Giacomo Manzù la vita e le opere

Giacomo Manzù fu uno scultore italiano, attivo nel Novecento soprattutto con opere religiose e figure femminili.

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Biografia di Giacomo Manzù

Nascita e contesto familiare di Giacomo Manzù

Giacomo Manzù nasce a Bergamo il 22 dicembre 1908 con il nome di Giacomo Manzoni. Il padre di Giacomo, Angelo Manzoni, è calzolaio e presta servizio come sacrestano in chiesa. La madre si chiama Maria Pesenti.

La formazione di Giacomo Manzù

Giacomo manifesta la passione artistica fin da giovane e inizia a lavorare il legno da autodidatta.

Il servizio militare

Durante il servizio militare, che svolge a Verona tra il 1927 e il 1928, ha la possibilità di studiare le porte di San Zeno e i calchi che si trovano presso l’Accademia di Belle Arti della città.

Il viaggio a Parigi e le prime commissioni degli anni Trenta del Novecento

Nel 1929, all’età di 21 anni, Manzù si reca a Parigi per un breve soggiorno. Tornato in Italia, si stabilisce a Milano. In questa città l’architetto Giovanni Muzio gli commissiona la decorazione della Cappella dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Muzio è un esponente di Novecento italiano, movimento artistico di punta del regime fascista guidato dalla giornalista e critica Margherita Sarfatti. Manzù realizza la decorazione tra il 1931 e il 1932.

Nello stesso anno partecipa a una mostra collettiva presso la galleria Il Milione nella quale tra gli altri espone anche Mario Sironi. Nel 1933 Manzoni espone una serie di busti alla Triennale di Milano e ottiene un discreto successo. Nel 1934 partecipa ad una mostra insieme al pittore Aligi Sassu alla galleria Cometa di Roma. I due artisti lavorano nello stesso studio.

Nel 1934 il pittore sposa Antonia Oreni detta Tina con la quale avrà tre figli Laurina nata nel 1935 ma morta l’anno successivo, Donatella data nel 1936 e morta nel 1938 e Pio nato nel 1939 e morto nel 1969.

Nel 1938 affronta un nuovo soggetto e inizia la serie intitolata Cardinali che porterà avanti per tutta la sua carriera artistica. Il primo Cardinale seduto misura 65 cm di altezza ed è esposto alla Quadriennale di Roma del 1939 insieme a David. In seguito lo acquisterà la Galleria d’Arte Moderna di Roma. Manzù nello stesso anno realizza una serie di bassorilievi in bronzo con la tecnica dello stiacciato fiorentino intitolati le Deposizioni e le Crocifissioni che fanno parte della serie Cristo nella nostra umanità.

L’attività negli anni Quaranta del Novecento

Nel 1942 espone gli stiacciati in una mostra a Milano che però viene criticata dalle autorità politiche e da quelle ecclesiastiche, forse, per un accenno critico al regime fascista e alla guerra. Nel 1940 Manzù inizia il suo insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Brera che però lascia per contrasti con la dirigenza. Si sposta così all’Accademia Albertina di Torino. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Manzù lascia anche Torino e si rifugia a Clusone. Nel 1943 ottiene il premio della Quadriennale di Roma esponendo il nudo di Francesca Blanc.

Gli anni cinquanta del Novecento

Terminata la guerra, Manzù torna ad insegnare all’accademia di Brera dove rimane fino al 1954. Lo scultore si sposta così a Salisburgo dove insegna alla Sommerakademie fino al 1960. In questi anni conosce Inge Schabel (1936-2018) che diventa sua compagna. La coppia ha due figli Giulia e Mileto. Inge e la sorella diventano in seguito le modelle di tutti i suoi ritratti femminili. In questi anni lavora con lo scultore Alfredo Biagini per realizzare la Porta della morte destinata alla Basilica di San Pietro in Vaticano che terminerà nel 1964.

Sul finire degli anni Cinquanta del Novecento inizia a collaborare con la fonderia MAF di Milano per poter realizzare sculture di grandi dimensioni. Dal 1956 affronta un nuovo tema iconografico, Madre con bambino. Tra il 1955 e il 1958 Manzù realizza la Porta dell’amore per il duomo di Salisburgo.

