La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič

La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič è una statua colossale che celebra i caduti della battaglia di Stalingrado avvenuta negli anni 1942-1943.

Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič, La Madre Patria chiama!, 1959-1967, calcestruzzo armato, metallo, in particolare acciaio, altezza 8,5 m. Città, Museo

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Indice

Descrizione de La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič

La colossale scultura ritrae una figura femminile che avanza puntando verso il cielo una spada con la mano destra. Il braccio sinistro, invece, è proteso indietro e la mano aperta con il palmo verso l’alto sembra un invito a seguire la sua direzione.

Interpretazioni e simbologia de La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič

Родина-мать зовёт!?, (traslitterato: Rodina-mat’ zovët!) è il titolo in cirillico della scultura che in lingua italiana si traduce come La Madre patria sta chiamando. La scultura è indicata però con il titolo de La Madre Patria chiama! L’opera è anche nota come Statua della Madre Russia.

La scultura è una figura allegorica, infatti la figura femminile rappresenta la Madre Russia. I duecento gradini che portano al monumento simboleggiano i 200 giorni della Battaglia di Stalingrado. La scultura colossale è parte centrale del trittico memoriale che commemora i soldati sovietici protagonisti della battaglia di Stalingrado negli anni 1942-1943. Fanno parte dell’intero monumento Retrovie – Fronte di Magnitogorsk e Guerriero liberatore che si trova ora nel Treptower Park di Berlino. Al tempo questo luogo si trovava nella parte est della città, parte dell’Unione Sovietica.

La Madre Patria chiama! è una delle più alte statue al mondo. Inoltre è il monumento più alto della Russia. Invece il secondo monumento più alto della Russia si trova a Murmansk, dedicato al soldato Alëša del Monumento ai difensori dell’Artico sovietico in riferimento alla grande guerra patriottica.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La scultura di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Nikitin si trova sulla collina di Mamaev Kurgan, Volgograd (Stalingrado nel periodo sovietico), in Russia. Le autorità inaugurarono la statua il 15 ottobre 1967. L’attuale governo della Russia ha inserito questo monumento nella lista delle Sette meraviglie della Confederazione. Le autorità cinesi, della città di Manzhouli hanno installato una copia della scultura.

L’artista e la società. La storia dell’opera La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič

La Madre Patria chiama! è una statua di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič Nikitin.

Forse, Valentina Izotova, una giovane di ventisette anni, nata a Volgograd posò per il viso della madre patria su richiesta dell’artista Lev Majstrenko. Non si conosce però con certezza l’identità della modella. Secondo alcuni storici, lo scultore si servì della figura di Nina Dumbadze, una lanciatrice del disco, e del volto della moglie, Vera. Secondo altre ipotesi, le modelle possibili furono Anastasia Antonovna Peshkova, Valentina Izotova o Ekaterina Grebneva.

Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Nikitin crearono la statua celebrativa nel 1959-1967. Evgenij Vučetič progettò la grande figura mentre l’ingegnere Nikolaj Nikitin operò sulla statica della struttura. La costruzione della grande statua iniziò nel maggio 1959 e terminò il 15 ottobre 1967.

Presso il monumento in onore dei caduti sono sepolti il maresciallo dell’Unione Sovietica Vasilij Čujkov e un famoso cecchino sovietico Vasilij Zajcev. Secondo gli storici dell’esercito sovietico, il militare uccise 225 soldati e ufficiali dell’esercito tedesco durante gli scontri della battaglia di Stalingrado.

Lo scultore Jevgenij Viktorovič Vučetič progettò e supervisionò la costruzione della statua insieme agli scultori M. S. Aleshenko, V. E. Matrosov, V. S. Zaikov, L. M. Maystrenko, A. N. Melnik, V. A. Marunov, V. S. Novikov, A. A. Tyurenkov; architetti Ya. B. Belopolsky, V. A. Demin, F. M. Lysov e altri. Nikolaj Vasil’evič Nikitin, invece, guidò il gruppo degli ingegneri.

I restauri de La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič

La scultura subì due principali interventi di restauro, nel 1972 e nel 1986. Nel 1972 i tecnici sostituirono i materiali della spada per tenderla più leggera e resistente al vento. Infatti sottoponeva a un eccessivo stress meccanico il punto di attacco della mano nel punto in cui che regge l’arma al corpo di la scultura. In seguito a tali sollecitazioni, la prima versione della spada subì alcune deformazioni della struttura che, inoltre, procurarono uno scollamento dei fogli di placcatura in titanio. In caso di vento si produceva così un fastidioso tintinnio metallico.

Durante l’intervento del 1972, la lama fu sostituita con una struttura interamente in acciaio. Inoltre furono praticati alcuni fori nella parte superiore della spada, al fine di ridurne la deriva in caso di vento

Con il restauro del 1986, la struttura in cemento armato della scultura fu rafforzata.

