Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh

Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh è un dipinto realizzato en plein-air nel quale si riconoscono le posizioni esatte delle stelle.

Vincent Van Gogh, Notte stellata sul Rodano, 1888, olio su tela, 72,5 x 92 cm. Parigi, musée d’Orsay

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Indice

Descrizione di Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh

Nel passaggio notturno dipinto da Vincent van Gogh brillano le luci che si riflettono sull’acqua e le stelle nel cielo. In primo piano una coppia avanza lentamente passeggiando nella notte.

Interpretazioni e simbologia di Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh

Vincent van Gogh scrisse in una lettera al fratello Théo di voler dipingere una notte stellata con un panorama naturale, con dei cipressi o un campo di grano maturo. I due soggetti naturali, cipressi e campo di grano, furono infatti tra i soggetti preferiti dal pittore. Vincent espresse questo desiderio anche al pittore Nabis, Émile Bernard. Tornò nuovamente a rinnovare questa necessità alla sorella Wilhelmina aggiungendo di considerare la notte più ricca di colori se paragonata al giorno.

Van Gogh fece un’attenta osservazione delle stelle nel cielo notturno e riprodusse la loro posizione nei dipinti Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles e la Notte stellata sul Rodano. Gli esperti dell’opera di Vincent raccontano che il pittore realizzò il paesaggio del Rodano en plein-air aiutandosi con la luce di alcune candele fissate sulla tesa del suo cappello di paglia.

Nella scena, due innamorati, avanzano in basso avvolti nel buio della note. Sullo sfondo, si intrVedono le città di Arles e Trinquetaille. A destra sono infatti visibili le torri di Saint-Julien and Saint-Trophime.

Il cielo stellato di Vincent Van Gogh

La reale posizione del cielo stellato suscitò nel tempo la curiosità di esperti del settore. L’astrofisico italiano Gianluca Masi partendo dall’osservazione dell’opera ne valutò la corretta rappresentazione. Masi e l’appassionata di astronomia Antonella Basso furono colpiti dalla fedeltà della configurazione astrale e calcolarono così la posizione dell’Orsa Maggiore. Scoprirono che quella dipinta da van Gogh, corrisponde a quella presente alle 22.30 di un giorno compreso tra il 20 e il 30 settembre 1888. Inoltre trovarono una piccola deformazione nella costellazione del Grande Carro dovuta a una osservazione interrotta. I due studiosi calcolarono che van Gogh iniziò a posizionare le stelle e completò la configurazione dopo circa quaranta minuti. Intanto il Grande Carro era leggermente spostato a causa della rotazione terrestre.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh si trova a Parigi presso musée d’Orsay Parigi con numero d’inventario RF 1975 19. Vincent inviò il dipinto al fratello Théo poco prima del 2 maggio 1889. Il quadro rimase così fino al 1905, parte della collezione Mrs. J. Van Gogh-Bonger di Amsterdam.

L’artista e la società. La storia dell’opera Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh

Vincent Van Gogh dipinse Notte stellata sul Rodano, il 26 o il 27 settembre 1888, attorno alle 22.30. Questa datazione è basata sull’attento studio della configurazione astrale riprodotta dal pittore. Vincent nacque nel 1853 a Groot Zundert nei Paesi Bassi e morì Auvers-sur-Oise, Val-d’Oise, in Francia nel 1890. Dipinse questo notturno intorno all’età di 35 anni, a due anni dalla sua tragica morte.

Ad Arles, Vincent dipinse numerosi notturni en plein-air, affascinato dal cielo stellato. Il pittore arrivò nella città francese l’8 febbraio 1888 e nell’aprile dello stesso anno manifestò al fratello in una lettera la necessità di dipingere paesaggi notturni. L’opera più nota di van Gogh che raffigura un paesaggio notturno è Notte stellata che si trova al MoMA di New York. Il dipinto risale a qualche mese più tardi, realizzato dopo la frustrante esperienza di convivenza con Paul Gauguin. Vincent subì un ricovero per insanità mentale e la trama di pennellate materiche del dipinto rivelano la sua condizione. Se paragonato a questo paesaggio, quello che rappresenta il Rodano esprime una serenità poi perduta.

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Lo stile di Notte stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh

Van Gogh fu un artista isolato e nonostante il suo desiderio di partecipare ad una comunità di artisti, non aderì ad alcun movimento. Nei suoi lavori si colgono però molte influenze artistiche della sua epoca come la pennellata e le forme espressioniste. I colori sono realistici ma accesi e molte opere presentano una poetica simbolista. Van Gogh dipinse anche soggetti affini al giapponismo. Una moda culturale di fine Ottocento.

La tecnica

Vincent Van Gogh dipinse Notte stellata sul Rodano con impasto di colori ad olio applucati su una tela di 72,5 centimetri di altezza e 92 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

La notte realizzata con toni di colore blu di Prussia, blu oltremare e blu cobalto molto scuri è illuminata dalle luci naturali gialle delle luci artificiali. Il cielo invece è animato dalle deboli luci chiare delle stelle. Sulla superficie scura dell’acqua del Rodano si riflettono le lampade che illuminano la riva del lungofiume di Arles.

Lo spazio

Il paesaggio di Arles è osservato da lontano e in posizione elevata. Infatti in basso sono visibili due figure umane che precedono in avanti. In prossimità della metà del dipinto corre una fascia occupata dall’acqua del Rodano. Nella parte alta invece si trova il cielo illuminato dalle costellazioni. Infine, tra foume e cielo si trova lo sottile striscia di paesaggio urbano notturno.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto è di forma rettangolare e sviluppo orizzontale. L’inquadratura, ampia e panoramica, rivela un arco di lungo fiume che regge l’intera composizione. Infine, i riflessi delle luci creano alti coni gialli che raggiungono la parte bassa dell’opera.

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Bibliografia

  • Ronald de Leeuw, Van Gogh, in Art dossier, nº 22, Giunti, 1998, ISBN 88-09-76052-2.
  • Enrica Crispino, Van Gogh, Giunti, 2010, ISBN 978-88-09-05063-1
  • Giordano Bruno Guerri, Follia? Vita di Vincent van Gogh, 23 marzo 2011, Bompiani, Collana: I grandi tascabili, EAN: 9788845266928
  • Vincent Van Gogh, Lettere a Theo, Traduttore: M. Donvito B. Casavecchia, Curatore: M. Cescon, 25 agosto 2016, VII edizione, Guanda, Collana: Tascabili Guanda. Narrativa, EAN: 9788823516908
  • I miei quadri raccontati da me di Vincent Van Gogh, a cura di Piergiorgio Dragone, 20 settembre 2017, Donzelli, Collana: Mele, EAN: 9788868436728
  • Rainer Metzger, Ingo F. Walther, Van Gogh. Tutti i dipinti, 5 luglio 2018, Taschen, Collana: Bibliotheca Universalis, EAN: 9783836559591

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 23 marzo 2022.

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