Ruffiana di Medardo Rosso

Ruffiana (La mezzana) di Medardo Rosso è un busto fuso in bronzo che raffigura un’anziana donna custodito alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Medardo Rosso, Ruffiana (La mezzana), 1883, bronzo, 34 x 22 x 28 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Ruffiana di Medardo Rosso

La testa in bronzo di Medardo Rosso intitolata Ruffiana ritrae una donna anziana in atto di compiere una ampia risata.

Interpretazioni e simbologia di Ruffiana di Medardo Rosso

Ruffiana ebbe altri titoli quali Fine, La Megera, Baucis, Vieille femme campée au soleil. Tutti termini che indicano l’età della protagonista e ne suggeriscono la vocazione. Medardo Rosso cambiava spesso i titoli delle sue opere come faceva anche con le date. Per gli studiosi della sua opera questo atteggiamento sottolinea la concezione della fluidità dell’operazione artistica dello scultore che si concretizzerà nelle sue opere in cera.

Il termine ruffiana o mezzana indica una persona che trae giovamento dal combinare unioni sentimentali o amorose. Inoltre si indica come ruffiana anche una persona che cerca di conquistare il favore di un interlocutore tramite adulazione o sottomissione ostentata.

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Una versione in bronzo di Ruffiana è esposta presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.

L’artista e la società. La storia dell’opera Ruffiana di Medardo Rosso

Ruffiana è una scultura di Medardo Rosso che gli storici dell’arte sono concordi nel datare al 1883. A quella data l’artista portava ancora avanti una ricerca orientata al naturalismo. Il critico Luciano Caramel, nel 1981, si espresse favorevolmente nei confronti di questa scultura considerandola come il punto d’arrivo e miglior opera del periodo giovanile di Medardo Rosso.

Medardo Rosso fotografò più volte questa scultura. Lo scultore infatti utilizzava molto la ripresa fotografica nel processo creativo per rielaborare le opere. Proprio le fotografie permettevano all’artista di ottenere sguardi istantanei e bloccati della sua modellazione.

Gli esperti dell’opera di Medardo Rosso segnalano che le repliche autentiche di Ruffiana sono poche e alcune sono state realizzate dopo la morte dell’artista.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Ruffiana di Medardo Rosso

Ruffiana di Medardo Rosso
Ruffiana di Medardo Rosso, immagine frontale

Il viso della donna e la sua espressione rivelano la capacità di Medardo Rosso di rappresentare la figura umana con grande realismo. Inoltre il viso non è per nulla idealizzato ma modellato con attenzione nel riprodurre le imperfezioni che restituiscono il Naturalismo della scultura.

Come le altre opere di Medardo Rosso anche Ruffiana è una scultura anti-monumentale e anti-eroica. La sua presenza non è isolata nello spazio ma entra in relazione con esso e con la luce ambientale. Inoltre partecipa al fluire del tempo e dialoga con lo sguardo dell’osservatore attraverso una intensa sollecitazione emotiva.

La tecnica

Le prime versioni di Ruffiana sono in gesso patinato mentre la versione esposta presso la Gam di Milano è in bronzo.

La luce sulla scultura

La relazione tra masse modellate e luce ambientale fu un elemento creativo fondamentale nella sperimentazione di Medardo Rosso. Inoltre la superficie scura del materiale enfatizza le ombre profonde che creano potenti effetti pittorici a scapito della plasticità. Ruffiana comunque non presenta ancora la dissoluzione delle forme che caratterizzerà altre opere più mature.

Rapporto con lo spazio

Nel voler rappresentare un momento di grande resa emotiva come la grande risata dell’anziana, Medardo Rosso intese sottolineare l’importanza della scelta del materiale. Infatti la modellazione dei volumi che inizia a dissolversi nello spazio è tipica delle sculture in cera che resero famoso lo scultore. Secondo gli esperti, Ruffiana potrebbe essere tra le prime opere modellate in cera se non proprio la prima sperimentazione.

La struttura

La testa dell’anziana si distacca dalla base grazie al sottile tratto di collo modellato in basso. Inoltre il viso si protende in avanti determinando un senso di instabilità che insieme alla risata rende maggiormente dinamica l’esperienza dell’osservazione.

La versione originale risultava essere montata su un frammento di un portone in legno che ne potenziava il realismo. Inoltre la scabrosità del sostegno enfatizzava la plasticità del viso.

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Bibliografia

  • Medardo Rosso e L. Giudici, Scritti sulla scultura, Abscondita (15 luglio 2003) Collana: Carte d’artisti, ISBN-10: 8884160596 ISBN-13: 978-8884160591
  • Paola Mola e Fabio Vittucci, Medardo Rosso, Catalogo Ragionato della Scultura, Museo Medardo Rosso-Skira, Milano 2009
  • Francesco Stocchi, Medardo Rosso, Giunti Editore Collana: Dossier d’art In commercio dal: 1 aprile 2015, EAN: 9788809993617
  • Sharon Hecker, Un monumento al momento. Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea, Johan & Levi (12 dicembre 2017) Collana: Saggistica d’arte, ISBN-10: 8860102014 ISBN-13: 978-8860102010

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 5 giugno 2021.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Medardo Rosso intitolate:

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Consulta la pagina dedicata alla scultura di Medardo Rosso, Ruffiana (La mezzana), sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Milano.

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