La Secessione viennese

La Secessione viennese prese forma a Vienna dopo che diciannove tra artisti e architetti si staccarono dall’Accademia di Belle Arti.

Pagina aggiornata il: 27 giugno 2022. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

Riassunto e sintesi su la Secessione Viennese

La Secessione viennese (Wiener Secession) o Secessionstil fu un movimento artistico austriaco nato nel contesto dell’Art Nouveau. Il movimento si sviluppò tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento a Monaco di Baviera, a Berlino e soprattutto a Vienna in Austria.

Diciannove artisti e architetti proclamarono una secessione dall’ambiente culturale dell’Accademia di Belle Arti formando un loro gruppo. Nacque così la Wiener Secession, in italiano Secessione viennese con sede presso il Palazzo della Secessione Viennese. Gli artisti elaborarono quello che viene definito Sezessionstil, cioè Stile Secessione.

Il contesto storico e sociale

La mostra intitolata Arts and crafts organizzata nel 1888 a Londra e l’esperienza degli artisti promotori sono considerate le fonti di ispirazione del secessionismo viennese.

Intorno alla metà dell’Ottocento, il tessuto urbano di Vienna si ampliò e subì importanti trasformazioni. Nel 1857, l’amministrazione della città fece abbattere le mura urbane e realizzare la Ringstraße che formò un anello stradale intorno all’antico centro cittadino. Grandi edifici in stile Eclettico sorsero così sulla monumentale Ringstraße.

Nel 1894 le autorità cittadine promossero poi la costruzione della metropolitana, sotterranea e sopraelevata. Il cantiere rappresentò un importante opera architettonica di viadotti, edifici amministrativi e venticinque stazioni.

La diffusione dell’architettura Art Nouveau fu favorita da una ricca committenza di borghesi e amministratori statali. Così sul modello delle Rosenhäuser, ville museo, si edificarono abitazioni in città fuori dal centro che diventarono anche salotti culturali molto frequentati.

La Wiener Werkstätte e le arti applicate

L’architetto Josef Hoffmann, il designer e pittore Koloman Moser e il banchiere e collezionista d’arte Fritz Waerndorfer, nel 1903 fondarono la Wiener Werkstätte, Le officine viennesi. Questa realtà produttiva fu una vera e propria comunità creativa che mise in pratica i risultati prodotti dalle ricerche elaborate negli ambiti delle Arts and crafts e dell’Art Nouveau, quindi anche della Secessione viennese. La finalità dei fondatori fu quella di rinnovare la produzione di arredamento utilizzando il lavoro di artisti e designer. Tra le varie produzioni più note vi furono le tappezzerie disegnate da Kolo Moser.

Sezessionstil e Secessione viennese

Per Sezessionstil si intende lo stile tipico della manifattura e dell’architettura elaborato nel contesto della Secessione viennese. Nell’ambito più ampio dell’Art Nouveau nelle diverse nazioni si determinarono diversi linguaggi indicati con i nomi di: l’Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania, Liberty in Italia, Modern Style in Austria, e Modernismo in Spagna.

La Gesamtkunstwerk

Il termine tedesco Gesamtkunstwerk si può tradurre in italiano come Opera d’arte totale. Questo ideale caratterizzò l’ideologia degli artisti, dei grafici e degli architetti della Secessione viennese.

Ver Sacrum

Ver Sacrum fu il titolo della rivista ufficiale della Secessione viennese. La rivista nacque nel 1898 a Vienna. Il titolo Ver Sacrum in lingua italiana si può tradurre come Primavera sacra e sottolinea il carattere innovativo del movimento. I fondatori di Ver Sacrum furono gli artisti Gustav Klimt e Egon Schiele, e gli architetti Koloman Moser, Otto Wagner, Max Fabiani, Joseph Maria Olbrich, Carl Moll, Josef Maria Auchentaller e Josef Hoffmann.

La Secessione viennese in architettura

Gli architetti promotori della Secessione viennese ricoprirono posti pubblici di rilievo. Otto Wagner, dal 1894 insegnò presso la scuola di architettura all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Wagner, inoltre, nel 1846 pubblicò la prima opera teorica sull’architettura stile Secessione intitolata Moderne Architektur.

Secessione viennese e pittura

Gli artisti che aderirono ai programmi della Wiener Secession furono guidati dal pittore Gustav Klimt. L’artista, nel 1896, insieme ad altri diciotto artisti promosse la scissione dalla Wiener Künstlerhaus, l’associazione ufficiale e accademica degli artisti di Vienna. Nel 1897 fondò poi la Wiener Secession. I pittori che aderirono alla Secessione furono accumunati dall’idea di rinnovare la pittura ma seguirono strade diverse. Infatti i diversi artisti manifestarono diverse concezioni estetiche che portarono a risultato molto diversi.

