Art Nouveau

Art Nouveau è il nome dell’ampio movimento artistico ed estetico che caratterizzò la cultura e le arti applicate in Europa a fine Ottocento.

Pagina aggiornata il: 19 giugno 2022. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

Riassunto e sintesi su: Art Nouveau

L’Art Nouveau fu un ampio movimento artistico-filosofico che si sviluppò tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, verso la fine della Belle Époque. L’Art Nouveau interessò tutti i campi della cultura umanistica, dell’architettura, dell’arte e le arti applicate all’industria.

Nelle nazioni europee, l’Art Nouveau assunse diverse denominazioni. In lingua italiana il termine può essere tradotto come Arte Nuova. Nonostante ciò fu indicata come Stile floreale o Liberty.

La principale caratteristica dell’Art Nouveau è quella di comprendere un ampio campo di attività artistiche. Infatti questo stile interessò l’arte, la grafica, la decorazione, l’arredamento di interni e quello urbano. Inoltre condizionò la moda, la gioielleria, il design domestico, il mobilio e l’illuminazione. Infine si spinse anche oltre la sfera dell’esistenza in vita influendo anche sull’arte funeraria.

Origine e significato del termine Art Nouveau

Il critico Edmond Picard utilizzò per la prima volta il termine Art Nouveau nel 1894. Il suo articolo pubblicato sulla rivista belga L’Art moderne commentava la produzione artistica di Henry van de Velde. Prima di Picard già Henry van de Velde, Victor Horta, Paul Hankar e Gustave Serrurier-Bovy avevano definito le caratteristiche dell’architettura del periodo.

Il termine Art Nouveau nacque in Francia dove era conosciuta anche come Style Guimard, Style 1900 o École de Nancy. Lo stesso termine indicava in Gran Bretagna le esperienze Modern Style o Studio Style. In Germania prese il nome di Jugendstil mentre in Austria è conosciuto come Wiener Secession, Secessione viennese. Nei Paesi Bassi diventò Nieuwe Kunst che traduce il termine di Art Nouveau. Anche gli autori in Polonia e in Croazia aderirono con il movimento Secesja che si rifà al termine Secessione. In Svizzera si promosse come Style sapin o Jugendstil e in Russia come Modern. Infine in Spagna diventò Arte Joven che riprende il termine Jugendstile o Modernismo.

La storia dell’Art Nouveau

Le origini

Una delle radici filosofiche ed estetiche dell’Art Nouveau fu l’esperienza britannica delle Arts & Crafts. In tale contesto si era consolidata la pratica della libera creazione dell’artigiano-artista in opposizione all’omologazione della produzione in serie. Infatti la necessità di produrre manufatti a basso costo si realizzava grazie allo scadente valore estetico dei prodotti.

Sviluppi dell’Art Nouveau

Grazie alla grande diffusione dell’Art Nouveau si consolidò l’idea e la pratica del design e dell’architettura moderna. Si diffuse rapidamente in seguito all’Expo di Parigi del 1900 dove trovò applicazione in ogni campo della creatività. Altri validi mezzi di diffusione furono le riviste di settore e l’istituzione di scuole d’arte dedicate.

La diffusione dell’Art Nouveau

Grazie alla presenza delle opere e dei progetti nelle grandi esposizioni internazionali lo stile raggiunse presto le più importanti capitali. A Parigi, l’architetto Hector Guimard progettò la Metropolitana. Invece, a Vienna si costituì la Wiener Secession e gli architetti associati cambiarono il volto della città. A Monaco, Darmstadt e Weimar in Germania si affermò la tendenza antiaccademica e antiprussiana opponendosi alla tradizione architettonica guglielmina. A Bruxelles gli ambienti culturali vicini all’Art Nouveau presero una chiara connotazione politica di natura socialista e autonomista rispetto alla dittatura culturale di Parigi.

Nelle diverse località europee si diffuse grazie alle condizioni sociali ed economiche che questa filosofia creativa favoriva. Ad esempio in città industriali come Nancy, Glasgow, Chicago si verificò una forte espansione urbana e quindi un nuovo mercato.

In altri casi oltre all’aspetto socio-economico furono determinanti anche le particolari situazioni politiche del luogo. È il caso di città come Barcellona in Spagna o della Finlandia dove esistevano forti aspirazioni nazionalistiche.

