Il Sacrificio di Isacco di Caravaggio

Il Sacrificio di Isacco ritrae una scena biblica nella quale Dio mette alla prova l’uomo per verificare la sua fede nei suoi confronti.

Caravaggio, Sacrificio di Isacco, 1591, olio su tela, 104 x 135 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

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Indice

Descrizione de Il Sacrificio di Isacco di Caravaggio

Il Sacrificio di Isacco è un dipinto della maniera chiara di Caravaggio come Canestra di frutta. In ogni caso, gran parte della superficie si trova in ombra. Solamente, nel primo piano le figure sono illuminate da un bagliore di luce radente proveniente da sinistra. Il Sacrificio di Isacco è rappresentato nel momento decisivo dell’episodio biblico. L’angelo, che proviene da sinistra, blocca la mano di Abramo che sta per sacrificare il figlio Isacco. Il ragazzo si trova, infatti, costretto sull’altare di pietra verso l’angolo in basso a destra.

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Lo stile de Il Sacrificio di Isacco di Caravaggio

Dio Padre, ha accolto la prova di fedeltà di Abramo e gli ha inviato una vittima sacrificale. Dipinto in prossimità dell’angolo in basso a destra si trova un ariete, comparso all’improvviso, e imprigionato tra i rami di un cespuglio. Il dipinto fu donato agli Uffizi, nel 1917, da John Fairfax Murray, che lo aveva acquistato da una società liquidatrice dei beni della famiglia dei Principi Colonna Sciarra di Roma. Inizialmente Il Sacrificio di Isacco era stato attribuito a Gherardo delle Notti.

Il colore e l’illuminazione

Su quasi tutta la composizione domina un colore scuro tendente al bruno. Si coglie, infatti, nell’opera, l’anticipazione dei fondi scuri dei dipinti di Caravaggio. L’angelo indicante, a sinistra, è nudo e il colore dell’incarnato tende al bruno, mentre i suoi capelli sono castano chiari. Il colore più saturo di tutta l’opera è il mantello di Abramo, rosso e avvolto intorno alla vita. La sua veste è arancio chiaro lumeggiato, sulla schiena, da una luce dorata. Gli incarnati sono illuminati con luce radente e vengono esaltati su limitate zone di pelle. L’ariete sacrificale si trova a destra, poco oltre la testa di Isacco, ed è parzialmente ombra. Le corna sono leggermente più chiare, l’occhio dell’animale vivace e curioso.

Il paesaggio sullo sfondo, elemento atipico per i dipinti di Caravaggio, è poco illuminato. Gli edifici, e il castello che si vede in alto, sono grigi è quasi simili, cromaticamente alla montagna che chiude l’orizzonte. Il cielo è debolmente azzurro con bagliori chiari virati sul giallo chiarissimo. L’albero davanti al quale si svolge la scena è totalmente nero. Di esso si vede solamente la sagoma del tronco, qualche ramo e foglie in controluce. Il raggio di luce che colpisce Isacco passa attraverso la mano con il coltello di Abramo, mettendo in evidenza anche parte dall’angelo e il suo dito che indica l’ariete, imprigionato tra i rami di un cespuglio. A destra, sullo sfondo, è presente un paesaggio crepuscolare, particolare anomalo per i dipinti di Caravaggio.

Lo spazio

Lo spazio rappresentato nel Sacrificio di Isacco risulta molto schiacciato sul primo piano. Tutta la scena si svolge infatti, di fronte e vicino a noi. L’angelo che ferma la mano di Abramo, Isacco trattenuto contro la pietra sacrificale e l’ariete, sono illuminati e tutti sullo stesso piano. Dietro ad Isacco e all’angelo gli alberi neri creano un fondale quasi bidimensionale contro cui emergono, per contrasto di luminosità, le figure. Lo spazio viene sfondato a destra dal paesaggio e dalla linea dell’orizzonte che procede verso il pendio della montagna. La profondità è rappresentata da questo bagliore luminoso del cielo all’orizzonte.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Caravaggio ha un andamento orizzontale. La composizione si articola su un asse principale obliquo che nasce dall’angelo, si muove lungo il suo braccio, poi sulla mano di Abramo, sul corpo di Isacco e infine sulla sua testa in basso. A questa direttrice obliqua viene associata una obliqua incrociata. Nasce nell’angolo in basso a sinistra e sale lungo il corpo di Abramo fino ad arrivare al tronco spezzato in alto verso destra. Le linee dell’orizzonte non sono tali da creare un importante valore compositivo. È piuttosto il bagliore che nasce a destra, di toni freddi, che costituisce un secondario centro di attenzione. Il nostro sguardo viene attirato, in ogni caso, dalla scena in primo piano sottolineata ed evidenziata con luce radente e colori caldi.

Approfondimenti. Cecco Boneri modello di Caravaggio

Il ragazzo che posò come modello per il personaggio di Isacco fu, forse, Cecco Boneri lo stesso di altre composizioni di Caravaggio.  Secondo alcune fondi storiche Cecco posò anche per l’angelo. La fisionomia del personaggio venne, però, in seguito modificata da Caravaggio per evitare una eccessiva somiglianza con Isacco.

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Bibliografia

  • Gianni Papi, Caravaggio, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2016; 2017, EAN: 9788809994270
  • M. C. Terzaghi, Caravaggio Napoli. Catalogo della mostra (Roma, 12 aprile-14 luglio 2019), 2019, M. C. Terzaghi Editore: Mondadori Electa, EAN: 9788891824004

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 28 luglio 2022.

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