La chiesa di Gréville di Jean-François Millet

La chiesa di Gréville di Jean-François Millet risale al periodo in cui il pittore con la famiglia si rifugiò nei suoi luoghi di nascita, per sfuggire dalla guerra franco-prussiana del 1870.

Jean-François Millet, La chiesa di Gréville, 1871-1874, olio su tela, 60 x 73,4 cm. Parigi, museé d’Orsay

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Indice

Descrizione de La chiesa di Gréville di Jean-François Millet

La chiesa di Gréville è al centro del paesaggio di campagna dipinto da Millet. La costruzione in pietra, illuminata dal sole al tramonto, è protetta da un basso muretto e una cancellata in legno. Una croce è infissa nel terreno a destra. Da sinistra avanza un contadino con un piccone sulla spalla mentre alcune pecore riposano a destra all’ombra del muretto. Dietro il campanile si alza in volo uno stormo di uccelli. Oltre la chiesa, coperte da alcuni alberi, si intravedono le case del centro abitato.

Interpretazioni e simbologia de La chiesa di Gréville di Jean-François Millet

L’église de Gréville è il titolo in lingua francese della veduta dipinta da Jean-François Millet che in italiano è tradotto come La chiesa di Gréville. L’edificio religioso dipinto da Millet si trova nella regione dove nacque il pittore, la Manche. Il ricordo di questa chiesa affiorò nella memoria di Millet in seguito al trasferimento della sua famiglia a causa dello scoppio della guerra franco-prussiana del 1870-1871.

I curatori del museo d’Orsay di Parigi fanno notare la grandezza ridotta delle pecore rispetto alle dimensioni effettive della chiesa. Questo particolare è forse motivato dai ricordi d’infanzia dell’artista nei quali il paesaggio presentava diverse proporzioni. Quindi, gli storici sottolineano il valore evocativo e leggermente malinconico del dipinto che riporta al periodo felice dell’infanzia che il pittore aveva dimenticato fino a quel momento. Inoltre, questa immagine diventa anche il simbolo di un passato migliore rispetto alla durezza del presente sconvolto dalla guerra.

Millet frequentava la piccola chiesa di Gréville insieme alla sua famiglia ogni domenica. L’edificio, che sopravvive da secoli, diventa così il simbolo di un momento quotidiano, codiviso da ogni abitante del luogo, che ricorda però l’alternarsi delle generazioni e la brevità della vita umana.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La chiesa di Gréville di Jean-François Millet si trova a Parigi, custodita presso il museé d’Orsay con numero d’inventario RF 140. I Musei Nazionali di Francia acquistarono La chiesa di Gréville di Jean François Millet in occasione della vendita postuma delle opere dopo la morte dell’artista, con mumero di catalogo 50. L’asta si tenne presso l’Hôtel Drouot di Parigi l’11 maggio 1875 e l’opera fu destinata al Museo del Lussemburgo. Le autorità attribuirono così il dipinto al Museo del Louvre di Parigi e quindi alla collezione Musée du Luxembourg di Parigi, dove fu esposto dal 24 maggio 1875 al 9 aprile 1886. Nello stesso anno passò al nuovo Musée d’Orsay di Parigi.

L’artista e la società. La storia dell’opera La chiesa di Gréville di Jean-François Millet

Jean-François Millet dipinse la veduta intitolata La chiesa di Gréville nel 1871-1874 intorno all’età di 60 anni. Millet nacque a Gréville-Hague, in Francia, nel 1814 e morì a Barbizon nel 1875. Il pittore firmò l’opera con l’iscrizione: J.F. Millet. Millet nel periodo di residenza presso i suoi luoghi di nascita realizzò diversi disegni dal vero della chiesa, dimostrando il forte attaccamento verso l’edificio. Inoltre portò il dipinto con sé al ritorno a Barbizon. Millet confidò al suo amico pittore, il britannico Henry Wallis, di non essere riuscito a concretizzare sulla tela la sensazione aveva avuto da bambino. Però si riprometteva di riuscirci in altre opere.

