Ritratto di gentildonna (la Madre) di Guido Reni

Il Ritratto di gentildonna (la Madre), di Guido Reni è un dipinto molto apprezzato dagli storici dell’arte che lo considerano uno dei più importanti del Seicento italiano.

Guido Reni, Ritratto di gentildonna (la Madre), 1610-1612, olio su tela, 65 x 55 cm. Bologna, Pinacoteca Nazionale

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Indice

Descrizione del Ritratto di gentildonna (la Madre) di Guido Reni

Il soggetto principale è il busto di una anziana donna, per tradizione indicata come la madre di Guido Reni. Questa informazione, però, non è mai stata confermata. La donna è raffigurata frontalmente. Il corpo è rivolto verso la superficie centrale del ritratto così come il volto, raffigurato con un leggero tre quarti verso destra. Lo sguardo, poi, è serio e pare preoccupato. Infatti il corrugamento al centro della fronte e la tensione delle labbra suggeriscono una forte componente emotiva del volto. L’anziana signora osserva oltre lo spettatore verso un punto lontano sulla destra del dipinto. Il capo è coperto da un velo trasparente che ricade sulle spalle. L’abito, invece, si confonde con lo sfondo a tinta unita e privo di figure.

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Lo stile del Ritratto di gentildonna (la Madre) di Guido Reni

Gli storici considerano Ritratto di gentildonna di Guido Reni un’opera di altissimo livello. Infatti il dipinto viene considerato come uno dei migliori ritratti del Seicento italiano. Contribuisce a questa valutazione la notevole introspezione psicologia. Poi, l’equilibrio cromatico raggiunto attraverso un uso abilissimo degli accordi di tono. Guido Reni si formò per dieci anni nella bottega di un pittore fiammingo Denijs Calvaert e studiò le incisioni di Dürer e Raffaello.

Il colore e l’illuminazione

Il fondo nero profondo e l’abito scuro della donna ritratta occupano gran parte della superficie dipinta. Invece, il volto della gentildonna è trattato con un incarnato molto vario. Il colore modella la fisionomia del volto attraverso variazioni di toni di rosa, di diverse luminosità. Così, il chiaroscuro risulta molto intenso, e oscura gran parte del lato sinistro del viso. Sul velo trasparente sono, infine, dipinti riflessi che provengono dai colori del volto. Attraverso questo uso del colore, Guido Reni, ha ottenuto una composizione armonica ed equilibrata. Lo spazio è contratto sul viso della protagonista poiché lo sfondo è completamente buio.

La composizione e l’inquadratura

Il Ritratto di gentildonna (la Madre) di Guido Reni ha un formato verticale. Il piano dipinto viene diviso in due dall’immagine. Mentre la metà superiore viene destinata al volto, la metà inferiore è completamente oscura, occupata dall’abito della donna. Il primo piano è dedicato esclusivamente al busto della gentildonna.

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