Effetti personali di René Magritte

Effetti personali di René Magritte rivela gli oggetti banali di uso quotidiano sotto una luce diversa grazie alla loro rappresentazione sovradimensionata.

René Magritte, Effetti personali, 1952, olio su tela, 80,01 x 100,01 cm. San Francisco, Museum of Modern Art (Collection SFMOMA)

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Indice

Descrizione di Effetti personali di René Magritte

Nel dipinto di Magritte, in primo piano è dipinto un enorme calice molto vicino allo sguardo dell’osservatore. Si vede poi una saponetta rosa sulla destra e quindi una matita a sinistra. Gli oggetti sono posati su tappeti che coprono il parquet in legno. A sinistra un grande pettine poggia in verticale su un piccolo letto e contro la parete. A destra, infine, un armadio a due ante sostiene un pennello da barba. Gli specchi delle ante riflettono la saponetta e una finestra che non compare nel dipinto. Infine le pareti della stanza sono rivestite da un cielo ingombro di nuvole bianche.

Interpretazioni e simbologia di Effetti personali di René Magritte

Les Valeurs personnelles è il titolo originale in lingua francese del dipinto mentre in italiano è noto come Effetti personali.

Gli oggetti sovradimensionati raffigurati nell’opera Les valeurs personnelles hanno posto una serie di domande agli storici dell’arte. Con Valori personali, Magritte propone una visione grottesca degli oggetti. Questa interpretazione è favorita dalle dimensioni degli oggetti e dal loro accostamento. Inoltre Magritte con questa immagine riflette sull’ambiguità della percezione visiva che può produrre immagini illusorie come nel caso dello specchio, del cielo e del riflesso.

Magritte non rappresenta scene di personaggi onirici o fantastici che provengono dalle profondità del subconscio. Piuttosto ritrae oggetti ordinari e quotidiani accostandoli in composizioni apparentemente assurde. L’apparente semplicità di questi oggetti banali diventa però ingannevole. Infatti le scene composte alludono a significati complessi.

Per qualche critico l’immagine realizzata da Magritte simboleggia l’aspirazione del pittore alla libertà creativa e personale. L’artista, infatti utilizzando le figure di semplici oggetti quotidiani, ha rappresentato i suoi valori più importanti, che rivelano il suo carattere. Magritte descrisse così il significato del suo lavoro: “La mia pittura consiste in immagini sconosciute di ciò che è noto“. Questa affermazione rivela l’intenzione dell’artista di rappresentare aspetti inusuali di situazioni comuni.

La quotidianità osservata con occhi surrealisti

Gli artisti, nel tempo, utilizzarono diversi espedienti per rendere oscuro un oggetto familiare. De Chirico e Lautréamont ad esempio ponevano oggetti conosciuti in compagnia di oggetti di altro utilizzo. Altre volte, gli artisti inserivano gli oggetti in contesti non abituali o addirittura impossibili come una pietra che si libra nel cielo. In altri casi gli oggetti assumono caratteristiche che non appartengono loro. Un altro stratagemma infine è quello di forzare le dimensioni reali. Nel caso di Magritte lo spiazzamento dell’osservatore potrebbe essere provocato dall’inserimento degli oggetti all’interno di un modellino di casa in miniatura. Quel che è importante è la sensazione disorientante che chi osserva il dipinto subisce.

Il critico Sylvester osservò che le dimensioni ingrandite degli oggetti producono la sensazione all’osservatore di essere più piccolo. Non solo gli oggetti diventano incombenti. Anche il cielo sembra saturare tutto lo spazio.

Infine occorre considerare che gli oggetti dipinti sono talmente ordinari che difficilmente ne notiamo l’esistenza intorno a noi. La rappresentazione sovradimensionata di Magritte ci ricorda quanto siano necessari per la nostra vita. Si tratta però di un’esistenza comoda da perfetto borghese, che finisce per limitare gli orizzonti e condizionare la vita.

Gli effetti personali

L’opera di René Magritte intitolata “Valori personali” ritrae oggetti di uso quotidiano che assumono però significati diversi per i rispetto a chi li utilizza. Infatti per qualcuno l’alcol rappresenta evasione e divertimento, per altri invece è la cura di sé a rappresentare un valore.

