Ritratto di Alessandro De Medici di Agnolo Bronzino

Il Ritratto di Alessandro De Medici di Agnolo Bronzino ritrae il giovane duca di Firenze detto il moro per via del colore della sua pelle.

Agnolo Bronzino, titolo, 1565 – 1569 circa, olio su tavola, stagno, 16 x 12,5 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

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Indice

Descrizione del Ritratto di Alessandro De Medici di Agnolo Bronzino

Nel dipinto del Bronzino, Alessandro de’ Medici è raffigurato con il volto leggermente di tre quarti e lo sguardo puntato verso l’osservatore. I suoi tratti sono molto giovani e non porta barba o baffi. Indossa una cotta in metallo serrata sul collo da una chiusura con anellini. Al di sotto spunta poi un indumento rosso e una camicia bianca. Lo sfondo è scuro e privo di particolari.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Alessandro De Medici di Agnolo Bronzino

Alessandro de’ Medici era detto il Moro per via del colore scuro della sua pelle come si vede nel dipinto del Bronzino. Nacque nel 1510 a fu Duca di Penne dal 1522. L’anno successivo nel 1523 fu Signore di Firenze fino al 1527 anno della Restaurazione della Repubblica. Tornò a regnare nuovamente dal 1530 al 1532 quando venne nominato Duca di Firenze. Lorenzino de’ Medici cugino del duca, assassinò Alessandro nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 1537 con l’aiuto di un complice.

In seguito alla sua morte, Cosimo I figlio di Giovanni dalle Bande Nere de’ Medici giunse a Firenze all’età di 17 anni e si fece leggere secondo Duca della città. Con la morte di Alessandro finiva il ramo principale della famiglia de’ Medici. Infatti il Duca ebbe solo figli illegittimi il primo dei quali Giulio era molto piccolo all’epoca. Ebbe anche due figlie Porzia che divenne monaca e Giulia che morì nel 1588. Secondo alcuni storici Alessandro era figlio illegittimo di Lorenzo II de’ Medici e quindi nipote di Lorenzo il Magnifico. Altri storici invece lo identificano come figlio del Cardinale Giulio De Medici diventato poi Papa Clemente VII.

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L’opera del Bronzino che ritrae Alessandro De Medici si trova alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

L’artista e la società. La storia del Ritratto di Alessandro De Medici di Agnolo Bronzino

Il Ritratto di Alessandro de Medici, Duca di Firenze fu dipinto da Agnolo Bronzino intorno al 1565 – 1569. L’artista era nato nel 1503 quindi all’epoca della realizzazione di quest’opera era un artista anziano e molto affermato a Firenze.

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Lo stile del Ritratto di Alessandro De Medici di Agnolo Bronzino

L’autore del Ritratto di Alessandro De Medici Duca di Firenze fu un importante esponente del manierismo italiano e lavorò esclusivamente nella città fiorentina. Il Bronzino fu uno degli artisti attivi alla corte di Cosimo I de’ Medici prima Duca della città e poi Granduca di Toscana. Lo stile del Bronzino è caratterizzato da fisionomie regolari e idealizzate. I corpi poi assumono spesso torsioni tipiche delle bizzarrie manieristiche. Le atmosfere dei suoi dipinti infine sono fredde e algide e rappresentano personaggi eleganti e aristocratici. Fu allievo di Jacopo Pontormo e maestro di Alessandro Allori che il Bronzino adottò.

La tecnica

Il ritratto di Alessandro de’ Medici è un’opera del Bronzino dipinta ad olio su tavola di piccole dimensioni, 16 centimetri di altezza e 12,5 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Il piccolo dipinto che ritrae Alessandro de’ Medici presenta una componente cromatica calda. Inoltre, è molto scuro e l’illuminazione è presente solo sul viso e sulla parte anteriore del corpo del Duca. Infine, la luce colpisce il viso del giovane a sinistra e mette in leggera ombra la parte destra creando volumi regolari e ben evidenti.

Lo spazio

Nel Ritratto di Alessandro de’ Medici lo spazio non è dettagliato infatti lo sfondo è totalmente scuro e mette in evidenza l’effige del Duca.

La composizione e l’inquadratura

Il Ritratto di Alessandro de’ Medici del Bronzino è di forma rettangolare con inquadratura verticale. Intorno al viso del giovane Duca è presente una gran quantità di fondo scuro che ritaglia decisamente la sua immagine dal contesto espositivo. La composizione del ritratto è centrale articolata dalla leggera torsione del volto verso sinistra.

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Bibliografia

  • Antonio Paolucci, Bronzino. Ediz. illustrata, 2002, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809026421
  • C. Falciani, A. Natali, Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici. Catalogo della mostra (Firenze, 24 settembre 2010-23 gennaio 2011), 2010, EAN: 9788874611539
  • Antonio Geremicca, Agnolo Bronzino. «La dotta penna al pennel dotto pari», Universitalia, Collana: Horti Hesperidum. Monografie, 2013, EAN:9788865073407, ISBN:8865073403
  • Agnolo Bronzino: The Muse of Florence, New Academia Publishing, LLC, 2014 EAN:9780991504770, ISBN:0991504771
  • Sefy Hendler, Un mostro grazioso e bello. Bronzino e l’universo burlesco del Nano Morgante., Maschietto Editore, prima edizione edizione, 2016, Collana: Iconologia, ISBN-10: 8863941130 ISBN-13: 978-8863941135

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 25 ottobre 2022.

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