Birichino di Medardo Rosso

Birichino (Gavroche) di Medardo Rosso è un bronzo di piccole dimensioni esposto presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Medardo Rosso, Birichino (Gavroche), 1895, bronzo, 27 x 20 x 26 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione di Birichino di Medardo Rosso

La piccola scultura di Medardo Rosso raffigura il volto sorridente di un adolescente. I capelli sono coperti da un berretto mentre il viso poggia sul colletto della camicia.

Interpretazioni e simbologia di Birichino di Medardo Rosso

Gavroche o Gamin souriant sono i titoli in francese dati alla piccola scultura di Medardo Rosso. In italiano l’opera è nota invece come Birichino (Dopo una scappata). La traduzione letterale del titolo francese è invece Gavroche, bambino sorridente. Facendo riferimento al mondo della letteratura, Gavroche è il nome di un monello di strada, descritto nel romanzo I Miserabili di Victor Hugo. L’adolescente è scaltro e smaliziato e si muove con grande sicurezza nei bassifondi di Parigi dove vive.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2022-2023

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Birichino (Gavroche) di Medardo Rosso si trova a Milano custodito presso la Galleria d’Arte Moderna con numero d’inventario GAM 5085. Il museo di Milano acquistò la scultura da Alfred Wickenburg nel 1934. Medardo Rosso donò la copia esposta alla GAM di Milano al dottor Harald Gutherz di Graz che la cedette poi al pittore Alfred Wickenburg (1885-1978). Giorgio Nicodemi, direttore del museo al tempo, acquistò la scultura di Medardo Rosso nel 1934. I passaggi di proprietà sono documentati da cinque lettere di Rosso a Gutherz databili tra il 1902 e il 1905, di proprietà di Wickenburg, che il pittore donò una al Comune di Milano. Le lettere furono pubblicate in seguito da Giorgio Nicodemi.

La storia espositiva della versione originale del 1882

Medardo Rosso presentò, per la prima volta, la versione originale del 1882 presso l’Esposizione annuale dell’Accademia di Brera del 1882 con il titolo Dopo una scappata. Nel 1883 lo scultore inviò l’opera all’Esposizione di Belle Arti di Roma. Nel 1886 al Salon di Parigi, con il titolo di Gavroche. Nel 1887 fu mostrato all’Esposizione Nazionale di Venezia. Nel 1888 all’Italian Exhibition organizzata da Alberto Grubicy a Londra. Quindi a Parigi all’Esposizione Universale del 1889 e a quella del 1893. Nel 1902 comparve a Berlino e a Lipsia. Nel 1905 alla personale dedicata allo scultore presso il Kunstsalon di Artaria a Vienna. Nel 1910 fu a Firenze.e infine nel 1914 alla Biennale di Venezia.

L’artista e la società. La storia dell’opera Birichino di Medardo Rosso

La prima versione de Il Birichino di Medardo Rosso risale al 1882, quando lo scultore aveva all’incirca 24 anni. Medardo Rosso nacque a Torino nel 1858 e morì a Milano nel 1928. La scultura è firmata sul lembo della spalla destra: «M / Rosso».

Gli storici dell’arte leggendo le lettere scambiate dal lo scultore con Cameroni hanno individuato almeno otto fusioni de Il birichino realizzate dal 1889 al 1890. In una lettera scritta al fratello Michele nel 1891, Medardo Rosso racconta di aspettare cinque bronzi dalla fonderia Mazzantini. Questa piccola la scultura fu Infatti molto apprezzata già sul finire dell’Ottocento e sono molte le copie falsificate che irritarono l’artista. Le prime versioni de Il birichino presentano tutte il busto anche se inclinato o ruotato in maniera differente. La base è poi formata da materiali di recupero, travi o particolari architettonici. Successivamente invece dopo il 1889 lo scultore mantenne sola testa, come nell’esemplare custodito presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Birichino di Medardo Rosso

Medardo Rosso è solitamente indicato come uno scultore impressionista, anche se questa definizione, oggi, risulta riduttiva. Infatti, lo scultore, partecipò sicuramente al clima culturale nel quale avvenne la sperimentazione impressionista a Parigi ma i suoi lavori risultano del tutto originali e non si possono collocare all’interno di una scuola o di un movimento. Le prime opere di Medardo Rosso fanno riferimento ad un ambiente popolare, di strada, e mostrano una maggiore descrizione delle fisionomie e delle espressioni dei personaggi.

La modellazione de Il Birichino risulta scabra e anti graziosa, lasciata in alcune parti volutamente non finita. La scultura infatti presenta una particolare attenzione al modellato viso, del berretto e della camicia. Anche l’espressione è particolarmente evidente e addirittura enfatizzata. Il viso acquista inoltre un volume ben determinato grazie alla definizione in tutto tondo. Alcune parti della scultura risultano modellate al vivo e quasi taglienti come il bordo della camicia. Altre, invece, come il viso e berretto sono più morbide e descrivono la superficie reale del soggetto.

La tecnica di Birichino di Medardo Rosso

Gavroche o Il Birichino di Medardo Rosso, custudito presso la GAM di Milano, è una versione in bronzo, del modello originale, che misura 23,5 x 16 x 16 centimetri. La superficie della scultura presenta una patinatura opaca.

La luce sulla scultura

La superficie scura e opaca crea deboli contrasti luminosi che appiattiscono il chiaroscuro sui toni in ombra. Le asperità della modellazione risultano così meno evidenti e l’aspetto dell’opera risulta più morbido.

Rapporto con lo spazio

Birichino di Medardo Rosso è una scultura di piccole dimensioni ed è quindi destinata ad una fruizione ravvicinata. La scultura di Medardo Rosso è caratterizzata da un anti monumentalismo che sottrae le opere dello scultore alla visione pubblica urbana. Le sue opere infatti necessitano di una dimensione privata e intima nella quale cogliere i poetici interventi di modellazione dello scultore.

La struttura

La scultura che ritrae il piccolo volto di bambino è fissata su una base in legno di recupero a forma di parallelepipedo, ottenuta dalla sezione di una trave. Come avveniva solitamente prima della partenza per Parigi avvenuta nel giugno 1889, tutte le sculture di Medardo Rosso sono fissate su materiali di varia provenienza che insieme alla scultura creano una vera e propria installazione. Di norma nel periodo milanese, Medardo Rosso utilizzava frammenti di vecchi basamenti, o lacerti di modanature architettoniche.

Articolo correlato

Testina di acquaiolo di Vincenzo Gemito

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Medardo Rosso e L. Giudici, Scritti sulla scultura, Abscondita (15 luglio 2003) Collana: Carte d’artisti, ISBN-10: 8884160596 ISBN-13: 978-8884160591
  • P. Mola, F. Vittucci, Medardo Rosso. Catalogo ragionato della scultura, Skira, Milano, 2009
  • P. Mola, Rosso. Opere scelte/ Rosso. Selected works, Skira, Milano, 2011
  • Francesco Stocchi, Medardo Rosso, Giunti Editore Collana: Dossier d’art In commercio dal: 1 aprile 2015, EAN: 9788809993617
  • Sharon Hecker, Un monumento al momento. Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea, Johan & Levi (12 dicembre 2017) Collana: Saggistica d’arte, ISBN-10: 8860102014 ISBN-13: 978-8860102010

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 25 maggio 2023.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Medardo Rosso intitolate:

Consulta la pagina dedicata alla scultura di Medardo Rosso, Birichino (Gavroche), sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content