Il bicchiere dipinto in primo piano simboleggia probabilmente una bevanda alcolica. Il  sapone invece fa riferimento all’igiene personale. La matita è lo strumento utilizzato dall’artista per disegnare i dipinti.

Le dimensioni sovradimensionate del pettine e del pennello da barba indicano la cura che  l’artista presta al suo aspetto. L’armadio e il letto non sono i soggetti principali, perché presentano dimensioni minori rispetto agli altri elementi della composizione. I tappeti che coprono il pavimento rivelano l’attenzione per la comodità nell’arredamento.

I cieli di Magritte

Il cielo che avvolge tutta la scena crea un’atmosfera rasserenante.

Il cielo rappresentato sullo sfondo è una cifra stilistica di Magritte ed è il simbolo dei sogni di ogni individuo. Sebbene i cieli nelle opere d’arte siano un soggetto molto presente, il cielo di Magritte è impossibile da confondere. Si tratta infatti di una  rappresentazione simbolica del cielo, funzionale al messaggio surreale che esprime l’artista.

Nei dipinti di Magritte infatti, il cielo si riflette in specchi o occhi enormi. Altre volte invade le sagome di uccelli o di figure umane. In opere famose quali La condizione umana si unisce alla linea dell’orizzonte dal paesaggio e si trasforma in una tela poggiata su un cavalletto.

La rappresentazione di oggetti quotidiani ingranditi di Magritte richiama la teoria degli “objets bouleversants“, oggetti frammentati, formulata dal surrealista Paul Nougé. Questo procedimento formale provoca un fastidio nello sguardo dell’osservatore. Inoltre induce uno shock poetico e un senso di disagio evocando una surrealtà artificiosa e ricercata.

Presso Les Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique sono presenti altre opere che presentano oggetti sovradimensionati. Alcuni esempi sono La lecture défendue del 1936, L’incendie del 1943 e La corde sensible del 1960.

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L’opera di René Magritte è custodita a San Francisco presso il Museum of Modern Art (Collection SFMOMA). Il Museo acquistò Effetti personali di René Magritte nel 1998.

L’artista e la società. La storia dell’opera Effetti personali di René Magritte

René Magritte dipinse Les Valeurs personnelles nel 1952.

Questo lavoro testimonia i rapporti intrattenuti tra Magritte e il suo agente in America, Alexander Iolas. Nel 1948 Magritte strinse una collaborazione con Iolas per farsi conoscere nell’ambiente artistico di New York grazie a una mostra. Quindi nel 1952 l’artista propose Les valeurs personnelles a Iolas con una lettera datata 25 aprile.

Seguirono poi una serie di lettere nelle quali Magritte portò avanti la sua offerta. In questi scritti l’artista offrì un’interpretazione dell’opera.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Effetti personali di René Magritte

La deformazione di scala delle dimensioni e la valorizzazione di oggetti di uso quotidiano come lo specchio, il pettine o i fiammiferi, è molto comune nelle opere principali di Magritte.

La pittura di René Magritte si colloca nel contesto del Surrealismo ma le sue opere sono espressione di un universo personale e si differenziano dalle bizzarre visioni di Salvador Dalì e di Max Ernst.

Le radici di questa composizione come le altre di Magritte sono probabilmente le nature morte fiamminghe e i dipinti di Vermeer. Qualche storico ha ipotizzato un omaggio alle lucide rappresentazioni dei dipinti italiani del Cinquecento al fine di conferire una parvenza di verosimiglianza alla scena.

La tecnica

Effetti personali di René Magritte è un olio su tela di 80,01 centimetri di altezza e 100,01 cm di larghezza.

Lo spazio

Magritte utilizzò la prospettiva gerarchica per indicare il valore di ciascun oggetto. Infatti usando il linguaggio prospettico dell’antica arte egizia l’artista rappresentò l’importanza del singolo oggetto variando la sua dimensione.

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Bibliografia

  • Giorgio Cortenova, Magritte, Giunti, Collana: Dossier d’art, ISBN: 9788809761551

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 1 dicembre 2021.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di René Magritte, Effetti personali, sul sito del Museum of Modern Art (Collection SFMOMA) di San Francisco.

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