L’enigma di Isidore Ducasse di Man Ray

L’enigma di Isidore Ducasse di Man Ray è un assemblage misterioso ispirato ai Canti di Maldoror del conte di Lautréamont.

Man Ray, L’enigma di Isidore Ducasse, 1920, (rifacimento del 1971), ferro, tessuto, corda, cartone, 45,4 x 60 x 24 cm. Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione de L’enigma di Isidore Ducasse

L’opera di Man Ray nota come L’enigma di Isidore Ducasse si presenta come un assemblage completamente avvolto da un telo, fissato in modo stretto da una corda. La forma, nel complesso, è simmetrica. Infatti, si individua un elemento centrale alto e appuntito. Ai lati, invece, sono presenti due rilevanze più basse. Infine, al centro, un cartellino con la scitta “Non disturbare” è fissato alla corda che avvolge l’assemblage.

Interpretazioni e simbologia de L’enigma di Isidore Ducasse

L’énigme d’Isidore Ducasse è il titolo originale in lingua francese dell’opera di Man Ray. Il nome che si trova nel titolo, Isidore Ducasse, fa riferimento al poeta francese noto con lo pseudonimo di conte di Lautréamont.

Lo scrittore pubblicò il primo canto di Maldoror nel 1868 ispirandosi al romanzo Latréaumont di Éugène Sue. Gli editori Albert Lacroix e Auguste Poulet-Malassis, nel 1869 stamparono l’opera completa in sei canti ma non la misero in vendita. La violenza verbale e l’immaginario orrorifico e satanico del testo infatti frenarono le intenzioni dei due editori. Mervyn è il protagonista dei canti di Maldoror ed è indicato come un bambino puro e molto bello che cerca in ogni modo di affrancarsi dai genitori e dal suo ambiente. Maldoror invece ostacola la ricerca di libertà di Mervyn e lo perseguita rivelandosi come l’essenza del male.

Nel testo, la bellezza di Mervyn è paragonata “all’incontro casuale di una macchina da cucire con un ombrello su un tavolo da dissezione“. Questa definizione fu una grande fonte di ispirazione per gli artisti surrealisti che la interpretarono realizzando diverse illustrazioni.

I due promotori del Surrealismo, André Breton e Philippe Soupault conoscevano l’opera di Ducasse nonostante il poeta fosse quasi sconosciuto negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale.

Proprio André Breton indicò Isidore Ducasse come il precursore del Dada e del Surrealismo e nel 1919 ristampò le Poésies di Ducasse sulla rivista d’avanguardia Littérature.

La morte misteriosa del giovane poeta Isidore Ducasse

Isidore Ducasse morì molto giovane, nel novembre del 1870 all’età di 24 anni, in circostanze misteriose. Il suo corpo privo di vita, infatti, fu scoperto la mattina del 24 novembre del 1870 nel letto d’albergo nel quale risiedeva. Le autorità ipotizzarono un suicidio per avvelenamento e nel certificato di morte scrissero: “Senza ulteriori informazioni“.

I biografi però pensarono alla tubercolosi o al tifo molto diffusi all’epoca a causa delle pessime condizioni igienico-alimentari conseguenti all’assedio di Parigi. La città sconfitta dalle truppe prussiane subì infatti un duro colpo a seguito della cattura dell’Imperatore Napoleone III. Non si conosce attualmente il luogo di sepoltura del giovane poeta che fu, forse, sepolto nel cimitero di Montmartre e poi traslato in un ossario non identificato nella periferia della città nel gennaio 1871.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2023-2024

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

L’assemblage di Man Ray si trova nel Museo Boijmans Van beuningenn ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, con numero d’inventario BEK 1491 (MK). L’énigme d’Isidore Ducasse giunse al museo  tramite acquisto nel 1972. Questo esemplare è una prova d’artista da un’edizione di 10 copie e 3 prove d’artista, edita dalla Galleria Schwarz di Milano del 1971;  collezione d’artista, 1972.

L’artista e la società. La storia dell’opera L’enigma di Isidore Ducasse

Man Ray nel maggio 1914 sposò Adon Lacroix una poetessa belga conosciuta con lo pseudonimo di Donna Lecoeur e insieme a lei si trasferì negli Stati Uniti. La poetessa si occupò dell’arredamento della casa a Ridgefield, nel New Jersey e contribuì alla nascita di alcune opere del marito.