Gli artisti del tempo videro il dipinto di Millet al Musée du Luxembourg dove fu esposto dal 1875. L’influenza de La chiesa di Gréville si ritrova così nella pittura di importanti artisti tra i quali Vincent Van Gogh. Il ricordo di questo dipinto sopravvive infatti ne La Chiesa di Auvers-sur-Oise che si trova ora al musée’Orsay di Parigi. Di sicuro, il dipinto di Millet colpì anche Cézanne che, ricordano i curatori del Musée d’Orsay, possedeva una fotografia del quadro.

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Lo stile de La chiesa di Gréville di Jean-François Millet

Jean-François Millet fu uno degli artisti riuniti presso la comunità di Barbizon nei pressi della foresta di Fontainebleau in Francia. Insieme agli altri pittori del gruppo, Millet, fu promotore di un realismo romantico nel quale si individuano elementi di forte spiritualità rivolti alla cultura contadina. Nei dipinti di Millet, parzialmente ispirati dal realismo di Gustave Courbet, si ritrovano soggetti popolari, soprattutto contadini, dipinti senza idealizzazione o abbellimenti. Non si tratta però di crudo realismo ma la natura e i paesaggi sono interpretati con atmosfere intime e spirituali per sottolineare i valori morale delle componenti meno fortunate della società francese. Millet però non dipinse le sue opere con intenti di socialismo umanitario ma di profonda partecipazione all’ambiente rurale. Le composizioni dei paesaggi sono curate nell’equilibrio formale e cromatico. Infine, le figure sono sintetizzate in forme semplici e modellate con un chiaroscuro che valorizza i loro volumi.

La tecnica de La chiesa di Gréville di Jean-François Millet

La chiesa di Gréville di Jean-François Millet è un dipinto realizzato con impasto di colori ad olio applicati su tela. L’opera misura 60 centimetri di altezza e 73,4 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto di Millet presenta colori caldi e terrosi nella metà inferiore occupata, dalla chiesa, dal centro abitato e dal terreno. Infatti il pittore ha utilizzato diversi toni di ocra chiaro, scuro, marroni e verdi. Invece nella metà superiore i grigi e gli azzurri caratterizzano il cielo nuvoloso.

Lo spazio

Nel dipinto di Jean-François Millet è raffigurato un paesaggio e al centro del dipinto la chiesa di Gréville. L’edificio è rappresentato con un taglio prospettico accidentale che permette di osservare la facciata e il lato a destra. Inoltre il punto di vista dal basso concede un’evidenza monumentale alla piccola chiesa come appunto accadeva nella mente di un bambino. Questa impressione è accentuata anche dalle figure delle pecore molto piccole e dal contadino che procede da sinistra. Infine, la veduta si estende in profondità verso destra grazie alle case del piccolo borgo che si intravedono dietro la chiesetta.

La composizione e l’inquadratura

La chiesa di Gréville di Jean-François Millet è un dipinto di forma rettangolare. L’inquadratura orizzontale dispone l’edificio al centro del paesaggio. La linea obliqua che segna il confine tra il terreno e il muretto della chiesa condiziona il dipinto nella metà inferiore. Invece al centro predominano le linee ortogonali e oblique della costruzione geometrica della chiesa. Poco più della metà superiore del dipinto è occupata dal cielo mentre la restante, in basso, è destinata a ospitare il paesaggio. Il centro delle diagonali del piano dipinto corrisponde all’esterno della navata della chiesa che assume quindi una posizione centrale e molto stabile.

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Bibliografia

  • M. Carlotti (a cura di), Dipingere il lavoro. Un’antologia di dipinti di Jean-François Millet, Editore: Concreo, 2013, EAN: 9788890653360

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 30 maggio 2023.

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Leggi La vita e tutte le opere di Jean-François Millet

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Jean-François Millet, La chiesa di Gréville, sul sito del museé d’Orsay di Parigi.

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