Invalidi di guerra giocano a carte rappresentati da Otto Dix come mostri deformi e fantascientifici per denunciare la corruzione postbellica in Germania.
Otto Dix, Invalidi di guerra giocano a carte, 1920, olio su tela con collage, 110 x 87 cm. Berlino, Neue Nationalgalerie
Indice
Descrizione di Invalidi di guerra
Il personaggio centrale manca di una parte di cranio, sostituito da protesi in metallo. Anche l’occhio è sostituito da una placchetta ovale come la mandibola. Il terzo a destra è ricomposto con parti di metallo inserite sul volto ed è privo della parte inferiore del corpo. Porta sulla giubba una evidente croce di merito. La metà toracica termina con il membro penzolante e rugoso esposto sulla seduta della sedia. Una mano meccanica, poi, spunta dall’alto trattenendo una carta. Gli altri due reduci mancano di gambe e hanno al loro posto delle protesi a forma di bastone. Quello di sinistra utilizza il piede della gamba rimasta per tenere le carte in suo possesso. Sopra i reduci sono appese delle copie di quotidiani. Sulla destra, in alto, si intravede un porta abiti in metallo.
Interpretazioni e simbologia di Invalidi di guerra giocano a carte Otto Dix
Il dipinto di Otto Dix, Invalidi di guerra giocano a carte, raffigura ex soldati reduci della prima guerra mondiale. Si tratta di caricature eccessivamente grottesche. Mancano alcuni nasi, vi sono degli arti d’acciaio fantascientifici e invasivi. Uno di loro manca di un orecchio e infilata direttamente nel cranio ha una protesi, un tubo che porta ad un cornetto acustico poggiato sul tavolo.
L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!
Scuola 2023-2024
Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte
Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Invalidi di guerra
Sempre nell’ambito dell’espressionismo tedesco nacque una corrente molto critica e interessata alla denuncia sociale. Si tratta della nuova oggettività Neue Sachlichkeit degli artisti Otto Dix e George Grosz. Il loro dibattito intellettuale e artistico era rivolto a creare una polemica contro l’ipocrisia della società borghese e la sua corruzione. Per concretizzare questa loro critica all’interno dei dipinti realizzati usavano lo strumento della deformazione fisionomica. Il loro stile era crudo e brutale, sia nella rappresentazione dei volti, sia nella costruzione delle situazioni dipinte. Un’altra componente che emerge nelle loro figure è una eccessiva volgarità che vuole sottolineare l’immoralità dilagante nella Germania in seguito alla prima guerra mondiale.
Il colore e l’illuminazione
I colori del dipinto tendono al grigio. Il gruppo dei militari è ritagliato dallo sfondo perché più chiaro e contenente i colori più saturi. Il rosa carne e arrossato di volti, piedi e mani, il blu della protesi, di alcuni elementi metallici del corpo e del giubba militare sul reduce di destra. Il resto del dipinto è buio e tendente al nero mentre in basso domina il grigio bruno.
Lo spazio
Lo spazio è contratto intorno ai tre giocatori. Geometricamente è inesistente qualsiasi descrizione ambientale. Le sedie sono dipinte con una prospettiva errata e non contribuiscono a creare uno spazio razionale. Infatti, solamente la sovrapposizione di membra, carte, oggetti, disposti intorno al tavolino, crea la dimensione spaziale. Intorno ad esso si distribuiscono, così, le carte in dotazione ai giocatori. Intorno ad una figura più o meno circolare sono disposte le loro teste, il piede che giocatore di sinistra, la mano del giocatore di destra.
La composizione e l’inquadratura
Il centro psicologico e focale sembra essere giocatore centrale, quasi un ritratto grottesco e spietato del reduce. Viene chiaramente esposta, così, tutta la filosofia della nuova oggettività e della sua poetica dissacrante della società tedesca. I simboli del potere e della guerra sono qui rappresentati, ormai, dalla Croce che pende dal corpo mutilato del reduce. Unica velleità dell’ex militare è la scriminatura elegante dei pochi capelli rimasti sulla fronte.
Articolo correlato
A riposo di Giuseppe Montanari
© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
Bibliografia
- Serge Sabarsky, Otto Dix, Mazzotta, 1986, EAN: 2560025243113
La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!
La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 febbraio 2020.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Otto Dix intitolate:
- Invalidi di guerra giocano a carte
Leggi La vita e tutte le opere di Otto Dix
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Otto Dix, Invalidi di guerra giocano a carte sul sito della Neue Nationalgalerie di Berlino.
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.