Tornio e telaio di Fortunato Depero

Tornio e telaio di Fortunato Depero è un dipinto che fa parte della Collezione Verzocchi dedicata al lavoro.

Fortunato Depero, Tornio e telaio, 1949, olio su compensato, 84,5 x 105 cm. Forlì, Collezione Verzocchi

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Indice

Descrizione di Tornio e telaio di Fortunato Depero

Tornio e telaio di Fortunato Depero raffigura due scene affiancate nelle quali sono rappresentate attività lavorative. A destra un automa dalle forme molto semplificate tesse del filo seduto di fronte a un telaio. A destra invece un altro automa dalle forme più massicce aziona un tornio meccanico. L’automa di sinistra ha forme più sottili e siede su uno sgabello mentre fa scorrere sulla punta dei suoi arti un sottile filo scuro che alza verso l’alto. Sul telaio è steso un tessuto che assume l’aspetto di una lamiera metallica arrotolata agli estremi. In alto si distingue un lucernario, aperto in corrispondenza dell’incontro delle pareti con il soffito. Dall’apertura scende un fascio di luce che si solidifica e diventa un parallelepipedo azzurro.

La scena di destra ritrae un automa dalle forme più massicce e aggressive che aziona un tornio. Le sue appendici sostengono un pezzo metallico che viene lavorato dall’utensile. Anche in questo ambiente si colgono alcuni elementi architettonici come le pareti e la tubazione che corre sul soffitto. Nella parete laterale, si apre una piccola finestra dalla quale entra un parallelepipedo di luce dal colore giallo.

Interpretazioni e simbologia di Tornio e telaio di Fortunato Depero

Fortunato Depero dipinse Tornio e telaio negli anni del secondo dopoguerra quando il lavoro era sentito come lo strumento essenziale per costruire un mondo migliore. Questo tema non compare solitamente nelle altre opere di Depero che è noto per le sue ricostruzioni fantastiche della realtà. In seguito all’invito di Giuseppe Verzocchi adattò così il suo linguaggio figurativo alla riflessione sul lavoro. Il pittore futurista scelse la tessitura, un’attività di tipo artigianale, forse al tempo delegata alle donne, e la metalmeccanica, attività industriale considerata un lavoro maschile.

Per questo, Tornio e telaio non si può considerare un’opera di impegno sociale anche se inserita in una collezione che celebra il valore sociale del lavoro. Inoltre, l’intento di Verzocchi non era quello di mettere in luce le difficili condizioni degli operai e favorire migliori trattamenti ma celebrare il sistema produttivo del tempo impegnato nella ricostruzione italiana del dopoguerra.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Tornio e telaio di Fortunato Depero si trova a Forlì, esposto presso la Collezione Verzocchi. L’imprenditore Giuseppe Verzocchi commissionò Tornio e telaio a Fortunato Depero per documentare la presenza dell’artista del pittore futurista all’interno della sua Collezione dedicata al lavoro. Verzocchi invitò Fortunato Depero a partecipare al progetto per l’importanza del pittore nella storia dell’arte del primo Novecento e per l’amicizia che li legava. Esiste infatti un carteggio che va dalla metà degli anni Venti alla fine degli anni Cinquanta del Novecento che documenta lo stretto rapporto umano e culturale esistente tra l’artista e il mecenate.

L’artista e la società. La storia dell’opera Tornio e telaio di Fortunato Depero

La storia di Tornio e telaio di Fortunato Depero si può ricostruire consultando il carteggio scambiato tra Verzocchi e il pittore. Nelle lettere sono documentati tutti i passaggi creativi che hanno portato all’opera e documenti fotografici del tempo scattati nello studio di Depero.

La Collezione Verzocchi e il contesto storico

L’industriale di Forlì Giuseppe Verzocchi nel 1949 avviò il progetto di una collezione dedicata al lavoro. La sua idea era quella di invitare gli artisti più importanti della prima metà del Novecento a interpretare il lavoro con il proprio linguaggio figurativo. Gli unici vincoli che Verzocchi impose agli artisti furono il formato dell’opera, di 90 x 70 e la presenza dinun mattoncino con la sigla V&D, logo della sua società edile. Verzocchi concepì così una collezione priva di censure ideologiche e politiche, nell’Italia del secondo dopoguerra, profondamente ferita e divisa dopo il tragico epilogo dello Stato fascista.

