L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina

L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina è la più importante opera del Realismo socialista ed è oggi un simbolo del passato sovietico della Russia.

Vera Mukhina, L’operaio e la kolchoziana (Рабо́чий и колхо́зница), 1937, acciaio inossidabile, 24,50 m. Mosca, Centro Panrusso delle Esposizioni

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Indice

Descrizione de L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina

L'operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina
L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina

L’operaio rappresentato nel gruppo scultoreo solleva un martello mentre la donna regge una falce. Insieme i due attrezzi rappresentano la collaborazione delle due componenti sociali e produttive dell’Unione Sovietica cioè il proletariato e i contadini. La protagonista è indicata nel titolo come kolchoziana, contadina del kolchoz, una zona dell’Unione Sovietica.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Nel 1937 la scultura fu esposta di fronte al padiglione sovietico a Parigi in occasione dell’Esposizione Universale. In tale manifestazione Pablo Picasso espose Guernica presso il padiglione della Repubblica si Spagna. Invece di fronte al padiglione tedesco si trovava la colossale scultura di Josef Thorak intitolata Cameratismo.

La scultura si trova oggi al Centro Panrusso delle Esposizioni di Mosca.

L’artista e la società. La storia dell’opera L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina

L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina risale al 1937. Vera Mukhina grazie alla sua scultura ottenne un importante riconoscimento da Stalin nel 1941.

Boris Iofan progettò il padiglione sovietico dell’Esposizione Internazionale mentre l’architetto Albert Speer progettò il padiglione tedesco. Gli organizzatori dell’Esposizione collocarono i due padiglioni frontalmente nel boulevard principale del Trocadéro che si trova lungo l’argine settentrionale della Senna. Secondo le cronache del tempo Albert Speer dopo aver visionato i progetti del padiglione sovietico fu colpito dalle grandi figure del monumento di Vera Mukhina. Speer rispose così predisponendo un altro grande monumento di Josef Thorak a difesa dell’avanzata sovietica. L’operaio e la kolchoziana trovò poi posto a Mosca, all’esterno dell’Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale.

La scultura fu pensata per rappresentare l’ideale socialista e diffonderlo al resto del mondo proprio nel contesto dell’Esposizione Universale di Parigi. Per sottolineare questa intenzione le figure furono orientate da Est verso Ovest.

La casa di produzione cinematografica Mosfil’m nel 1947 scelse come proprio logo la scultura della Mukhina inserendolo in tutti i titoli di testa.

Il restauro e la nuova base espositiva

In vista dell’Expo del 2010 l’amministrazione rimosse il gruppo per un intervento di restauro nel 2003. Il comitato organizzatore però scelse Shanghai e il restauro subì un rallentamento. La statua tornò in sede il 4 dicembre del 2009 e posta su un padiglione alto 34,5 m. L’intero monumento è quindi alto 59 mt mentre in precedenza arrivava a 34,5 mt.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina

L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina è un grande monumento rappresentativo del Realismo socialista. Come altre opere del periodo condivide elementi di altri contesti estetici quali lo stile art déco.

Lo stile del monumento si avvicina alle forme classiche di opere quali Armodio e Aristogitone e la Nike di Samotracia. Inoltre ricorda il gruppo scultoreo che François Rude scolpì per l’Arco di Trionfo di Parigi intitolato La Marsigliese.

La tecnica

La grande scultura celebrativa di Vera Mukhina è in acciaio inossidabile e raggiunge l’altezza di 24 metri e 50 cm.

La luce sulla scultura

La superficie lucida della grande scultura riflette la luce ambientale e crea un effetto di smaterializzazione. Infatti, nonostante l’imponenza della struttura, le due figure sembrano più leggere e paiono avanzare nell’aria.

Rapporto con lo spazio

Se un osservatore si dispone ai piedi del grande basamento non è possibile avere una visione corretta della statua monumentale. Infatti, dal basso, la scultura risulta fortemente scorciata e le parti in alto si mostrano sproporzionate rispetto a quelle più vicine all’osservatore. Quindi, la posizione migliore per apprezzare la scultura nel suo insieme e con le proporzioni corrette è molto distante e possibilmente elevata.

La struttura

Le due figure umane che sembrano procedere verso il cielo, se osservate lateralmente, sono inscritte in una forma triangolare. Questa composizione imprime una spinta in avanti della scultura e, così, i due protagonisti sembrano avanzare con passo veloce e deciso.

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Bibliografia

  • L. Gavioli (a cura di),Verità e bellezza. Realismo russo. Catalogo della mostra (Potenza, 21 settembre 2007-10 febbraio 2008), Marsilio, Collana: Cataloghi Anno edizione: 2007, EAN: 9788831793605
  • Tzvetan Todorov, L’arte nella tempesta. L’avventura di poeti, scrittori e pittori nella rivoluzione russa, Garzanti, 2017, ISBN-10 : 8811673747 ISBN-13 : 978-8811673743

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 17 maggio 2022.

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