La moglie di Man Ray, infatti, fornì importanti spunti creativi all’artista attraverso le sue letture ad alta voce di alcuni passaggi di libri e poesie. Mallarmé, Apollinaire, Baudelaire e Rimbaud, definiti poeti maledetti, furono tra i suoi autori preferiti. Tra i molti brani, la poetessa lesse anche un brano da Les chants de Maldoror del conte di Lautréamont, pseudonimo di Isidore Lucien Ducasse. Man Ray fu molto impressionato dal protagonista dei versi tanto da riconoscersi in lui. L’artista decise così di dedicare un’opera allo scrittore Isidore Ducasse.

L’assemblage misterioso di Man Ray

L’assemblage originale non esiste più e la versione attualmente sopravvissuta risale al 1971. In realtà l’artista costruì la prima versione per uno scatto fotografico che doveva essere l’opera principale.

Quando Man Ray si trasferì a Parigi, nel luglio del 1921, portò con sé l’assemblage. In origine si trattava di una macchina da cucire avvolta in una coperta e legata con uno spago. In Europa lo accolse l’amico artista Marcel Duchamp che lo sistemò e lo introdusse nella cerchia dei surrealisti riuniti al Café Certa.

I multipli degli anni Settanta del Novecento

Il gallerista Arturo Schwarz nel 1971 realizzò un’edizione di dieci copie dell’assemblage e due prove d’artista. La copia custodita presso il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam è l’unica a presentare un cartellino con la scritta “Non disturbare“. Man Ray lo aveva prelevato dalla camera d’albergo

Prova d’artista è un termine che appartiene alla tradizione della stampa calcografica. Si tratta di una versione di prova valutata dall’artista per controllare che la stampa su carta del supporto inciso soddisfi i suoi requisiti. Generalmente le prove d’artista non rientrano nel set di stampe numerate progressivamente. Quindi, nel caso delle copie de L’enigma di Isidore Ducasse si trattò di realizzare diversi oggetti simili all’originale.

Il gallerista Arturo Schwarz aveva già curato i multipli dei readymade di Marcel Duchamp.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de L’enigma di Isidore Ducasse

Man Ray fu un affermato artista che partecipò alle sperimentazioni del gruppo surrealista di Parigi. Le sue opere più note sono assemblage, oggetti-sculture composti da parti di manufatti ricontestualizzati e da altri materiali. Queste opere ebbero una connotazione provocatoria che deriva dalla ideologia artistica del Dadaismo. Inoltre, per la loro difficile interpretazione, gli assemblage di Man Ray assumono significati reconditi, vicini ai meccanismi dell’inconscio, propri del linguaggio surrealista.

Presso il museo di Rotterdam esiste un’altro assemblage di Man Ray che appare come un oggetto legato, che si intitola Vénus restaurée.

La tecnica

L’énigme d’Isidore Ducasse è un assemblage in legno, stoffa, carta, cartone, metallo, offset su carta e oggetto invisibile. L’assemblage misura 60 centimetri di larghezza, 45,5 cm di altezza e 24 cm di profondità.

La luce sull’assemblage

L’assemblage di Man Ray, avvolto da un telo color marrone, non richiede una lettura plastica. Infatti, si intravedono delle forme sotto il tessuto ma il suo aspetto volumetrico non è la principale finalità da valutare. Quindi, l’illuminazione diffusa, unita a un ambiente espositivo bianco, è quella che pone l’attenzione sull’aspetto concettuale dell’opera.

Rapporto con lo spazio

L’énigme d’Isidore Ducasse è un assemblage che prevede l’osservazione frontale. In questa prospettiva, inoltre, soprattutto nella versione esposta al museo di Rotterdam, è possibile vedere il cartellino fissato allo spago che documenta la storia della sua creazione. Per quanto riguarda il rapporto con l’osservatore, il carattere concettuale dell’opera di Man Ray richiede una visione più oggettiva possibile.

La struttura

L’assemblage di Man Ray, frontalmente, presenta una struttura abbastanza simmetrica. Infatti solo l’elemento centrale, triangolare, è leggermente inclinato verso la sinistra dell’osservatore. Anche la disposizione della corda contribuisce a determinare l’apparenza compositiva della struttura.

Articolo correlato

Ruota di bicicletta di Marcel Duchamp

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Man Ray, Ritratti, Abscondita, 2012, ISBN-10 ‎8884163595 ISBN-13 ‎978-8884163592
  • Man Ray, La fotografia come arte, ‎Abscondita. 2020, ISBN-10 ‎8884168112 ISBN-13 ‎978-8884168115
  • Man Ray, Autoritratto, ‎Abscondita, 2019,ISBN-10 ‎8884167396 ISBN-13 ‎978-8884167392

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 5 luglio 2022.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Man Ray intitolate:

Leggi La vita e tutte le opere di Man Ray

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Man Ray, L’enigma di Isidore Ducasse, sul sito del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content