Restauri recenti

La scultura, a causa delle sue enormi dimensioni, necessita di continui monitoraggi e adeguamenti statici. Gli esperti hanno così progettato uno straordinario intervento di restauro da realizzarsi tra il 2008 e il 2016. Nell’ottobre 2010 sono iniziati i lavori per mettere in sicurezza il monumento. Nel 2017, inoltre, l’amministrazione ha approvato alcuni interventi di emergenza: sono state sostituite le corde all’interno della statua per garantirne la stabilità. Inoltre è stato riparato l’interno, sostituito l’impianto di illuminazione e quello antincendio.

A marzo 2019, i tecnici hanno iniziato un restauro conservativo della superficie esterna della Madre Patria di grande impegno. I lavori si sono conclusi nel maggio 2020 in occasione del 75° anniversario della Vittoria sui nazisti. A questo scopo, le maestranze si sono servite di 30 file di impalcature alte 60 metri e del peso di 270 tonnellate collocate intorno alla scultura.

Il progetto di restauro ha contemplato la pulizia della superficie esterna, coperta da terra e muschio. Inoltre i tecnici hanno saturato le crepe nel cemento, la cui lunghezza totale, secondo le stime dei restauratori, era di 13 chilometri. Inoltre, hanno sostituito le parte di metallo arrugginite.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de La Madre Patria chiama! di Jevgenij Viktorovič Vučetič e Nikolaj Vasil’evič

La Madre Patria chiama! è un esempio di Realismo Sovietico detto anche Realismo Socialista.

Alcuni esperti hanno rintracciato la posa della figura femminile in quella della marsigliese scolpita sull’Arco di Trionfo a Parigi. Inoltre, sembra che la composizione della statua sia ispirata alla Nike di Samotracia esposta al museo del Louvre di Parigi.

La tecnica

La Madre Patria chiama! è una statua colossale, in calcestruzzo armato, metallo, in particolare acciaio alta 8,5 m. La statua della Madre Russia è alta 52 metri e supera di 6 metri la Statua della Libertà di New York. La spada misura 33 metri. Il monumento nell’insieme raggiunge l’altezza totale di 85 metri. La scultura pesa nel suo complesso 7.900 tonnellate di cui 5.500 tonnellate di calcestruzzo armato precompresso e 2.400 tonnellate di metallo, in particolare acciaio. Il solo mantello sospeso pesa 14 tonnellate. Lo spessore dei materiali è tale al fine di garantire la statica della grande opera.

Il calcestruzzo ha uno spessore di 25-30 cm. Inoltre un sistema di cavi e tiranti in acciaio blocca il monumento in posizione e ne garantisce la sicurezza. Inizialmente la spada era in acciaio inossidabile rivestito di fogli di titanio. A causa di problemi di tenuta in caso di vento, nel 1972 l’acciaio fu sostituito con una lega leggera al fluoruro, del peso di 14 tonnellate.

La spada, lunga 33 metri e del peso di 14 tonnellate, era originariamente realizzata in acciaio inossidabile rivestito di fogli di titanio. L’enorme massa e l’elevata deriva della spada, a causa delle sue dimensioni colossali, provocavano un forte oscillare della spada quando esposta ai carichi del vento, che portava a un eccessivo stress meccanico nel punto di attacco della mano che regge la spada al corpo di la scultura.

La luce sulla scultura

La superficie metallica della scultura colossale riflette la luce ambientale che crea decisi chiaroscuri nelle parti rientranti. La luce solare crea inoltre diversi effetti di illuminazione rispetto al momento della giornata e alle condizioni meteorologiche.

Rapporto con lo spazio

La dimensione colossale de La Madre Patria chiama! condiziona fortemente la visione di un’osservatore comune. Intanto, la prospettiva con la quale si vede la scultura cambia nel corso della salita al monumento. Poi, giunti ai piedi della statua, la vista dal basso non permette una corretta visione dell’intera figura. Quindi, come nel caso di altri monumenti colossali, quali La statua della Libertà di New York e L’operaio e la kolchoziana di Vera Mukhina, la piena visione della struttura si ottiene solo da una posizione molto distante.

La struttura

La grande statua presenta uno sviluppo verticale reso dinamico dall’avvitamento del busto verso la sinistra del personaggio. La figura poggia su una base alta 2 metri, che si impianta a sua volta sulla fondazione principale. Questa fondazione è alta 16 metri, ma è quasi completamente invisibile perché la maggior parte di essa è nascosta nel sottosuolo.

Al suo interno, la scultura è vuota e lo spazio è organizzato in celle-camere separate, come le stanze di un edificio. 117 cavi metallici garantiscono inoltre la rigidità del telaio. Sono anche presenti due anelli costituiti da 4 cavi ciascuno e una camera di tensione e 10 cavi metallici che sono mantenuti costantemente in tensione.

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Bibliografia

  • L. Gavioli (a cura di),Verità e bellezza. Realismo russo. Catalogo della mostra (Potenza, 21 settembre 2007-10 febbraio 2008), Marsilio, Collana: Cataloghi Anno edizione: 2007, EAN: 9788831793605
  • Tzvetan Todorov, L’arte nella tempesta. L’avventura di poeti, scrittori e pittori nella rivoluzione russa, Garzanti, 2017, ISBN-10 : 8811673747 ISBN-13 : 978-8811673743

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 6 giugno 2022.

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