Il martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier

Il martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier fu commissionato dalla Direzione delle Belle Arti e il soggetto fu scelto dall’artista.

Honoré Daumier, Il martirio di San Sebastiano, 1849 circa, olio su legno, 32 x 22 cm. Parigi, museé d’Orsay

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione de Il martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier

Il Santo presenta il corpo nudo e solo un panno rosso è posato sulla parte alta della coscia sinistra. San Sebastiano siede sul terreno con le gambe piegate verso la sua sinistra, la destra dell’osservatore. Invece le braccia sono sollevate verso l’alto e i polsi legati con una corda ad un ramo. Il martire guarda in alto verso il cielo mentre un piccolo angelo gli porge la palma del martirio. Inoktre, tra il fogliame dell’albero, in alto, si intravedono alcuni visi nell’ombra. Un paesaggio di campagna appena abbozzato ospita le figure.

Interpretazioni e simbologia de Il martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier

Il titolo originale dell’opera di Honoré Daumier è Le martyre de saint Sébastien, che si può tradurre in italiano come Il martirio di San Sebastiano.

Honoré Daumier intepretò politicamente la figura di San Sebastiano proponendola come una metafora della sorte della Seconda Repubblica. Infatti nel dicembre 1849 Daumier pubblicò sulla rivista illustrata Le Chiavari una litografia che rappresentava la caricatura del dottor Véron in forma di un San Sebastiano moderno. Il personaggio pubblico fu medico interno degli ospedali di Parigi e diventò poi direttore dell’Opéra di Parigi.

L’angelo che porge la palma del martirio a Sebastiano è in forma di putto, cioè di un bambino di pochi anni.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2023-2024

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Daumier dipinse il Martirio di San Sebastiano in seguito all’assegnazione di una commissione di Stato. Infatti nel febbraio del 1849 la direzione delle Belle-arti della Seconda Repubblica chiese all’artista di realizzare un dipinto con soggetto a sua scelta.

La Direzione delle Belle Arti inviò poi il Martirio di San Sebastiano alla chiesa di Lesges, un piccolo comune dell’Aisne, situato nella Francia del nord.

I curatori riscoprirono la grande opera religiosa di Honoré Daumier nel 1979 e oggi si trova presso il museo di Soissons. Invece il bozzetto esposto al Musée d’Orsay era parte di una collezione privata e la sua riscoperta risale al 1978.

L’artista e la società. La storia dell’opera Il martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier

Il Martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier risale 1852, data nella quale l’artista consegnò la tela.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de Il martirio di San Sebastiano di Honoré Daumier

Honoré Daumier fu un maestro della caricatura e dipinse poche opere su tela. Lo stile che si ritrova nei suoi dipinto è molto vicino a quello del pittore francese Delacroix. Anche nel San Sebastiano si coglie questa vicinanza già a partire dal soggetto di tipo religioso. Inoltre anche Delacroix dipinse lo stesso soggetto in precedenza.

Daumier non si limitò a copiare l’opera di Delacroix. Infatti l’artista non era solito dipingere figure religiose e si cimentò con la figura del Santo proponendo una sua interpretazione del tutto originale. Daumier riprese poi la modellazione di alcune figure di sue precedenti litografie per realizzare il corpo del martire.

L’angelo presenta caratteristiche che lo avvicinano alle figure dell’artista fiammingo Pieter Paul Rubens. Le stesse forme tornano anche nei personaggi de Idilli Parlamentari realizzati da Daumier nel 1850-1851.

La tecnica

Il dipinto di Daumier è un olio su tela di grande formato, di 250 centimetri di altezza e 150 cm di larghezza. Il bozzetto esposto presso il Musée d’Orsay di Parigi è invece un olio su tavola di legno di 32 x 22 cm.

Il colore e l’illuminazione

I colori in primo piano, sul terreno e sulla vegetazione, sono caldi e tendenti al verde- ocra. Anche l’incarnato del Santo è acceso e assume toni di ocra arancio come quello del putto che aleggia sopra di lui. Le colline lontane assumono toni più grigi mentre il cielo azzurro contrasta con i colori caldi del paesaggio. L’unica macchia di colore acceso è rappresentata dal telo rosso che copre il pube di Sebastiano e ricorda il mantello degli ufficiali dell’esercito romano.

Un fascio di luce colpisce San Sebastiano sul corpo e mette in risalto il piccolo angelo e il nastro azzurro che lo avvolge.

Lo spazio

San Sebastiano è disposto a sinistra dell’osservatore, in primo piano, legato al tronco di un albero e seduto a terra. La dimensione terrena è quindi rappresentata dal Santo Martire che subisce la condanna pagana e, come vuole la tradizione agiografica, guarda in alto verso Cristo. Sebastiano quindi volge lo sguardo verso il cielo dove si trova la dimensione divina rappresentata dall’angelo che porta la palma del martirio.

L’ambiente in primo piano è appena abbozzato come le colline in secondo piano. La profondità della scena si coglie, così, a destra dove il paesaggio si allontana e il profilo delle alture confina con il cielo.

La composizione e l’inquadratura

L’opera di Honoré Daumier è di forma rettangolare e l’inquadratura verticale permette alla scena di sovrapporre la figura del Santo e quella del putto. La verticalità della composizione sottolinea così l’aspirazione verso il divino e la santità che la tradizione cristiana interpreta come movimente verso l’alto del cielo.

La struttura compositiva del dipinto dedicato alla figura di Sebastiano martire cristiano è fortemente condizionata dalla sua figura. Infatti il corpo seduto del Santo crea una linea sinuosa che conduce lo sguardo dell’osservatore verso l’alto. Nella zona superiore poi questa linea sinuosa incontra quella obliqua discendente rappresentata dal piccolo angelo che si rivolge al protagonista.

Infine il piano dipinto è suddiviso in due metà verticali. Quella di destra è destinata alla figura di San Sebastiano. Invece, quella di sinistra è occupata dal paesaggio e, in alto, dall’angelo.

Articolo correlato

Martirio di San Sebastiano di Sandro Botticelli

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Honoré Daumier, Il Pittore Della Vita Moderna, Mazzotta, 1996, EAN: 2570070761784
  • La pittura al Museo d’Orsay. Testi di Michel Laclotte, Geneviève Lacambre, Anne Distel, Claire Frèches-Thory, Marc Bascou. Premessa di Françoise Cachin, Scala, 1995 EAN: 2560460022700
  • Simona Bartolena, Parigi Musèe d’Orsay, Il Sole 24 Ore, 2005, EAN: 2570140011214
  • Musee d’Orsay – La Guida delle Collezioni, RMN, 2006, EAN: 2570140229985

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 21 giugno 2022.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Honoré Daumier intitolate:

Leggi La vita e tutte le opere di Honoré Daumier

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Honoré Daumier, Il martirio di San Sebastiano, sul sito del museé d’Orsay di Parigi.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content