La strada entra nella casa di Umberto Boccioni

La strada entra nella casa di Umberto Boccioni rappresenta la celebrazione del Progresso attraverso il lavoro dei cantieri nei quali nasce la città moderna.

Umberto Boccioni, La strada entra nella casa, 1911, olio su tela, 100 x 100 cm. Hannover, Kunstmuseum

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Indice

Descrizione de La strada entra nella casa di Umberto Boccioni

In primo piano, nel dipinto di Boccioni intitolato La strada entra nella casa, si vede una donna di spalle vestita con abiti blu. La donna ha il viso girato verso sinistra e guarda in basso verso il centro del dipinto dove è raffigurato un cantiere urbano. Si individuano infatti operai che costruiscono i ponteggi rappresentanti da pali verticali, e altri che guidano i cavalli da tiro.

Gli uomini scavano il terreno a mano aiutandosi con delle pale mentre intorno a loro si vedono cumuli di mattoni rossi e sabbia Intorno alla piazza, sui lati del dipinto e in prossimità del bordo superiore, sono dipinte le facciate dei palazzi che si affacciano sul cantiere. Dai balconi di destra e di sinistra si sporgono alcune donne che osservano anche loro il lavoro degli operai. Infine, a sinistra, verso l’alto, si coglie un tratto di strada di colore azzurro che prosegue in lontananza in direzione della facciata di un grande palazzo.

Interpretazioni e simbologia de La strada entra nella casa di Umberto Boccioni

La scena dipinta da Boccioni, ambientata negli anni Dieci del Novecento, rappresenta una donna che si affaccia dal balcone di una casa in Via Adige a Milano in zona Porta Vigentina. In basso, ai lati della donna, si colgono alcune figure di cavalli che nel primo Novecento rappresentavano ancora una importante forza lavoro nei cantieri urbani. Invece i pali verticali e obliqui che si alzano al centro del dipinto sono quelli delle impalcature montate dagli operai per costruire edifici e infrastrutture che caratterizzano lo sviluppo della moderna Metropoli. È ancora una rappresentazione del lavoro tradizionale. Infatti al centro gli uomini lavorano nel cantiere mentre le donne, impegnate nei lavori domestici, li osservano dall’alto dei balconi.

La struttura complessa e la compenetrazione delle figure intende raffigurare l’operosità e il lavoro intenso e frenetico che si svolge nel cantiere urbano. Boccioni con questa composizione vuole evocare anche i rumori che dal cantiere salgono verso l’alto ed entrano nelle case che si affacciano sulla piazza. Boccioni rappresentò il frenetico lavoro della città in costruzione anche nel dipinto intitolato La città che sale.

L’interpretazione di Umberto Boccioni

Boccioni fu un importante interprete della ideologia futurista che riponeva una gran fede nello sviluppo tecnologico e nel progresso. Nei dipinti che Boccioni dedicò ai cantieri urbani volle celebrare proprio la crescita della città e il lavoro delle masse operaie impiegato nei cantieri urbani. Con il loro rumore e la loro incessante attività questi luoghi rappresentano per Boccioni il cuore del progresso che avanza nelle città italiane.

«La sensazione dominante è quella che si può avere aprendo una finestra: tutta la vita, i rumori della strada, irrompono contemporaneamente come il movimento e la realtà degli oggetti fuori. Il pittore non si deve limitare a ciò che vede nel riquadro della finestra, come farebbe un semplice fotografo, ma riproduce ciò che può vedere fuori, in ogni direzione, dal balcone.»

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Il dipinto intitolato La strada entra nella casa di Umberto Boccioni è custodito nello Sprengel Museum di Hannover.

L’artista e la società. La storia dell’opera La strada entra nella casa di Umberto Boccioni

La strada entra nella casa di Umberto Boccioni risale al 1911 quando l’artista aveva circa 29 anni. Umberto Boccioni era nato infatti a Reggio di Calabria il 19 ottobre 1882. Il pittore futurista morirà invece a Verona, 17 agosto 1913, nel corso del servizio militare volontario durante la Prima Guerra Mondiale a causa di una caduta dalla sua cavalla.

