Il pino Bonaventura di Paul Signac

Il pino Bonaventura di Paul Signac è un dipinto puntinista realizzato dopo il trasferimento del pittore a Saint-Tropez, nel sud della Francia.

Paul Signac, Il pino Bonaventura, 1893, olio su tela, 65,7 x 81 cm. Houston, Museum of Fine Arts

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Indice

Descrizione de Il pino Bonaventura di Paul Signac

Il protagonista del dipinto di Paul Signac è un grande pino marittimo che cresce su un’altura affacciata sul mare. Infatti, in lontananza si intravedono alcune piccole imbarcazioni che procedono sull’acqua. In primo piano, a sinistra, accanto ad una roccia è visibile un tratto di sentiero marrone. Infine, in lontananza all’orizzonte si vede una fila di montagne.

Interpretazioni e simbologia de Il Pino Bonaventura di Paul Signac

Le pin de Bonaventura è il titolo originale, in lingua francese, del dipinto di Paul Signac che presso il museo di Houston è indicato come The Bonaventura pine. In italiano Il titolo è tradotto come Il pino Bonaventura.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il pino Bonaventura di Paul Signac si trova a Houston esposto presso il Museum of Fine Arts con numero d’inventario 74.142. Théophile van Rysselberghe di Parigi fu il primo proprietario dell’opera. Il dipinto passò poi al Dr. Jacques Caroli, di Parigi, nel 1964. Quindi a Phillip Reichenbach, di Parigi, sempre nel 1964. I coniugi Mr. e Mrs. John A. Beck di Houston acquistarono l’opera nel 1964. Audrey Jones Beck la donò infine al Museum of Fine Arts di Houston (MFAH) nel 1974.

L’artista e la società. La storia dell’opera Il pino Bonaventura di Paul Signac

Paul Signac dipinse Il pino Bonaventura nel 1893 intorno all’età di 30 anni. Signac nacque nel 1863 e morì nel 1935. L’artista firmò e datò l’opera con l’iscrizione destra: P. Signac 93. A sinistra invece compare il numero progressivo dell’opera: Op 239.

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Lo stile de Il pino Bonaventura di Paul Signac

Signac è considerato dagli storici dell’arte un importante esponente del puntinismo francese insieme a Georges Seurat. A differenza del suo amico e collega, Signac utilizzò piccole pennellate separate di colore puro, accostate sulla tela, e non piccoli punti. Caratteristica comune ai puntinisti è il recupero della forma delle figure, delimitata nettamente contro lo sfondo. In un primo momento, Signac utilizzò piccoli tratti di colore che si fecero poi più larghi, ma sempre separati, a partire dal 1892 quando si trasferì nel borgo marinaio di Saint-Tropez, al sud della Francia. Signac utilizzò colori molto accesi e anche nelle sue rappresentazioni marine i colori risultanti sono vivi e brillanti.

La tecnica de Il pino Bonaventura di Paul Signac

Paul Signac dipinse Il pino Bonaventura con piccoli tratti di colore ad olio applicati su tela. L’opera misura 65,7 centimetri di altezza e 81 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Nel dipinto di Paul Signac il pino Bonaventura appare di un colore verde molto scuro risultato di pennellate blu, verdi, arancione e gialle. Invece, il prato, ombreggiato sotto il pino, varia dal blu di Prussia nell’ombra, al verde brillante sotto il sole. Il sentiero marrone delimita il prato in primo piano. Al centro del prato assolato si ritaglia un masso di colore viola molto chiaro. Il paesaggio marino lontano è invece il risultato di pennellate azzurre unite a tratti di colore giallo che diventano arancione sulle vele. Infine, il cielo assume una tonalità di grigio più caldo che si differenzia dall’azzurro slavato del paesaggio.

Lo spazio

Il paesaggio dipinto da Paul Signac è osservato da un’altura sulla quale cresce il pino Bonaventura. In basso il paesaggio marino è rappresentato con colori molto chiari che insieme alla grandezza delle vele definiscono la distanza dal primo piano.

La composizione e l’inquadratura

Il pino Bonaventura di Paul Signac è un dipinto di forma rettangolare. L’inquadratura orizzontale è interamente occupata dalla chioma della grande conifera. La struttura compositiva è condizionata dal profilo del prato obliquo che si affaccia sul mare. Lo stesso andamento si ritrova anche nel sentiero a sinistra in basso. La parte alta del piano dipinto, invece è occupata dalla massa conica del pino, inclinata obliquamente in direzione opposta. Il dipinto è organizzato con fasce compositive che si succedono verso l’alto. Quella più in basso è rappresentata dal sentiero seguito da quella del prato. Si trova poi quella dal paesaggio lontano e infine, in alto quella del cielo contro il quale si staglia la folta chioma dell’albero.

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Bibliografia

  • Georges Seurat, Paul Signac e i neoimpressionisti, Catalogo della Mostra, Skira, 2009, ISBN-10: ‎8861309194 ISBN-13: ‎978-8861309197
  • Guillaume Morel, Paul Signac, Editions Place des Victoires, 2021, ISBN-10: ‎2809918740 ISBN-13: ‎978-2809918748
  • Paul Signac, Charlotte Hellman, Journal: 1894-1909, Coédition Gallimard/Musée d’Orsay, 2021, ISBN-10: ‎2070177882 ISBN-13: ‎978-2070177882
  • Marina Ferretti Bocquillon, Paul Signac: L’air du large, Editions des Falaises, 2021, ISBN-10: ‎2848114908 ISBN-13: ‎978-2848114903
  • Marina Ferretti Bocquillon, Signac, Giunti, Collana: Dossier d’art, 2009, ISBN: 9788809057463

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 4 maggio 2023.

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