra, proprio sotto il tetto innevato.

Il punto di vista coincide con quello del pittore che ha riprodotto la scena. In primo piano, è rappresentata la grande distesa di neve che copre l’ampia carreggiata e il pendio a destra. Il calesse invece si colloca in secondo piano, lontano dalla posizione dell’osservatore e contribuisce a chiarire la distanza dei vari elementi che compongono il paesaggio. Il fosso ghiacciato a destra aiuta poi a creare una forte impressione di fuga in profondità grazie alla progressiva diminuzione della sua ampiezza verso gli alberi.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto è di forma rettangolare con l’inquadratura orizzontale, utilizzata solitamente per il genere del paesaggio. La struttura compositiva è condizionata dall’andamento delle zone più scure come la parete esterna dell’edificio di sinistra, la linea degli alberi all’orizzonte e il fosso gelato a destra. Si crea così una struttura a forma di Y: a sinistra la linea nera della parete architettonica, a destra il profilo scuro del pendio e in basso il fosso. Le linee inoltre convergono verso il punto di fuga al quale tende anche la traiettoria del calesse. La metà superiore della superficie dell’opera è destinata al cielo mentre quella inferiore al paesaggio.

Articolo correlato

Paesaggio di neve di Cuno Amiet

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Claudio Pescio, Claude Monet. La poesia della luce, Giunti, 1999, ISBN 8809013255
  • Maria Teresa Benedetti, Monet: i luoghi, n. 151, Giunti, 2001, ISBN 880902057X
  • Vanessa Gavioli, Monet, in I Classici dell’Arte, vol. 4, Rizzoli, 2003
  • Marco Goldin, Monet, la Senna, le ninfee. Il grande fiume e il nuovo secolo, Linea d’Ombra Libri, 2004, Collana: Grandi mostre, ISBN-10: 8887582831 ISBN-13: 978-8887582833
  • Gérard-Georges Lemaire, Monet, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, ISBN-10: 8809994167, ISBN-13: 978-8809994164

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 ottobre 2022.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Claude Monet intitolate:

Leggi La vita e tutte le opere di Claude Monet

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Claude Monet, Il calesse, sul sito del museé d’Orsay di Parigi.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content