Uomo al balcone di Gustave Caillebotte

Uomo al balcone di Gustave Caillebotte è forse ispirato ad uno scatto fotografico che ritrae Martial il fratello del pittore.

Gustave Caillebotte, Uomo al balcone, ca 1880, olio su tela, 116 x 97 cm. Collezione privata

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Indice

Descrizione di Uomo al balcone di Gustave Caillebotte

Nel dipinto di Caillebotte, un uomo in abiti dell’Ottocento è ritratto appoggiato alla balaustra in ferro battuto di un balcone. In basso, si vede poi il viale con alcuni passanti che avanzano nelle due direzioni. Infine oltre gli alberi alti che costeggiano la via, sono dipinte le facciate dei palazzi che si affacciano sul boulevard.

Interpretazioni e simbologia di Uomo al balcone di Gustave Caillebotte

Martial Caillebotte il fratello di Gustave Caillebotte
Martial Caillebotte il fratello di Gustave Caillebotte

Il titolo originale dell’opera, in lingua francese, è L’homme au balcon, mentre in lingua inglese è tradotto come Man on a Balcony. Esiste anche una foto d’epoca, realizzata probabilmente dallo stesso artista, che ritrae il fratello Martial nella stessa posizione del protagonista del dipinto. Gustave fu molto legato al fratello, fotografo e compositore musicale.

Anche Edouard Manet dipinse una celebre opera che mostra alcuni personaggi affacciati ad un balcone intitolata Il balcone. Il pittore divisionista italiano Giovanni Segantini dipinse invece Al balcone. Il balcone del Cercle de la rue Royale è invece un dipinto di James Tissot. Infine il pittore italiano futurista Giacomo Balla realizzò Bambina che corre sul balcone.

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Uomo al balcone di Gustave Caillebotte è proprietà di una collezione privata.

L’artista e la società. La storia dell’opera di Uomo al balcone di Gustave Caillebotte

Gustave Caillebotte dipinse Uomo al balcone intorno al 1880. Caillebotte nacque il 19 agosto del 1848 a Parigi e morì a Gennevilliers il 21 febbraio 1894 all’età di 45 anni. Uomo al balcone risale quindi agli anni della sua piena maturità, realizzato a circa 36 anni d’età. Caillebotte fu un pittore vicino all’ambiente degli Impressionisti, loro finanziarore e collezionista. Nel luglio 1870 partecipò alla guerra franco-prussiana.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Uomo al balcone di Gustave Caillebotte

Gustave Caillebotte sostenne e finanziò le opere degli amici Impressionisti collezionandole e organizzando le mostre del gruppo. Nonostante questo la sua pittura non è completamente impressionista e rimane legata alla sua formazione accademica rivista con influenze realiste. Le opere di figura e le vedute di Gustave Caillebotte riproducono inoltre il taglio compositivo e le inquadrature delle riprese fotografiche del tempo. Anche il dipinto Uomo al balcone risente di questo spunto creativo. Degli amici impressionisti, Caillebotte utilizzò le ombre colorate soprattutto nelle opere di paesaggio.

Caillebotte progettava attentamente le sue composizioni e studiava le figure realizzando diversi schizzi a matita. I soggetti delle sue opere inoltre sono presi dalla vita quotidiana della realtà borghese che il pittore frequentava.

La tecnica di Uomo al balcone di Gustave Caillebotte

Uomo al balcone di Gustave Caillebotte è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio applicati su tela. Le dimensioni dell’opera sono 116 centimetri di altezza e 97 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Nel dipinto, prevalgono colori caldi, gli ocra chiari della strada e dei palazzi. A destra si nota poi il verde brillante degli alberi mentre il balcone e l’abito del protagonista sono scuri e colorati di marrone scuro. La città è illuminata dal sole mentre il balcone e l’uomo sono in ombra e in leggero controluce.

Lo spazio

L’opera di Gustave Caillebotte mostra la vista della via sottostante osservata da un balcone. L’ambientazione urbana è inoltre costruita attraverso la prospettiva geometrica che agisce sulle facciate dei palazzi, rappresentate con una prospettica forzata. Le linee di fuga convergono quindi a sinistra verso il punto che si trova in alto dove si incontrano le fughe delle architetture. L’uomo che osserva in basso è dipinto di profilo e il punto di vista presuppone la presenza dell’osservatore sul balcone. Infine, le grandezze relative della figura dell’uomo e quelle dei passanti determinano la sensazione di una grande distanza. Sono presenti due sfondamenti prospettici uno in basso, a destra, e uno all’orizzonte verso l’alto del dipinto.

La composizione e l’inquadratura

La veduta è di forma rettangolare e inquadratura verticale, utile a rappresentare la figura umana in piedi. La struttura compositiva presenta poi una prevalenza di linee obliqe e l’equilibrio tra le masse formali e le masse cromatiche è ottenuto attraverso la suddivisione della scena in due metà verticali e oblique. Infatti, lo spazio in ombra, riservato al balcone è di forma triangolare come quello contrapposto della strada. Nella composizione si ripetono così triangoli compositivi e linee oblique. Questa scelta determina quasi un senso di vertigine prodotta dalla posizione elevata. Infine, il motivo decorativo tondeggiante della balaustra, ammorbidisce la fuga obliqua del suo profilo superiore

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Bibliografia

  • La pittura al Museo d’Orsay. Testi di Michel Laclotte, Geneviève Lacambre, Anne Distel, Claire Frèches-Thory, Marc Bascou. Premessa di Françoise Cachin, Scala, 1995 EAN: 2560460022700
  • Simona Bartolena, Parigi Musèe d’Orsay, Il Sole 24 Ore, 2005, EAN: 2570140011214
  • Musee d’Orsay – La Guida delle Collezioni, RMN, 2006, EAN: 2570140229985

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 18 dicembre 2022.

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Leggi La vita e tutte le opere di Gustave Caillebotte

Consulta la pagina dedicata a Gustave Caillebotte sul sito del Museè d’Orsay do Parigi.

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