Grafica e pittura Art Nouveau

Molti artisti che gli storici dell’arte considerano appartenenti all’Art Nouveau operarono nell’ambito dell’illustrazione e del cartellonismo pubblicitario. Infatti, in campo figurativo, la pratica degli artisti si concentrò nel campo delle arti applicati, editoria, pubblicità e decorazione architettonica. Infatti, non si possono definire artisti esclusivamente Art Nouveau.

Le caratteristiche dello stile grafico

La grafica Art Nouveau fu caratterizzata da uno stile lineare e decorativo e da soggetti naturali, vegetali e zoomorfi. Le figure sono definite da una linea di contorno elegante e sinuosa che racchiude campiture quasi sempre bidimensionali. La linea-forza più diffusa fu quella definita colpo di frusta, progettata dal pittore e decoratore belga Henry van de Velde sul finire dell’Ottocento. Lo stile Art Nouveau ha come radici la pittura della Confraternita dei Preraffaelliti e la tendenza al Medievalismo ma si caratterizzò per un certo eclettismo. In ogni nazione, infatti, gli artisti si ispirarono a radici culturali locali come il classicismo, la tradizione celtica e le mitologie nordiche.

Gli artisti dell’Art Nouveau

Considerando che l’Art Nouveau fu un movimento diffuso nell’intera cultura occidentale, furono molti gli artisti che in diverse nazioni aderirono all’estetica del periodo. Inoltre molti di loro utilizzarono linguaggi che sono propri di altre tendenze artistiche contemporanee come il Decadentismo o il Simbolismo.

In Italia si diffuse soprattutto a Torino, Milano, Catania e Palermo. Nelle regioni del nord prevalsero gli artisti legati all’editoria e alla grafica pubblicitaria che promuoveva le attività commerciali. Nel sud Italia si ritrovano invece testimonianze architettoniche di edilizia pubblica e privata.

Grafica Art Nouveau in Inghilterra

Il Inghilterra l’incisore Aubrey Beardsley (1872-1898) creò illustrazioni di testi contemporanei e di narrazioni legate al mito e a temi propri del Simbolismo e del Decadentismo.

Walter Crane (1845-1915) fu un pittore e illustratore inglese considerato come un anticipatore della grafica Art Nouveau. Fu allievo di William Morris nel contesto dell’Arts and Crafts Movement. Le sue opere ricordano i soggetti della Confraternita dei Preraffaelliti.

Edmund Dulac (1882-1953) nacque e morì a Tolosa, in Francia, ma ottenne la naturalizzazione britannica. Dulac fu l’illustratore di romanzi firmati da importanti autori inglesi.

Archibald Knox (1864-1933) fu un disegnatore e progettista britannico di origini scozzesi. Le sue opere sono ispirati alla tradizione celtica.

Frances Macdonald (1873-1921) Fu un’artista britannica, di origini scozzesi, esponente del Glasgow Style, elaborato dagli artisti della Scuola di Glasgow. La pittrice si cimentò nei diversi campi delle arti applicate. Il suo lavorò rivela influenze dalle opere dei simbolisti William Blake e di Aubrey Beardsley.

Margaret Macdonald Mackintosh (1865-1933) fu una pittrice decoratrice e illustratrice britannica originaria della Scozia e sorella di Frances Macdonald. Insieme alla sorella fu una esponente della Scuola di Glasgow. Operò insieme al marito, il pittore, architetto e decoratore Charles Rennie Mackintosh, e alla sorella. Il gruppo espose alla Secessione di Vienna del 1900. Le sue opere influenzarono Gustav Klimt e l’ambiente culturale viennese.

Grafica Art Nouveau in Francia

Pierre Bonnard (1867-1947) fu un artista francese che si ricorda tradizionalmente come aderente al gruppo dei Nabis. Nelle sue opere si colgono influenze simboliste.

Alfons Mucha (1860-1939) fu un pittore, scultore e grafico pubblicitario di origini ceche. Mucha a 19 anni, nell’autunno del 1879 si trasferì a Vienna dove lavorò come scenografo per la compagnia Kautsky-Brioschi-Burghardt. L’artista diventò un cartellonista di fama mondiale in grazie a un manifesto realizzato nel 1894 per pubblicizzare uno spettacolo dell’attrice Sarah Bernhardt. La famosa attrice apprezzò molto questo lavoro e offrì un contratto a Mucha della durata di sei anni. Così l’artista dal 1895 al 1900, realizzò manifesti, scenografie e costumi per la Bernhardt conquistando una grande fama internazionale. In seguitò il pittore realizzò i marchi pubblicitari per grandi aziende nascenti tra e quali Nestlè. Alfons Mucha è noto per aver celebrato la figura femminile con il linguaggio della grafica inizio Novecento.

