Il ponte di Waterloo a Londra (Le pont de Waterloo à Londres) di Claude Monet

Durante uno dei suoi tre soggiorni a Londra Claude Monet realizzò questo pastello. I colori utilizzati ne Il ponte di Waterloo a Londra sono accesi e freddi e domina il blu intenso del ponte.

Claude Monet, Il ponte di Waterloo a Londra (Le pont de Waterloo à Londres), 1899 ca., pastello su carta rosata, 31,3 x 48,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay

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Indice

Descrizione de Il ponte di Waterloo a Londra (Le pont de Waterloo à Londres) di Claude Monet

Il ponte di Waterloo a Londra traversa il Tamigi in primo piano. L’acqua del fiume scorre veloce tra le campate mentre sul fondo si stagliano gli alti edifici della città.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Fino al 1965 il pastello di Claude Monet intitolato Il ponte di Waterloo a Londra (Le pont de Waterloo à Londres) fu di proprietà della baronessa Eva Gebhard-Gourgaud. Fu comunque esposto dal 1959 al Museo del Louvre in seguito alla concessione su usufrutto della proprietaria. Nel 1965 terminato l’usufrutto passò al Museo del Louvre in seguito al legato testamentario. Dal 1986 è stato spostato al Museo d’Orsay di Parigi.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Claude Monet verso la data di esecuzione del pastello si trovava a Londra. Il maestro vi si recò infatti tre volte nel 1899, nel 1900 e nel 1901.

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Lo stile del pastello Il ponte di Waterloo a Londra di Claude Monet

Il pastello Il ponte di Waterloo di Claude Monet mostra una esecuzione veloce e sicura. Le campate del ponte sono state disegnate con linee spesse accostate per creare la massa dell’architettura. Il flusso dell’acqua invece è reso con line morbide e ondeggianti. La città sullo sfondo infine è frutto di pochi segni verticali e orizzontali.

Il colore e l’illuminazione

Il ponte e l’acqua sono realizzati con le stesse tonalità di blu e azzurro. I segni che costruiscono la città invece sono tendenti all’indaco. Questo coloro tende al viola e rappresenta al meglio il colore in lontananza.

Lo spazio

La profondità è costruita mediante la grande massa del ponte in contrasto con le esili architetture dello sfondo.

La composizione e l’inquadratura

La massa diagonale del ponte alleggerisce la frontalità della sua rappresentazione. Anche le onde ampie creano morbide linee movimentate nel primo piano. La città sullo sfondo invece asseconda l’orizzontalità della carreggiata del ponte.

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