Ritratto con la riga verde di Henri Matisse

Ritratto con la riga verde di Henri Matisse raffigura il viso della moglie del pittore, Amélie interpretato con colori Fauves.

Henri Matisse, Ritratto con la riga verde, 1905, olio su tela, 40,5 x 32,5 cm. Copenhagen, Statens Museum for Kunst

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Indice

Descrizione del Ritratto con la riga verde di Henri Matisse

Madame Matisse è ritratta frontalmente anche se si intuisce che la donna compie una leggera torsione. Infatti, il busto è orientato a destra mentre il viso ruota alla sinistra dell’osservatore. La donna mostra un’espressione serie e determinata, sottolineata dai capelli raccolti sul capo con un’acconciatura sobria.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto con la riga verde di Henri Matisse

Ritratto con la riga verde è il titolo tradotto in italiano del noto dipinto intitolato in lingua francese Madamme Matisse. L’opera ritrae la moglie dell’artista, Amélie.

Michael e Sarah Stein, i primi proprietari dell’opera, indicarono il dipinto di Matisse come Ritratto con la riga verde per via della intensa striscia verde che evidenzia lo spigolo del naso e divide il viso in due parti. L’immagine di Amélie diventa così una maschera primitiva proprio a causa della forte stilizzazione formale.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Madame Matisse di Henri Matisse si trova allo Statens Museum for Kunst di Copenaghen. Matisse presentò il ritratto al Salon d’Automne del 1905. I collezionisti Michael e Sarah Stein, titolari di una importante collezione, furono i primi proprietari del ritratto.

Negli anni seguenti alla Prima Guerra Mondiale l’uomo d’affari Christian Tetzen-Lund acquistò il dipinto di Matisse e lo conservò fino al 1936, anno della sua morte. La sua collezione fu sciolta negli anni Venti del Novecento ma Tetzen tenne con sé il dipinto e lo Statens Museum for Kunst lo acquistò alla vendità della tenuta immobiliare.

Un altro importante collezionista danese di Matisse fu Johannes Rump che acquistì molte opere della collezione di Tetzen-Lund in seguito al suo scioglimento. A sua volta, Rump donò la maggior parte della collezione d’arte francese al museo danese.

La famiglia di collezionisti Stein

Il collezionista d’arte americano Michael Stein, sua moglie Sarah, e i fratelli Gertrude e Leo Stein collezionarono dipinti di artisti operanti a Parigi, ospitandoli nelle proprie residenze. Anche la famosa opera di Matisse è documentata fotograficamente, all’interno del loro appartamento.

L’artista e la società. La storia del Ritratto con la riga verde di Henri Matisse

Matisse nacque il 31 dicembre del 1869 a Le Cateau-Cambrésis e morì a Nizza il 3 novembre 1954. Madame Matisse è un dipinto che risale all’estate del 1905, realizzato quindi dall’artista intorno all’età di 36 anni. Matisse dipinse il ritratto a Issy-les-Moulineaux, dopo essere tornato dal Marocco. Il dipinto riporta la firma del pittore: HENRI MATISSE.

Matisse realizzò anche uno studio per alla base del ritratto che presenta un taglio più realistico e si individuano le forme della diverse parti del volto. Nel ritratto, che Matisse realizzò probabilmente al suo ritorno da Collioure, estremizzò poi la semplificazione formale.

Al Salon del 1905 il ritratto suscitò molte critiche da parte degli osservatori più accademici. In questa occasione, Louis Vauxcelles, definì i pittori Derain, Vlaminck, Marquet e Matisse «fauves», cioè selvaggi o belve. La caratteristica più disturbante, secondo Vauxcelles era l’uso innaturale dei colori, violenti e non corrispondenti al soggetto.

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Lo stile del Ritratto con la riga verde di Henri Matisse

Il viso composto da Matisse in questo ritratto è ispirato dal gusto verso il Primitivismo, la tendenza a riprodurre lo stile di opere del passato e di culture antiche. In particolare, i critici hanno fatto riferimento alla ieraticità delle icone bizantine. Inoltre si possono ritrovare riferimenti alla grafica giapponese di fine Ottocento e quindi al giapponismo che fu apprezzato da molti artisti quali Gauguin, Van Gogh e alcuni impressionisti.

Matisse compì una radicale riduzione di dettagli naturalistici. Il pittore in questo noto dipinto radicalizzò il suo linguaggio figurativo dell’epoca. Infatti semplificò ulteriormente le forme, appiattì i volumi e scelse una limitata gamma cromatica che ricorda la pittura giapponese. La superficie del dipinto è trattata con pennellate distinte e la pasta colorata è applicata direttamente senza fusione tra le pennellate. I colori poi sono primari e secondari, come il verde, al massimo della loro saturazione e producono nell’osservatore una sensazione di violenza. Le forme del viso sono delineate da linee nette che induriscono i suoi lineamenti e restituiscono una maggiore interpretazione psicologica della donna. Questo trattamento formale si avvicina alle sperimentazioni espressioniste e quindi Fauves, nella loro declinazione francese.

Il ritratto realizzato da Matisse si può considerare un’opera al limite dell’astrattismo per via della semplificazione formale e dei colori anti-naturalistici. Un bozzetto, custudito presso il museo di Nizza, documenta bene il processo di astrazione che portò all’elaborazione del dipinto.

La tecnica

Madame Morise di Henri Matisse è un dipinto a olio applicato su una tela di 40,5 centimetri di altezza e 32,5 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto presenta una diversa gamma di colori primari e secondari molto saturi come il giallo, il rosa e il verde per il volto. I capelli sono molto scuri con tonalità nero-blu. Sono presenti, inoltre, alcuni contrasti tra complementari come tra il rosso e il verde e il viola e il giallo. Questa scelta cromatica è antinaturalistica ma restituisce efficacemente l’immagine volumetrica della donna. Infatti al posto del digradare del chiaroscuro, Matisse utizzò il grado di chiarezza dei diversi colori utilizzati. La spessa riga dal colore giallo-verde che divide in due il viso ha caratterizzato questo ritratto tanto da definirne il titolo. I colori assumono quindi un significato formale ed emotivo grazie alla loro intensità.

Lo spazio

Il ritratto dipinto da Henri Matisse presenta una forte astrazione ma suggerisce una concezione tradizionale dello spazio. Infatti la protagonista sembra posare di fronte all’artista anche se lo sfondo è trasformato in una superficie astratta bidimensionale.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Matisse è di forma rettangolare e inquadratura verticale come per tradizione utilizzata per richiudere un ritratto.

La struttura geometrica della composizione è sottolineata dalla distribuzione delle campiture uniformi. Lo sfondo risulta così suddiviso in tre parti mentre il busto della donna crea base convessa che offre una base all’ovale del viso.

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Bibliografia

  • Giuliano Serafini, Matisse e il Mediterraneo, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2012, EAN: 9788809764774

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 2 ottobre 2022.

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Leggi La vita e tutte le opere di Henri Matisse

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Henri Matisse, Ritratto con la riga verde, sul sito dello Statens Museum for Kunst di Copenhagen.

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