Art Nouveau in Belgio

Fernand Khnopff (1858-1921) fu un pittore belga influenzato dal Simbolismo. Khnopff interpretò in particolare la figura femminile in chiave mitologica con approfondimento psicologico.

Privat-Livemont (1861-1936) fu un illustratore e cartellonista belga noto per i suoi soggetti femminili di carattere erotico. Si trasferì a Parigi dove operò come decoratore e cartellonista. Le sue figure si avvicinano a quelle delle opere del pittore ceco Alfons Mucha.

Art Nouveau nei paesi scandinavi

Ville Vallgren nacque in Finlandia ma si trasferì presto in Francia dove visse per trentasei anni occupandosi soprattutto di arti decorative. È considerato dagli storici dell’arte uno dei migliori rappresentanti scandinavi dell’Art nouveau a livello internazionale.

Art Nouveau nei Paesi Bassi

Jan Toorop (1858-1928) nacque sull’Isola di Giava e si formò a Bruxelles dove frequentò l’ambiente dei poeti simbolisti. Le sue illustrazioni sono molto vicine alla grafica del britannico Aubrey Beardsley. Jan Toorop è considerato un anticipatore della grafica Art Nouveau.

Art Nouveau in Germania

Karl Wilhelm Diefenbach (1851–1913) fu un pittore tedesco, esponente del Simbolismo. Diefenbach si trasferì in Italia, a Napoli sull’isola di Capri.

Melchior Lechter (1865-1937) fu un pittore e illustratore simbolista tedesco.

Art Nouveau in Svizzera

Eugène Grasset (1841-1917) fu un pittore e incisore svizzero che si occupò di illustrazione e grafica pubblicitaria. Le sue opere, secondo alcuni storici, si avvicinano alla produzione del britannico Walter Crane. Grasset ebbe influenze dal Simbolismo e dai Preraffaelliti. Inoltre trasse ispirazione da autori quali Gustave Doré e l’architetto Eugène Viollet-le-Duc.

Ferdinand Hodler (1853-1918) fu un pittore svizzero influenzato dal Simbolismo. Hodler nel 1900 aderì alla Secessione viennese e in seguito alla Secessione di Berlino. Infine nel 1904 fu membro della Secessione di Monaco.

La pittura e la grafica Art Nouveau in Austria

Gustav Klimt (1862-1918) è considerato dagli storici dell’arte come il più importante artista figurativo nell’ambito della Secessione viennese. I suoi dipinti più conosciuti presentano il fondo in oro e celebrano la figura femminile definita come donna-gioiello.

Artisti italiani del periodo Art Nouveau

Mario Borgoni (1869-1931 o 1936 circa) fu un pittore, illustratore e pubblicitario italiano. Si occupò anche di moda e, nella fase giovanile della sua carriera aderì al Verismo.

Théophile Alexandre Steinlen (1859-1923) fu un litografo e pittore di origini svizzere. Nel 1881 si trasferì a Parigi dove entrò in contatto con l’ambiente editoriale realizzando illustrazioni di romanzi molto noti.

Cesare Saccaggi (1868 -1934) fu un pittore italiano che si formò nell’ambito della Scuola di Tortona di cui furono membri anche Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Barabino e Gigi Cuniolo. Fu ispirato anche dagli artisti della Confraternita dei Preraffaelliti e dalla pittura neo-pompeiana di Lawrence Alma-Tadema. Saccaggi è considerato un artista vicino al Decadentismo.

La grafica pubblicitaria

Marcello Dudovich (1878-1962) fu un illustratore, pubblicitario e pittore italiano. Si trasferì presto a Milano dove lavorò come cartellonista presso le Officine Ricordi che riunirono i più noti cartellonisti italiani dell’epoca. I suoi cartelloni sono considerati dagli storici, importanti testimonianze della società italiana del primo Novecento.

Adolf Hohenstein (1854-1928) fu un artista che lavorò in Italia, a Milano. Si occupò di cartellonistica pubblicitaria, illustrazione, scenografia e di moda attraverso la progettazione di abiti. Studiò a Vienna e intorno al 1880 si trasferì a Milano lavorando come scenografo e dall 1889 presso le Officine Grafiche Ricordi. In questa agenzia si occupò di cartellonistica pubblicitaria insieme ai più importanti grafici del periodo. Ebbe come allievi Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich.

