Donna con il parasole rivolta verso sinistra di Claude Monet

I due studi con figure en plein air nei quali compare la figliastra Suzanne furono molto amati da Claude Monet. Nel dipinto Donna con il parasole rivolta verso sinistra la composizione e la luce rendono monumentale la figura diventata così un’icona impressionista.

Claude Monet, Donna con il parasole rivolta verso sinistra (Essai de figure en plein-air : Femme à l’ombrelle tournée vers la gauche), 1886, olio su tela, 131 x 88 cm. Parigi, musée d’Orsay

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Indice

Descrizione di Donna con il parasole rivolta verso sinistra di Claude Monet

Una giovane donna passeggia su un prato fiorito. Indossa una veste chiara e leggera. Al collo porta una sciarpa e con la mano destra sorregge l’ombrello da sole. L’erba del prato ondeggia al vento e si piega verso sinistra. Anche l’abito della giovane come la sua sciarpa ondeggiano sollevati dal forte vento. Nel cielo azzurro nuvole che somigliano a batuffoli di cotone corrono veloci e illuminano la scena.

Interpretazioni e simbologia di Donna con il parasole rivolta verso sinistra di Claude Monet

Sembra che lo spunto per dipingere questo e un secondo dipinto speculare fosse una passeggiata con Suzanne Hoschedé modella e figliastra dell’artista. Monet fu ispirato infatti dalla vista della giovane mentre saliva sulla collina dell’Île aux Orties. L’altro dipinto è esposto anch’esso al Musée d’Orsay e si intitola Essai de figure en plein-air : Femme à l’ombrelle tournée vers la droite. I due titoli indicano esplicitamente che si tratta di studi per indagare il comportamento della luce in tale situazione.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

L’opera intitolata Donna con il parasole rivolta verso sinistra dipinta da Claude Monet nel 1886 rimase nella collezione del figlio Michel fino al 1927. Fu quindi donata allo stato e destinata al Museo del Louvre fino al 1947 quando venne destinata alla Galleria Jeu de Paume. Dal 1986 infine si trova presso il musée d’Orsay di Parigi. Il dipinto fu esposto alla Biennale di Venezia del 1932 e nella grande omaggio all’artista del 1980 a Parigi. I due studi furono molto amati dal maestro che li espose in forma di dittico presso il suo studio di Giverny

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Lo stile del dipinto Donna con il parasole rivolta verso sinistra di Claude Monet

Lo studio Donna con il parasole di Claude Monet con la figura della giovane rivolta a sinistra è dei due il più noto. Infatti risulta più lavorato e maggiormente contrastato di quello speculare. Il maestro impressionista dipinse questo quadro en plein air quindi velocemente. Infatti si notano molto chiaramente le pennellate ampie e materiche nel cielo. Anche sul prato le pennellate sebbene di minori dimensioni, sono dirette e materiche.

L’orientamento del gesto asseconda la direzione del vento inclinandosi verso sinistra. In realtà in prossimità dell’ombra di Suzanne l’erba sembra quietarsi e le pennellate sono quasi verticali. Gli steli dell’erba tornano a piegarsi sul colmo della collina spinti dal vento. Anche sulla veste chiara le pennellate sono orientate rispetto alla verticale della figura. Stesso lavorazione si ritrova nella sciarpa e nel parasole. I dettagli dell’abito e della fisionomia della giovane non sono significanti. Infatti il viso è limitato ad una campitura di colore rosa e ombre azzurre.

Il colore e l’illuminazione

Suzanne percorre la campagna durante una luminosa giornata primaverile. Il vento spazza il cielo e le nuvole bianche che lo percorrono illuminano ulteriormente l’atmosfera. Funzionano infatti come enormi riflettori che diffondono la luce del sole. Suzanne è disposta controluce infatti la sua ombra si estende verso il basso e verso sinistra. Il sole si trova quindi a destra dell’immagine, oltre il bordo del dipinto. La sensazione di luminosità aumenta verso la zona sinistra del prato dove il colore dell’erba si fa più chiaro e brillante.

L’atmosfera cromatica del dipinto è particolarmente chiara e ricca di colori saturi. Sul prato dominano diversi toni di verde, ocra, giallo e arancio. L’abito di Suzanne è un dialogo tra arancio chiaro e azzurro. I due colori sono complementari tra di essi e questa alternanza crea una vibrazione luminosa che rende il passaggio tra luce e ombra. Infatti a destra sull’abito prevalgono lumeggiature bianche e pennellate rosa. Verso il centro predomina il rosa chiaro. A sinistra aumenta l’azzurro indaco. L’avambraccio destro che sorregge il parasole è trattato alla stessa maniera con pennellate rosa e blu. Il parasole sembra riflettere il verde del prato. Lo stesso tono si ritrova nella porzione del foulard più vicina all’ombrellino. Il cielo è illuminato dal bianco-rosa delle nuvole che dialoga in contrasto di complementarietà con l’azzurro del cielo.

Lo spazio

Il paesaggio che avvolge Suzanne è ampio e disteso. In realtà lo spazio rappresentato è quello del prato in primo piano che sale verso la figura della giovane. Comunque il cielo e le nuvole che fanno da sfondo a Suzanne creano una aspettativa spaziale che va oltre i limiti del dipinto. La stessa impostazione spaziale si ritrova nel dipinto Campo di papaveri.

La Composizione e l’inquadratura

Il punto di vista con il quale è realizzata la prospettiva del dipinto è molto basso. Infatti lo spettatore si trova verosimilmente con lo sguardo al livello dei piedi della ragazza. Il prato diventa così una sorta di basamento che trasforma l’immagine di Suzanne in un monumento impressionista. Inoltre la centralità della sua figura e il fondo uniforme del cielo la ritagliano e la isolano dal paesaggio. Infine l’abito chiaro e luminoso assume una consistenza luminosa che contribuisce a tale meccanismo. Suzanne assume così una compattezza e una presenza fisica iconica grazie al meccanismo compositivo creato da Claude Monet.

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