Il mecenate invitò quindi artisti che avevano partecipato alle mostre di Novecento organizzate da Margherita Sarfatti, vetrine dell’arte del primo periodo fascista. Nello stesso tempo chiese di partecipare anche ad artisti che avevano attivamente militato nell’antifascismo come i promotori del Fronte Nuovo delle arti. Per questo la Collezione Verzocchi è una importante testimonianza della realtà politico-culturale della prima metà del Novecento.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Tornio e telaio di Fortunato Depero

Gli storici dell’arte considerano Tornio e telaio di Fortunato Depero una commistione tra realtà e astrazione. Infatti il dipinto, rispetto alle opere precedenti dell’artista popolate di omini astratti, presenta maggiori collegamenti con il reale. Nonostante questo, le due scene sono rappresentate attraverso una forte sintesi formale che trasforma i due personaggi in automi colorati. Le forme sono chiaroscurate con una forte resa plastica come anche la luce che entra dalla finestra di destra, trasformata in un parallelepipedo giallo. Gli storici dell’arte indicano il Futurismo di Fortunato Depero dinamismo plastico proprio per via della forte resa volumetrica delle sue figure che assumono l’aspetto di forme scolpite in 3D.

La tecnica di Tornio e telaio di Fortunato Depero

Tornio e telaio di Fortunato Depero è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio appplicati su compensato. L’opera misura 84,5 centimetri di altezza e 105 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Tornio e telaio è un dipinto caratterizzato da colori brillanti modellati con un forte contrasto di chiaroscuro. La scena di sinistra è caratterizzata da colori freddi. L’ambiente e l’automa sono infatti dipinti con una ampia gamma di blu e azzurri. Solo il cavalletto del telaio è colorato di ocra e marrone. La scena di destra invece presenta una dominanza calda, determinata dal rosso che con diversi toni costruisce l’ambiente. L’automa, invece, riprende il blu della scena affiancata, presente anche nelle ombre del tornio.

La luce che illumina le due scene cambia stato come quella che penetra dalle aperture che diventa solida e forma parallelepipedi più chiari e crea lunghe ombre scure che si proiettano in senso contrario.

Lo spazio

Nel dipinto sono identificabili due ambienti diversi resi con prospettive geometriche incoerenti di elementi architettonici semplificati. Infatti la presenza di una stanza si coglie per intuito invece che per l’identificazione di una chiara descrizione di pareti o arredi. Il punto di vista coincide con l’altezza degli automi e non crea particolari effetti prospettici. Invece la presenza di diverse prospettive coesistenti nella stessa scena crea un senso di frazionamento dello spazio che riporta alla ricerca formale del Futurismo.

La composizione e l’inquadratura

Tornio e telaio di Fortunato Depero è un dipinto di forma rettangolare e inquadratura orizzontale che racchiude le due scene affiancate. La struttura compositiva del piano dipinto è caratterizzata da linee oblique che creano il senso di movimento e di avanguardia tecnologica.

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Costruttore di Carlo Carrà

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Bibliografia

  • Fortunato Depero, Un futurista a New York, Tozzuolo, Collana: Futurista, 2017, EAN: 9788895229393
  • Maurizio Scudiero, Depero. Ediz. illustrata, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2009, EAN: 9788809064522
  • Fortunato Depero, Ricostruire e meccanizzare l’universo, Giovanni Lista, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2019, EAN: 9788884168078
  • Arte e lavoro. La collezione Verzocchi. Catalogo della mostra (Roma, 2 maggio 2004-13 giugno 2004), Palombi Editori, 2004, EAN: 9788876214349
  • C. Ambrosini (a cura di), La collezione Verzocchi, C. Ambrosini Editore: SAGEP, 2014, EAN: 9788863733327

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 9 luglio 2023.

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