Circa dieci anni dopo la scissione promossa da Gustav Klimt, intorno al 1907, le ricerche dei più noti artisti si definirono in forme precise. Egon Schiele e Oskar Kokoschka evolsero verso un linguaggio maggiormente espressivo con soggetti intimi e intrisi di erotismo. Gustav Klimt che inizialmente condivise le ricerche dei due artisti, tornò a dipingere con uno stile maggiormente accademico. Il pittore di Vienna elaborò così i suoi celebri fondi dorati e la figura della donna-gioiello.

I due artisti più noti della Secessione viennese sono Gustav Klimt e Egon Schiele.

Temi e soggetti della Secessione viennese

Gli artisti esponenti della Wiener Secession non rifiutarono l’arte del passato ma agirono con la finalità di creare una nuova arte adeguata ai tempi. Infatti, come anche dichiarato da alcuni intellettuali come il poeta Hugo von Hofmannsthal, l’esigenza della cultura era quella di potersi esprimere con un linguaggio più personale. Il poeta infatti si scaglia contro le oleografie dipinte, sinonimo di cattiva pittura copia di se stessa di sole finalità commerciali. Hugo von Hofmannsthal interpretò la necessità del tempo e sottolineò la responsabilità dell’artista nel creare testi visivi con un linguaggio evoluto.

I membri della Secessione viennese

I membri più noti della Secessione viennese furono: Anton Stark, Gustav Klimt, Koloman Moser, Adolf Böhm, Maximilian Lenz, Ernst Stöhr, Wilhelm List, Emil Orlik, Maximilian Kurzweil, Leopold Stolba, Carl Moll e Rudolf Bacher. Alcuni dei protagonisti della Secessione viennese, artisti e architetti, morirono in seguito alla pandemia dell’influenza spagnola del 1918 come Egon Schiele.

Le opere della La Secessione viennese

La Belle Dame Sans Merci di Frank Cadogan Cowper

La belle dame sans merci di Frank Cadogan Cowper
La belle dame sans merci di Frank Cadogan Cowper

Frank Cadogan Cowper, La Belle Dame sans Merci, 1924

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Giuditta I di Gustav Klimt

Giuditta di Gustav Klimt
Giuditta di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Giuditta, 1901, olio su tela, 84 x 42 cm. Vienna, Belvedere e Museum

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Emilie Flöge di Gustav Klimt

Emilie Flöge di Gustav Klimt
Emilie Flöge di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Emilie Flöge, 1902, olio su tela, 181 x 84 cm. Vienna, Historisches Museum der Stadt

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Cespugli di rose sotto gli alberi di Gustav Klimt

Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt
Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Cespugli di rose sotto gli alberi, 1905, olio su tela, 110 x 110 cm. Parigi, Musée d’Orsay

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Abbraccio o il compimento

Abbraccio o Compimento di Gustav Klimt
Abbraccio o Compimento di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Abbraccio o il compimento (Die Umarmung), 1905-1909, tecnica mista su carta, 194 x 121 cm. Vienna, Museum Für Angewandte Kunst

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Ritratto di Adele Bloch-Bauer I

Il ritratto di Adele Bloch-Bauer I di Gustav Klimt
Il ritratto di Adele Bloch-Bauer I di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Ritratto di Adele Bloch-Bauer I, 1907, olio su tela, 138 x 138 cm. New York, Neue Galerie

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Il Bacio

Il Bacio Gustav Klimt
Il Bacio di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Il Bacio, 1907-1908, olio su tela, cm 180 x 180. Vienna, Österreichische Galerie Belvedere

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Giuditta II di Gustav Klimt

Giuditta II di Gustav Klimt
Giuditta II di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Giuditta II, 1909, olio su tela, 178 x 46 cm. Venezia, Galleria internazionale d’arte moderna

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Bibliografia

  • AA.VV., Le arti a Vienna dalla secessione alla caduta dell’impero asburgico. Catalogo della mostra (Venezia, 20 maggio-16 settembre 1984), Mazzotta, ISBN-10 ‏ : ‎ 8820203138 ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8820203139
  • Rossana Bossaglia e Christian Benedik, Ver Sacrum. Rivista d’arte della secessione viennese 1898-1903, a cura di Marina Bressan e Marino De Grassi, Edizioni della Laguna, 2003, ISBN 88-8345-142-2.
  • Marian Bisanz-Prakken, Carlo Mainoldi e Licia Fabiani, Gustav Klimt e le origini della Secessione Viennese, Milano, Mazzotta, 1999, ISBN 88-202-1309-5.
  • Eva Di Stefano, Secessione viennese. Da Klimt a Wagner, Dossier d’art, Firenze, Giunti, 1998, ISBN 88-09-76286-X.
  • Alfred Weidinger, Agnes Husslein-Arco e Arianna Ghilardotti, Klimt nel segno di Hoffmann e della secessione. Catalogo della mostra (Venezia, 24 marzo-8 luglio 2012), Milano, Il Sole 24 ORE, 2012, ISBN 978-88-6648-097-6.

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