Giovanni Maria Mataloni (1869-1944) fu un illustratore e pubblicitario italiano. Come molti artisti Art Nouveau si dedicò alle arti applicate. Gli studiosi lo considerano, infatti, come il padre del cartellonismo insieme a Leonetto Cappiello, Adolf Hohenstein, Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich.

Leopoldo Metlicovitz (1868-1944) è ricordato come uno dei primi cartellonisti italiani in ambito pubblicitario.

Aleardo Terzi (1870-1943) fu in illustratore e pittore italiano che operò a Milano soprattutto nel campo dell’editoria. Insieme ad altri autori italiani è considerato un primo importante cartellonista.

La decorazione liberty in Italia

Ettore De Maria Bergler (1850-1938) fu un importante pittore del Liberty italiano operando soprattutto a Palermo. Realizzò decorazioni di tipo floreale e con temi naturali su commissione di grandi architetti del periodo come Ernesto Basile. La sua pittura di paesaggio fu orientata verso temi classici, ritraendo ruderi antichi in Sicilia.

Adolfo De Carolis (1874-1928) fu pittore, illustratore e decoratore. De Carolis è considerato dagli storici dell’arte un influente artista, protagonista del gusto Liberty o Floreale in italia. Le sue opere riflettono contenuti simbolisti che si allontanano dalla tradizione rinascimentale e si ispirano alla pittura della Confraternita Preraffaellita. Alcune dei suoi personaggi ricordano le figure di Michelangelo.

Salvatore Gregorietti (1870-1952) fu un pittore decoratore italiano impegnato nella decorazione e nella produzione di vetrate liberty a Palermo.

L’Art Nouveau negli Stati Uniti d’America

William Bradley (1868-1962) fu un pittore, incisore, grafico degli Stati Uniti. Bradley realizzò cartelloni pubblicitari, illustrazioni, decorazioni apprezzati a livello internazionale.

L’Art Nouveau in America Latina

Eliseo d’Angelo Visconti noto come Eliseu Visconti (1866–1944) nacque in Italia ma si trasferì con la famiglia in Brasile nel 1873, all’età di 7 anni, dove operò come illustratore e pubblicitario. Inoltre si dedicò alla produzione di sculture e dipinti.

Le opere dell’Art Nouveau

Giuditta I di Gustav Klimt

Giuditta di Gustav Klimt
Giuditta I di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Giuditta, 1901, olio su tela, 84 x 42 cm. Vienna, Belvedere e Museum

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Cespugli di rose sotto gli alberi di Gustav Klimt

Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt
Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Cespugli di rose sotto gli alberi, 1905, olio su tela, 110 x 110 cm. Parigi, Musée d’Orsay

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Abbraccio o il compimento di Gustav Klimt

Abbraccio o Compimento di Gustav Klimt
Abbraccio o Compimento di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Abbraccio o il compimento (Die Umarmung), 1905 – 1909, tecnica mista su carta, 194 x 121 cm. Vienna, Museum Für Angewandte Kunst

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Cristo di Ville Vallgren

Cristo di Ville Vallgren
Cristo di Ville Vallgren

Ville Vallgren, Cristo, 1889 circa gesso patinato, 71,3 x 62 x 23 cm. Parigi, museé d’Orsay

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Il Dolore di Ville Vallgren

Il Dolore di Ville Vallgren
Il Dolore di Ville Vallgren

Ville Vallgren, Il Dolore, 1893 circa, rilievo in calcare, 35 x 24,4 x 5,5 cm. Parigi, museé d’Orsay

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Bibliografia

  • William Hardy, Guida allo stile Art Nouveau, De Agostini, Collana: Antiquariato, 1987, EAN: 5000000078953
  • Alastair Duncan, Art Nouveau E Art Deco Nelle Copertine Dei Libri. Capolavori Francesi 1880-1940, Cantini, 1989, EAN: 2560827044390,
  • Pittori Art Nouveau, L’editore, 1990, EAN: 5000000012171
  • Remo Palmirani, Ex libris Art Nouveau, Cantini, 1991, EAN: 2560008107234
  • Fernando Mazzocca, Maria Flora Giubilei, Alessandra Tiddia (a cura di), Liberty. Uno stile per l’Italia moderna, Milano, Silvana Editoriale, 2014, ISBN 978-88-366-2785-1.
  • Lara Vinca Masini, Art nouveau, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2017, EAN: 9788809992054
  • Alba Cappellieri, Gioielli. Dall’art nouveau al 3D printing, Skira, Collana: Design e arti applicate, 2018, EAN: 9788857237367

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