Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian
Piet Mondrian, Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu (Compositie met groot rood vlak, geel, zwart, grijs en blauw), 1921, olio su tela, 59,5 x 59,5 cm. L’Aia, Gemeentemuseum
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Indice
Descrizione di Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian
Nel dipinto neoplastico di Mondrian sono visibili spesse linee rette nere che si incrociano ortogonalmente e creano campiture colorate. In alto a sinistra si coglie un quadrato rosso che confina con due rettangoli gialli a destra. Nella fascia inferiore, a partire da sinistra si vedono poi un rettangolo giallo, un quadrato e un rettangolo neri, quindi un altro rettangolo blu e una sottile colonna rossa. I quadrangoli rimanenti sono quasi bianchi. Solamente una riga nera tocca il bordo del dipinto in basso a destra.
Interpretazioni e simbologia di Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian
Composition with large red plane, yellow, black, gray and blue è il titolo in lingua inglese del dipinto di Piet Mondrian. Invece Compositie met groot rood vlak, geel, zwart, grijs en blauw è quello con il quale è indicata l’opera presso il museo olandese. In italiano il titolo è tradotto come Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu.
Piet Mondrian, spinto da una necessità spirituale affrontò una ricerca artistica che lo portò ad elaborare, in anticipo su altri artisti, opere astratte. Il suo percorso infatti, è spesso indicato come esemplare nel processo che dalla figurazione porta all’astrazione. Il punto di arrivo sono le opere geometrico-astratte composte da caratteristiche linee orizzontali e verticali e campiture di colore primario. Il pittore era intenzionato a produrre arte priva di rappresentazione figurativa e nel 1919 scrisse: “Finalmente l’artista non ha più bisogno di un fatto naturale certo per arrivare a un’immagine di bellezza.”
Lo scopo di Mondrian, infatti, era quello di trasmettere valori ideali quali equilibrio compositivo e coerenza linguistica che, appunto, suggeriscono una sensazione di bellezza. La sua fonte di ispirazione fu la dimensione spirituale che Mondrian coltivò a Parigi frequentando gli ambienti dei Rosacroce. Da questo momento l’artista limitò il suo linguaggio artistico a pochi elementi, la linea retta nera e i tre colori primari.
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Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian si trova al Museo d’Arte de L’Aia conservato con codice articolo 0333329. Jo Steijling, che abitava nei Paesi Bassi, nell’autunno del 1921, si recò a Parigi per una settimana. In questa occasione acquistò l’opera di Mondrian.
Il Gemeentemuseum Den Haag de L’Aia ospita la più grande collezione di Piet Mondrian al mondo. Il collezionista Salomon B. Slijper iniziò a mettere insieme dipinti e disegni nel 1950 insieme a Louis Wijsenbeek, direttore del Gemeentemuseum dal 1950 al 1976. Il dipinto intitolato Victory Boogie Woogie di Mondrian, considerata l’ultima opera di Mondrian e realizzata intorno al 1942 – 1944, contribuisce alla completezza della collezione.
L’artista e la società. La storia dell’opera Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian
Piet Mondrian nacque a Amersfoort nel 1872 e morì a New York nel 1944, all’età di circa 72 anni. L’artista dipinse questa composizione, quindi, intorno ai 49 anni. In seguito all’acquisto dell’opera da parte di Jo Steijling, nell’autunno del 1921, Mondrian fu spinto ad affittare uno studio più costoso in rue du Départ a Parigi, dove risiedeva.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
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Lo stile di Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian
Piet Mondriaan o Mondrian, fu uno dei primi artisti a sperimentare il linguaggio astratto. Infatti, nelle sue opere è possibile rintracciare l’evoluzione dal linguaggio espressionista dei primi meli fino alle compiute composizioni con i colori primari. Nel 1919, Mondrian espresse la sua soddisfazione per essere approdato a un’arte priva di rappresentazione. Infatti, partì dalla sintesi progressiva di figure ancora legate alla rappresentazione della realtà. Mondrian eliminò poi ad ogni passaggio riferimenti al reale fino ad ottenere l’essenziale, cioè linee nere e campiture geometriche di colori primari. In questo modo l’artista traeva ispirazione direttamente dalla sua dimensione spirituale.
La tecnica di Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian
Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian è un dipinto realizzato con colori ad olio applicati su tela. L’opera misura 59,5 centimetri di altezza e 59,5 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Mondrian, negli anni Venti del Novecento, era già noto per il suo uso riconoscibile dei colori primari separati da spesse linee nere. Però, i curatori del museo olandese fanno notare che i colori del dipinto non sono propriamente primari e il bianco non è del tutto bianco. Infatti, Mondrian continuò a sperimentare toni diversi di colori per tutta la sua carriera, per abbinarli meglio.
Lo spazio
L’opera astratta realizzata da Mondrian non prevede la rappresentazione virtuale di uno spazio tridimensionale. Infatti, la sintesi formale ottenuta dal pittore olandese porta l’attenzione sul piano della tela dipinto con forme geometriche e linee nere. Quindi, osservando la composizione si colgono relazioni bidimensionali tra le forme delimitate dalla proporzione quadrata del dipinto. In un’opera figurativa tradizionale, la forma della tela, pur essendo determinante, diventa secondaria per la comprensione dell’immagine. Invece, in una composizione di Mondrian la forma del dipinto è un elemento primario che determina la disposizione delle forme per raggiungere l’equilibrio compositivo.
La composizione e l’inquadratura
Composizione con piano rosso grande, giallo, nero, grigio e blu di Piet Mondrian è di forma quadrata. Il formato dell’opera suggerisce quindi una struttura centrale organizzata ottenendo un opportuno equilibrio tra linee e forme colorate. Il linguaggio elaborato da Mondrian si basa infatti sulla ricerca di equilibrio visivo ottenuto appunto con una particolare dispozione delle forme delimitate dalle linee nere.
La composizione creata da Mondrian, in questo dipinto, è leggermente diversa da quelle delle opere del periodo. Infatti, le linee nere non toccano i bordi del piano dipinto tranne una, in basso a destra. Inoltre, i colori, se osservati da vicino, non sono del tutto limitati alla campitura circoscritta dalla linea. Questa scelta di Mondrian è determinata da una concezione ancora centrale della composizione. Infatti, in questo dipinto la struttura rimane compatta e circoscritta all’interno della tela. Invece, negli altri casi le linee e le superfici sembrano proseguire oltre il bordo. Nelle opere successive, l’impressione è quindi che l’immagine rappresenti il frammento di una superficie più grande di quella delimitata dal quadro.
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Bibliografia
- Il primo Mondrian. Gli anni di Amsterdam, Editore: De Luca Editori d’Arte, 1995, EAN: 2570140155116
- Jolanda Nigro Covre, Mondrian e De Stijl, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2008, EAN: 9788809761278
- B. Tempel (a cura di), Piet Mondrian. L’armonia perfetta, Skira Collana: Arte moderna. Cataloghi, 2011, EAN: 9788857211466
- Sylvie Delpech, Caroline Leclerc, Piet Mondrian, Editore: Lapis, Collana: Staccattaccal’arte, 2012, EAN: 9788878742758
- Piet Mondrian, Il Neoplasticismo, F. Ferrari (a cura di) Editore: Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2014, EAN: 9788884164544
- Piet Mondrian, Tutti gli scritti, Mimesis, Collana: Mimesis, 2019, EAN: 9788857554167
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 17 gennaio 2023.
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