Salon des Refusés

Il Salon des Refusés riunì, a partire dal 1863, gli artisti rifiutati dal Salon ufficiale offrendo una vetrina alternativa non srmpre però favorevole alle nuove sperimentazioni.

Pagina aggiornata il: 20 maggio 2023. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

Napoleone III promosse il Salon des Refusés (Salone dei Rifiutati) nel 1863. Il sovrano francese decise di riunire le opere degli artisti rifiutate dal Salon des Artistes, dove trovavavo posto gli artisti ammessi dalla commissione giudicatrice dell’Académie des beaux-arts di Parigi.

Proprio nel 1863 la giuria esaminatrice dell’Accademia artistica di Parigi rifiutò l’esposizione di quasi 3000 opere. Gli artisti rifiutati protestarono fermamente e l’Imperatore fece organizzare una manifestazione alternativa a quella degli accademici che prese il nome di Salon des Refusés.

Questa manifestazione permise a molti giovani artisti di mostrare le loro opere che però, in alcuni casi, diventarono oggetto di derisione. Infatti, il pubblico dell’arte e i critici colsero l’occasione per polemizzare contro le nuove sperimentazioni che si scostavano decisamente dalla tradizione. Gli artisti che esposero i loro lavori al Salon des Refusés ebbero così il merito di abituare il mondo dell’arte al cambiamento e a spingerlo a considerare con più interesse i nuovi linguaggi artistici.

Esposero al Salon des Refusés molti artisti tra i quali Édouard Manet con il dipinto Le déjeuner sur l’herbe, Claude Monet, Camille Pissarro, Degas, Renoir e James Whistler.

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