Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso

Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso è una scultura in cera applicata su gesso esposta alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Medardo Rosso, Effetto d’uomo che legge, ante 1923 (da un modello del 1894-1895), cera su gesso, 36 x 31,5 x 31,5 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso

La massa di cera modellata da Medardo Rosso evoca la figura di un uomo anziano in piedi e impegnato nella lettura. Il viso è appena accennato ma si colgono le guance smagrite e l’espressione seria. Anche la postura dell’uomo ricorda quella di una persona non più giovane.

Interpretazioni e simbologia di Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso

Effetto d’uomo che legge, detto a volte anche Uomo che legge, ritrae un momento di vita quotidiana come La portinaia o Sagrestano delle quali la Galleria d’Arte Moderna di Milano custodisce una copia. Il titolo deriva dall’interpretazione in primis del critico Francesco Rosso in occasione della retrospettiva del 1929. Sempre Rosso interpretò la scultura come una vista dall’alto. In seguito questa lettura fu accettata dalla critica e Borghi aggiunse che si trattava di un uomo che legge un giornale sotto un lampione. Alcuni invece hanno pensato ad una figura osservata in un interno e riflessa in uno specchio.

Il significato di queste sculture è molto diverso dalla statuaria prodotta dall’arte accademica dell’Ottocento. Non presentano infatti le caratteristiche auliche o celebreative e i riferimenti all’antico della scultura neoclassica. Inoltre, i bozzetti di Medardo Rosso anche nelle dimensioni offrono una fruizione diversa dalle statue di grande formato scolpite con intenti monumentali. Già a partire dai materiali usati, la terracotta e la cera, e dalle modeste dimensioni, i lavori di Medardo Rosso si offrono allo sguardo del singolo osservatore e richiedono una dimensione personale, raccolta e intima. Sono piccole sculture poetiche diversamente da quelle accademiche, storiche o celebrative, che per dimensioni e collocazione sono rivolte alla piazza.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Una versione di Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso si trova a Milano custodita presso la Galleria d’Arte Moderna con numero d’inventario GAM 3176. Il Comune di Milano acquistò Effetto d’uomo che legge in occasione della Prima mostra di Novecento italiano del 1926. La fusione presente nella GAM di Milano è una fusione tarda, realizzata entro il 1923 in occasione della personale dello scultore alla Galleria Bottega di Poesie.

Novecento italiano

La manifestazione si poneva come una rassegna degli artisti più rappresentativi dell’epoca fascista e fu organizzata dalla giornalista e critica d’arte Margherita Sarfatti. La seconda e ultima edizione di Novencento italiano si tenne nel 1929. Infatti a causa delle tensioni raziali contro gli ebrei, la Sarfatti, di origini ebraiche, fu costretta ad abbandonare il progetto e nel 1938, in seguito alla promulgazione delle leggi raziali, lasciò l’Italia per Parigi.

L’artista e la società. La storia dell’opera Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso

Medardo Rosso nacque nel 1858 a Torino e morì nel 1928 a Milano. Lo scultore visse a Parigi dal 1889 dove realizzò diverse opere e partecipò a prestigiose esposizioni. Nel 1902 ottenne così la cittadinanza francese e tornò nel 1914 a Milano. La versione in cera e gesso custodita alla Gam di Milano risale al 1923 ma gli storici datano la prima versione di Uomo che legge nel 1894-1895, anni in cui Medardo Rosso operava a Parigi. Il modello originale in gesso si trova alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Esiste una prima cera, esposta nel 1902 a Lipsia che oggi è dispersa. Esistono altre copie in bronzo e in cera. Lo scultore iniziò a frequentare la capitale francese almeno dieci anni prima intorno al 1885-1886.

