Autoritratto a 24 anni di Jean-Auguste-Dominique Ingres

L’Autoritratto a 24 anni di Jean-Auguste-Dominique Ingres fu continuamente elaborato dall’artista francese durante la sua intera carriera artistica.

Jean-Auguste-Dominique Ingres, Autoritratto a 24 anni, 1806, olio su tela, 77 x 64 cm. Chantilly, Musée Condé

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Indice

Descrizione dell’Autoritratto a 24 anni di Jean-Auguste-Dominique Ingres

Il giovane artista è in piedi di fronte ad una tela della quale si intravede solamente una parte di bordo poggiato sul cavalletto. Il corpo poi è girato verso destra e il viso di tre quarti rivolto frontalmente. Lo sguardo intenso e sognante invece è puntato a sinistra. Il viso ha un aspetto giovanile, gli occhi sono grandi, il naso importante e le labbra carnose sono leggermente arrossate. Ingres indossa una camicia bianca e un carrik marrone scuro che lascia scoperta la parte superiore della schiena.

La mano sinistra è poggiata sul petto mentre la destra afferra un gesso bianco rivolto in direzione della tela fissata ad un cavalletto. Un anello è infilato nel dito medio della stessa mano. Infine lo sfondo è privo di dettagli e si percepisce solamente una parete grazie all’ombra proiettata su di essa. Una scritta compare in alto a sinistra dela tela con la firma EFF J.A. INGRES P.or. Invece in alto a destra si legge la data con il formato F.it PA. è 1804.

Interpretazioni e simbologia dell’Autoritratto a 24 anni di Jean-Auguste-Dominique Ingres

Lo scrittore francese Théophile Gautier commentò l’Autoritratto a 24 anni di Ingres sul quotidiano La Presse il 27 giugno 1847. L’intellettuale vide nell’immagine un atteggiamento feroce. Definì poi gli occhi scintillanti sotto le folte sopracciglia nere. Fu colpito inoltre dai capelli incolti e folti e dalla carnagione fulva.

Gli storici indicano come un modello per l’Autoritratto giovanile di Ingres il Ritratto di Bindo Altoviti di Raffaello. In generale la posa si ritrova in altri ritratti del primo Cinquecento. Ingres infatti ebbe modo di vedere direttamente queste opere durante il suo periodo di formazione a Roma. L’artista inoltre ebbe una predilezione per la pittura di Raffaello, considerato un artista classico.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Ingres espose nel 1806 il suo Autoritratto al Salon insieme ai ritratti della famiglia Rivière e a quello di Napoleone I sul trono imperiale. I visitatori lo criticarono però decisamente. L’opera si trova oggi al Musée Condé di Chantilly.

L’artista e la società. La storia dell’Autoritratto a 24 anni di Jean-Auguste-Dominique Ingres

Copia dell'Autoritratto a 24 anni di Ingres dipinta da  Marie-Anne-Julie Forestier
Copia dell’Autoritratto a 24 anni di Ingres dipinta da Marie-Anne-Julie Forestier

Marie-Anne-Julie Forestier, copia dell’Autoritratto di Ingres, 1807. Montauban, musée Ingres-Bourdelle

L’Autoritratto a 24 anni di Ingres è stato ripreso più volte dall’artista. La prima versione dell’Autoritratto a 24 anni di Ingres è documentata da una copia dipinta dalla fidanzata dell’artista, Marie-Anne-Julie Forestier, nel 1807 e ora esposta al Musée Ingres di Montauban. Esiste inoltre una fotografia dell’opera di Charles Marville (BNF), scattata tra il 1841 e il 1851.

In origine Ingres indossava un cappotto di colore bianco-grigio mentre nella versione rimasta è marrone. Inoltre teneva un gessetto bianco nella mano destra. Invece con la sinistra cancella il ritratto disegnato sulla tela dell’amico Gillibert. Subito dopo l’esposizione dell’Autoritratto al Salon del 1806, Ingres partì per Roma. Infatti in seguito all’assegnazione del Prix de Rome ebbe la possibilità di continuare la sua formazione presso l’Académie de France di Villa Medici.

Ingres continuò quindi a modificare l’aspetto del suo Autoritratto durante tutta la sua carriera. Mutò la composizione, eliminò alcuni dettagli per mettere in maggiore evidenza il suo viso. Intervenne anche sul colore schiarendo la camicia e uniformando le tinte dell’opera sul marrone. Nell’insieme agì semplificando progressivamente l’opera per ottenere una sua effige più incisiva, diretta e iconica. La nuova versione comparì nel 1855 all’Esposizione Universale di Parigi e questa volta riscosse critiche positive.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile dell’Autoritratto a 24 anni di Jean-Auguste-Dominique Ingres

Ingres si considerava un pittore di opere storiche che al tempo erano reputate dalla critica un genere nobile. I suoi contemporanei però lo apprezzarono soprattutto per i suoi ritratti. Il ritratto invece era considerato un genere artistico meno importante. Nonostante questo i ritratti di Ingres secondo gli storici contemporanei rimangono esempi di una ritrattistica di qualità. I volti sono somiglianti nonostante siano perfetti e privi di difetti. La somiglianza infatti si manifesta in altre componenti dell’opera. Il carattere del personaggio inoltre non emerge solo dall’espressione del suo viso ma anche dai dettagli della scena.

Ingres era solito progettare i suoi ritratti realizzando molti disegni. Grazie a questo esercizio l’artista valorizzò i riflessi luminosi su tessuti preziosi quali rasi e velluti. La sua pittura quindi è caratterizzata da un grande uso del disegno e quindi si contrappone a quella romantica che è più diretta. Infatti il pittore francese Delacroix, suo grande rivale in vita, utilizzò invece ampie pennellate di colore a corpo invece che stesure di sottili velature colorate.

La tecnica

L’Autoritratto a 24 anni di Ingres è un olio su tela di 77 x 64 cm.

Il colore e l’illuminazione

L’Autoritratto presenta colori caldi e bruni che si ritrovano sullo sfondo e sul pastrano indossato dall’artista. L’incarnato è intenso e si evidenzia dal resto del dipinto grazie alla sua maggiore chiarezza e saturazione.

La luce proviene dal centro e da sinistra e crea ombre scure tra i panneggi e sotto il mento dell’artista.

Lo spazio

L’immagine dell’artista è rappresentata a mezza figura in primo piano. A destra si intravede il cavalletto che sostiene la tela. La profondità della scena è poi misurabile dall’ombra che si crea sulla parete di fondo in corrispondenza della mano sinistra.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto è di forma rettangolare e sviluppo verticale. L’inquadratura mette in risalto il busto dell’artista e il suo viso che si trova nella parte alta della metà superiore.

Il corpo raffigurato di profilo crea una figura compositiva piramidale che guida lo sguardo verso il viso dell’artista. Inoltre gli elementi più in vista della composizione sono disposti lungo la diagonale che sale da destra in basso. Infatti a partire dal basso si possono vedere la base del cavalletto, la mano destra, quella sinistra, la parte anteriore della camicia e in viso.

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Bibliografia

  • Marco F. Apolloni, Ingres, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 1994; 1998, EAN: 9788809761827

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 5 gennaio 2022.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Jean-Auguste-Dominique Ingres, Autoritratto a 24 anni, sul sito del Musée Condé di Chantilly.

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