Leggi anche: Gli artisti volontari della Prima Guerra Mondiale

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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de La strada entra nella casa di Umberto Boccioni

Umberto Boccioni fu uno degli interpreti più rappresentativi del Movimento futurista. Nelle sue opere rappresentò soprattutto il dinamismo delle figure umane e meccaniche che si muovono nello spazio. Per rappresentare nella dimensione bidimensionale della tela questo dinamismo, Boccioni ricorse alla frammentazione dello spazio e alla compenetrazione delle forme. Le figure sembrano infatti lasciare scie dinamiche dietro di sé o nello spazio circostante che viene così modificato dal loro passaggio. Questa compenetrazione è rappresentata quindi dalla semplificazione formale e a volte geometrica delle figure, operai, animali e personaggi, e dalla interazione cromatica, spesso simbolicamente rappresentata dal contrasto fra colori caldi e colori freddi. Infatti il colore giallo e quelli più vicini a esso sono considerati colori dinamici e solari mentre invece gli altri rappresentano, come nel caso del dipinto, una maggiore staticità.

«I nostri corpi entrano nei divani su cui ci sediamo, e i divani entrano in noi, così come il tram che passa entra nelle case, le quali alla loro volta si scaraventano sul tram e con esso si amalgamano» (Balla, Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, La pittura futurista. Manifesto tecnico, 11 Aprile 1910)

La tecnica de La strada entra nella casa di Umberto Boccioni

La strada entra nella casa è un dipinto di Umberto Boccioni realizzato con impasto di colori ad olio applicato su tela. L’opera misura 100 centimetri di larghezza e 100 cm di altezza.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto di Boccioni è caratterizzato cromaticamente da una composizione complessa e ricca di contrasti. I colori sono brillanti, primari e secondari, armonizzati secondo un ordine prima di tutto spaziale. Infatti la piazza centrale è caratterizzata da colori caldi, gialli, arancioni e bruni. Invece le case circostanti sono dipinte con colori freddi, azzurri, blu e viola. La figura della donna è invece del colore primario azzurro blu. Compare un po’ di verde sulla balaustra e in qualche elemento delle case e della piazza in alto a sinistra. Questa scelta, probabilmente, fa riferimento alla nascente metropoli nella quale trova poco spazio la natura.

Simbolicamente, il colore caldo e acceso della piazza ricorda la frenetica attività del cantiere. Invece i colori freddi delle abitazioni rappresentano forse, l’immobilità delle strutture già presenti e di vecchia data. Anche la luminosità è maggiore al centro, rappresentata dal colore giallo e dagli arancioni chiari che con schegge triangolari penetrano all’interno delle abitazioni di colore più scuro. L’illuminazione non è coerente con la tradizionale pittura di esterni. Infatti i colori e le loro qualità sono funzionali alla rappresentazione dinamica e simbolica del lavoro che si sta svolgendo.

Lo spazio

Lo spazio del dipinto di Boccioni intitolato La strada entra nella casa è di natura complessa e frammentata. La scena riprodotta nel dipinto è caratterizzata dalla compenetrazione tra le figure del primo piano e della piazza in basso. Infatti, triangoli di colore caldo, arancio e giallo, invadono lo spazio azzurro e violaceo delle case in primo piano e di quelle circostanti.

Inoltre, verso il basso, si possono vedere le piccole figure di cavalli entrare nello spazio del primo piano dove si trova la donna. Il lavoro frenetico degli operai è poi evocato dalla composizione vorticosa del cantiere con i pali che assumono posizioni oblique e le figure degli operai che si integrano con i cumuli di sabbia, di mattoni e gli attrezzi da lavoro. Questa rappresentazione complessa evoca anche il rumore che sale dal basso e che entra all’interno delle abitazioni.

La composizione e l’inquadratura

La strada che entra nella casa di Umberto Boccioni è di dimensioni quadrate e l’inquadratura centrale pone al centro della scena il cantiere visto dall’alto. La piazza ingombra dai lavori è racchiusa all’interno di un ovale caratterizzato dal colore caldo, giallo-arancio. Il dinamismo del lavoro e del movimento degli operai è rappresentato dalle linee oblique dei pali, degli attrezzi e dei frammenti spaziali che si compenetrano.

Inoltre le facciate delle case si curvano al centro sotto la pressione dinamica del cantiere che con i suoi rumori e la sua attività investe le abitazioni entrando negli appartamenti dalle finestre. A questa pressione sonora è sottoposta anche la balaustra sulla quale è appoggiata la donna che assume una posizione obliqua inclinandosi verso l’alto a sinistra. Infine alla forza cede anche la palazzina di fondo, che viene deformata nelle sue linee orizzontali e verticali, spinta dalla pressione sviluppata dalle altre case.

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Bibliografia

  • Gabriella Di Milia, Boccioni, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2017 EAN: 9788809992078

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 25 aprile 2023.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Umberto Boccioni, La strada entra nella casa, sul sito del Kunstmuseum di Hannover.

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