La datazione delle opere di Medardo Rosso rappresenta un problema per gli storici dell’arte. Infatti lo scultore, coerente con la fluidità formale delle sue creazioni, era solito cambiare data e titolo alle sculture quando le esponeva in una mostra.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso

Spesso, gli storici dell’arte hanno accostato la scultura di Medardo Rosso alle opere dei pittori impressionisti. Questa vicinanza formale è suggerita dall’aspetto non definito delle figure e risolto a livello di bozzetto. Lo scultore si formò a Milano nell’ambito della Scapigliatura assimilando così l’idea di fusione tra figura e spazio circostante come nei dipinti di Tranquillo Cremona. Le sculture di Medardo Rosso, infatti evocano visioni fugaci, accennano a ricordi d’infanzia o colgono la figura di un passante con uno sguardo veloce. Lo scultore di Torino infatti modellava la materia plastica segnando la superficie dell’opera anche con le sue impronte senza curarsi di costruire i dettagli del volto o dell’abbigliamento del personaggio.

Sui volti, soprattutto nel caso delle figure di bambini o di giovani donne, sembra presente la traccia dell’aria che li sfiora. In Uomo che legge le forme sono solo suggerite, gli abiti si fondono con la pelle delle mani, si congiungono ai capelli e alla barba. La figura dell’uomo è solamente indicata dalle proporzioni delle varie parti del corpo ma nella mente dell’osservatore si integrano i dettagli mancanti e la figura si ricostruisce. Questo effetto è possibile perché Medardo Rosso seppe rappresentare l’impressione visiva della postura assunta dall’uomo impegnato nella lettura. L’opera di Medardo Rosso diventa così un concetto visivo che descrive in sintesi il personaggio e l’azione.

La tecnica di Effetto d’uomo che legge di Medardo Rosso

La versione di Uomo che legge custodita alla Gam di Milano è una scultura realizzata con cera applicata a gesso. L’opera misura 36 x 31,5 x 31,5 cm.

La luce sulla scultura

La scultura intitolata Uomo che legge, come le altre del periodo, assume l’aspetto di una massa indistinta e grezza priva di modellato omogeneo. Infatti i veloci tocchi dello scultore accentuano l’effetto pittorico della superficie e la rendono più sensibile agli effetti della luce ambientale. Per questo, la scelta del tipo di illuminazione espositiva condiziona fortemente l’osservazione dell’opera con la creazione di contrasti tra luce e ombra che appesantiscono o alleggeriscono le forme.

Rapporto con lo spazio

La figura umana, in Effetto d’uomo che legge, si compenetra nello spazio espositivo che circonda l’opera. Nella scultura di Medardo Rosso infatti si determina la fusione dell’uomo con lo sfondo che lo avvolge, grazie all’eliminazione della linea di contorno e la dissoluzione dei volumi del corpo. Questa effetto è ulteriormenti sottolineato dal radicamento dell’uomo al suolo. L’osservatore è così invitato a osservare la scultura da una sola angolazione quella pensata dall’artista, nel tentativo di ricreare il punto di vista dall’alto. Infatti, secondo alcuni storici, Medardo Rosso ummaginò di osservare il personaggio dalle finestre di un palazzo. Uomo che legge, come Bookmaker evidenzia lo scardinamento della prospettiva rinascimentale operato da Medardo Rosso.

La composizione e l’inquadratura

Uomo che legge di Medardo Rosso presenta una struttura idefinita e si pone come una massa ancorata al suolo. Dalla base, infatti, sembra animarsi una materia vibrante che sale verso l’alto e assume vagamente un aspetto umano.

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Bibliografia

  • Medardo Rosso e L. Giudici, Scritti sulla scultura, Abscondita (15 luglio 2003) Collana: Carte d’artisti, ISBN-10: 8884160596 ISBN-13: 978-8884160591
  • Francesco Stocchi, Medardo Rosso, Giunti Editore Collana: Dossier d’art In commercio dal: 1 aprile 2015, EAN: 9788809993617
  • Sharon Hecker, Un monumento al momento. Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea, Johan & Levi (12 dicembre 2017) Collana: Saggistica d’arte, ISBN-10: 8860102014 ISBN-13: 978-8860102010
  • Alessandro Oldani, Paola Zatti (a cura di), Galleria d’Arte Moderna Milano – le collezioni, Officina libraria, 2017, ISBN 978-88-99765-19-4

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 4 febbraio 2023.

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