Gli Anni Sessanta del Novecento

Nel 1962 insieme a alcuni scultori internazionali, partecipa alla mostra intitolata Sculture nella città organizzata da Giovanni Caradente nel contesto del Festival del due mondi di Spoleto. Manzù espone tre sculture in bronzo intitolate Pattinatrice del 1958, Cardinale del 1959 e La grande chiave del 1959. Manzù nel 1964 si trasferisce nei pressi di Ardea, in provincia di Roma in località Campo del Fico, nella frazione di Fossignano. Accanto a questa località si trova la rocca di Ardea divisa col comune di Aprilia che oggi è stata ribattezzata Colle Manzù in suo onore.

Tra il 1965 e il 1968 realizza la Porta della Pace e della guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam. In questi anni lo scultore ritorna alla scultura a tutto tondo realizzando figure femminili in bronzo ispirate ai ritratti della moglie o a temi erotici come L’artista con la modella, Gli amanti e Strip-tease.

Nel 1965 lo scultore acquista il terreno dove verrà edificato il Museo amici di Manzù presso il comune di Ardea inaugurato nel 1969 lo stesso anno in cui muore il figlio Pio. In questo periodo si occupa di scenografie e allestisce costumi e scene per l’Edipo re di Igor’ Fëdorovič Stravinskij del 1964. Collabora, inoltre per mettere in scena opere di Goffredo Petrassi, Claude Debussy, Richard Wagner e Giuseppe Verdi. Nel 1968 esce un libro scritto da Curtis Bill Pepper intitolato An Artist And the Pope. Il testo sottolinea la relazione tra lo scultore e Papa Giovanni XXIII, anche lui nato in provincia di Bergamo, e celebra il suo impegno nei confronti della religione cristiana cattolica.

Gli anni Settanta e Ottanta del Novecento

Manzù ottiene un gran successo internazionale e tiene una mostra in Giappone nel 1973 presso il Museo di Arte Moderna di Tokyo. Negli anni Settanta del Novecento Manzù progetta il Monumento al partigiano di Bergamo inaugurato nel 1977. Nel 1979 dona la sua collezione di opere personali allo Stato Italiano. Nel 1989 una sua opera viene collocata a New York di fronte alla sede dell’ONU si tratta dell’ultima grande realizzazione.

La morte di Giacomo Manzù

Giacomo Manzù muore il 17 gennaio 1991 nella villa-museo di Campo del Fico in provincia di Roma.

Nel 1938 inizia la serie dei Cardinali, tema iconografico di tutta la sua carriera. Il primo Cardinale seduto, di 65 cm di altezza, verrà esposto alla Quadriennale di Roma del 1939 insieme al David, e successivamente acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Produrrà più di 300 versioni di questo tema, differenti per dimensioni, posizione e materiali, fra queste il Cardinale seduto resta la figura più replicata e famosa della serie. La porta vaticana, che impegna l’artista dal 1947 al 1964, diviene l’epicentro di una poetica che, nel dialogare con la tradizione, ne rifiuta gli aspetti più strettamente accademici. Realizza la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam (1965-1968) e, dopo circa dieci anni di bassorilievi, torna all’opera a figura intera realizzando in bronzo figure femminili che vanno dai ritratti della moglie a temi più o meno scopertamente erotici come l’Artista con la modella (rilievo), gli Amanti e lo Strip-tease.

L’importanza di Giacomo Manzù nella Storia dell’arte

La scultura di Giacomo Manzù è considerata dagli storici dell’arte come un importante esempio di mediazione tra l’umanesimo di tradizione latina e cattolica e le influenze della seconda metà del Novecento.

Le opere di Giacomo Manzù

Maschera bianca di Giacomo Manzù

Giacomo Manzù, Maschera bianca, 1937, cera, 16 circa x 12,5 x 9 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Collezione d’arte contemporanea

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Ritratto di Francesca Blanc di Giacomo Manzù

Giacomo Manzù, Ritratto di Francesca Blanc, 1940 -1941, bronzo, 97 x 40 x 58 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Collezione d’arte contemporanea

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Cristo deposto di Giacomo Manzù

Giacomo Manzù, Cristo deposto, 1961, vetro dorato, 68 x 49 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Collezione d’arte contemporanea

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Cardinale seduto di Giacomo Manzù

Giacomo Manzù, Cardinale seduto, 1962, bronzo, 47,8 x 28 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Collezione d’arte contemporanea

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Bibliografia

  • Giacomo Manzù. Le opere e i libri, Biblioteca di Via Senato, 2000, EAN: 9788887945010

Tutte le opere di Giacomo Manzù pubblicate

Link esterni

Consulta la pagina dedicata alla scultura di Giacomo Manzù, Cardinale seduto, sul sito dei Musei Vaticani, Collezione d’arte contemporanea di Città del Vaticano.

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