Velo di vedova + paesaggio di Giacomo Balla

Velo di vedova + paesaggio fu ispirato da una strana situazione mentre Balla si trovava in un parco romano durante la prima guerra mondiale.

Giacomo Balla, Velo di vedova + paesaggio (corazzata + vedova + vento), 1916, olio su tela, 100 x 109 cm. Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto MaRT

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Indice

Descrizione di Velo di vedova + paesaggio di Giacomo Balla

Il Velo di vedova è indecifrabile nel dipinto anche se il titolo lo indica esplicitamente. Il paesaggio, invece è più evidente grazie alla linea di orizzonte, curvilinea. Vi sono alcuni tronchi, semplici e trasformati in cilindri neri. Le chiome degli alberi hanno l’aspetto di sagome metalliche rigidamente ritagliate. Il prato è anch’esso semplificato e molto contrastato. Nel cielo, infine, si nota una sagoma scura e due forme ad uncino di colore azzurro.

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Analisi sintetica del dipinto Velo di vedova + paesaggio (corazzata + vedova + vento) di Giacomo Balla

Il dipinto di Giacomo Balla Velo di vedova + paesaggio fa riferimento ad un evento personale avvenuto durante la prima guerra mondiale. Il dipinto, infatti, racconta lo stato d’animo dell’artista in seguito all’esperienza vissuta. Un giorno del 1916, Balla si trovò all’interno del parco di Villa Borghese a Roma. L’artista stava riflettendo sullo sbarco di un marinaio morto su di una corazzata a Napoli. Nel frattempo osservò una donna vestita a lutto. Inoltre, nel cielo, l’artista vide una nuvola a forma di nave da guerra. Queste suggestioni ispirarono le figure del dipinto.

La superficie del dipinto è liscia e le pennellate sono fuse tra loro a formare campiture uniformi e leggermente chiaroscurate.

Il colore che contraddistingue il dipinto Velo di Vedova è tendente al grigio e al nero. Nella parte alta, riservata al cielo e al paesaggio predomina un tono freddo. In basso, invece, il prato ha una leggera tonalità ocra. A destra e a sinistra, compaiono alcuni riflessi di rosso intenso. I contrasti sono forti e il nero centrale determina una maggiore volumetria in questa parte del dipinto.

La composizione astratta non permette una lettura tradizionale dello spazio prospettico. Comunque la linea di orizzonte e gli alberi appena visibili permettono di costruire un accenno di paesaggio.

La composizione è centrale ed equilibrata rispetto all’asse verticale. La parte superiore è strutturata con linee concave verso l’alto. La parte inferiore, invece presenta una concavità verso il basso.

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Bibliografia

  • Fabio Benzi, Balla, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2001; 2002, EAN: 9788809019652

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 15 marzo 2020.

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