Festa della sedia di Fortunato Depero

Festa della sedia di Fortunato Depero è un’opera che rivela la passione dell’artista per il teatro e la sua attività di grafico pubblicitario.

Fortunato Depero, Festa della sedia, 1927, tarsia in panno, 330 x 257 cm, Rovereto, Casa Depero

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Indice

Descrizione di Festa della sedia di Fortunato Depero

File di omini procedono verso il centro dell’opera con movimenti meccanici e sincronizzati. In primo piano due di loro, di colore giallo e rosso, sembrano dirigersi affiancati verso una sedia, tenendo in mano una forma a mezzaluna. Da destra, in secondo piano, si avvicinano altri tre omini di colore azzurro. Si fronteggiano poi, una carrozza, tre omini rossi, tre tende da mercato, alberi stilizzati e due architetture. Il terreno è composto da schegge di colore uniforme sulle quali si proiettano le ombre nere delle figure. Il bordo dell’immagine è decorato con elementi iconici caratteristici della pittura di Depero.

Interpretazioni e simbologia di Festa della sedia di Fortunato Depero

Le architetture che si vedono sullo sfondo sono due padiglioni espositivi disegnati da Depero. Il padiglione costruito con grandi caratteri tipografici è destinato ad una casa editrice e, secondo gli storici, è un importante e originale esempio di architettura futurista. Nel dipinto compaiono anche simboli della cultura popolare italiana come i tre banchetti del mercato coperti da una piccola tenda. A sinistra, si vede anche un carretto trainato da un asinello decorato che forse l’artista vide in occasione di un soggiorno a Capri. La sedia che dà il titolo al dipinto si trova a destra ed ha un design del tutto particolare. Infatti è completamente asimmetrica e la sua forma pur essendo anticonvenzionale risulta però funzionale al suo utilizzo. Il tono del dipinto è gioioso e ironico

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Festa della sedia di Fortunato Depero si trova a Rovereto custodito al museo Casa Depero.

L’artista e la società. La storia dell’opera Festa della sedia di Fortunato Depero

Fortunato Depero dipinse Festa della sedia nel 1927 intorno all’età di 35 anni. Depero nacque a Fondo il 30 marzo 1892 e morì a Rovereto, il 29 novembre 1960. Fu un artista impegnato su molti fronti. Si occupò infatti, di pittura, scultura, design, illustrazione, e teatro. Il dipinto è firmato in basso a sinistra con pittura rossa: Fortunato Depero.

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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Festa della sedia di Fortunato Depero

Fortunato Depero agli inizi della sua carriera artistica si dedicò alla scultura. Questa sua predisposizione condizionò tutta la sua produzione artistica successiva. In seguito alla sua adesione al Futurismo, negli anni Dieci del Novecento, adottò colori accesi e brillanti. Il suo interesse per la componente plastica lo spinse inoltre a indagare i rapporti tra le scomposizioni formali del Cubismo e le sperimentazioni del Futurismo.

Le opere degli Anni Venti del Novecento, come Festa della sedia riassumono le caratteristiche della sua ricerca artistica. Infatti i colori primari e secondari brillanti e stesi con campiture piatte, derivano dalla sua attività di grafico pubblicitario. L’interesse per i volumi decisi è poi rappresentato dalla sintesi formale geometrica delle figure costruite soprattutto con parallelepipedi. La composizione è organizzata seguendo le diagonali del dipinto e con linee oblique per rendere maggiormente dinamica l’immagine. Infine è presente un diretto riferimento alla scena teatrale nella disposizione del piano, che riproduce l’inclinazione di un palcoscenico e nel punto di vista dall’alto, come nel caso di palco rialzato.

La tecnica di Festa della sedia dì Fortunato Depero

Festa della sedia di Fortunato Depero è una Tarsia in panno di 330 centimetri di altezza e 257 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

La tarsia di Depero presenta colori brillanti e saturi. Il piano sul quale si muovono le figure è costituito da ritagli geometrici di colore blu e marrone, in primo piano, e alternati in profondità. Invece, le ombre sono nette e molto scure come lo sfondo lontano. Le figure si evidenziano su questa base per contrasti timbrici di colori primari quali il rosso, l’arancione e il giallo. Oppure per chiarezza come gli omini di colore azzurro e le tende e le architetture di colore grigio. Dietro i padiglioni, a destra si intravedono limitate zone di colore verde. Depero non creò una illuminazione realistica e la scena è organizzata attraverso i contrasti timbrici dei diversi colori. Comunque sono presenti ombre nette e scure che si proiettano verso destra e in obliquo verso il fondo.

Lo spazio

Lo spazio riprodotto nella grande tarsia di Fortunato Depero manca di un unico punto di vista prospettico. Infatti le figure sono distribuite idealmente nella scena in modo regolare e le loro prospettive non contribuiscono a suggerire uno spazio unico ma diversi punti di vista. Così, come in altre opere di Depero, l’immagine acquista una connotazione irreale e fiabesca. La scena è osservata dall’alto e la sua profondità è generata dalla collocazione delle figure verso il bordo superiore del dipinto.

A questa prospettiva si aggiunge quella di sovrapposizione sebbene utilizzata solo a sinistra, nel caso dei banchetti del mercato. Anche la prospettiva di grandezza agisce debolmente sul fondo dove si coglie la diminuzione delle dimensioni dei padiglioni rispetto agli omini dipinti nei piani anteriori. Infine, i colori meno saturi nella zona dei padiglioni e le ombre nette contribuiscono a creare lo spazio della scena e a suggerire la profondità.

La composizione e l’inquadratura

Festa della sedia dì Fortunato Depero è una tarsia di forma rettangolare. La sua inquadratura verticale incornicia uno spazio fantastico nel quale sono collocati gli omini e le altre figure. Le campiture regolari dipinte sul piano creano triangoli e quadrilateri disposti in obliquo sui quali sono disposti gli altri elementi dell’immagine. I gruppi di omini, il carretto e i banchetti del mercato sono ordinati su linee compositive oblique contrapposte, che seguono quelle create sul piano, e sono rivolti verso il centro del dipinto. Invece le architetture sono frontali e allineate con gli alberi stilizzati in modo orizzontale.

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Bibliografia

  • Fortunato Depero, Un futurista a New York, Tozzuolo, Collana: Futurista, 2017, EAN: 9788895229393
  • Maurizio Scudiero, Depero. Ediz. illustrata, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2009, EAN: 9788809064522
  • Fortunato Depero, Ricostruire e meccanizzare l’universo, Giovanni Lista, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2019, EAN: 9788884168078

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 3 giugno 2023.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Fortunato Depero, Festa della sedia, sul sito della Casa Depero di Rovereto.

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