Il citazionismo è una pratica artistica utilizzata da molti artisti contemporanei che dialogano con la tradizione.
Immagine: Riccardo Garolla, Selvatica, 2022 pastello a olio e grafite su carta, 50×35 cm, particolare. Courtesy Riccardo Garolla © Ghiggini Arte
Molti grandi artisti contemporanei hanno utilizzato volutamente elementi di stile e di contenuti della tradizione figurativa nelle loro opere. La critica artistica definisce questa operazione Citazionismo che si distingue nettamente dal plagio o dalla copia. Il Citazionismo infatti si può considerare una corrente artistica, un modus operandi che caratterizza la poetica di un autore. Occorre considerare, però, che in passato portare avanti le forme della tradizione era una pratica comune, del tutto doverosa. Il maestro trasmetteva e l’alunno reinterpretava le forme apprese, filtrandole attraverso la propria sensibilità. In questo modo la forma artistica si è evoluta nel tempo come ben testimoniano gli studi degli storici dell’arte. Inoltre, in ogni epoca le condizioni socio-economiche hanno determinato un contesto che ha portato gli artisti ha mutare le forme del passato.
Il citazionismo nelll’arte contemporanea
Gli artisti che utilizzano il citazionismo riflettono sull’arte del passato per attualizzarne i contenuti come nel caso delle riletture ne L’ultima cena di Andy Warhol. In altri casi la citazione diventa un elemento di provocazione come nell’opera di altri artisti della Pop Art, Robert Rauschenberg o il graffitista Schnabel. Il citazionismo è poi molto presente nelle installazioni di artisti dell’Arte concettuale come Giulio Paolini o del poverista Michelangelo Pistoletto la cui opera più nota è la Venere degli stracci. Borderland di Manuel Gardina, del 2024, utilizza l’Intelligenza Artificiale per rielaborare diciassette opere storiche della collezione Carlon attraverso l’interazione con i visitatori dello spazio. Che sia riflessione linguistica, rimando semantico o semplice provocazione, il citazionismo è ormai una pratica creativa consolidata e compresa nell’ambiente artistico e culturale.
Il citazionismo nelle opere di Riccardo Garolla
Riccardo Garolla è un artista con base a Milano, protagonista di una pittura figurativa estremamente colta e densa di riferimenti. Nei suoi dipinti è rappresentata l’umanità interpretata attraverso filtri culturali dell’occidente che Garolla utilizza sapientemente. Il pittore, infatti, sembra applicare ad ogni sua opera, o ciclo di opere, una opportuna visione stilistica adatta al soggetto che sta ritraendo.
Le sue figure si addensano sulla tela con gesto deciso, in seguito ad un processo di elaborazione che contamina passato e presente in forme nuove. Garolla non è mai banale. Infatti porta avanti la sua continua ricerca con eroismo e piglio intellettuale sostenuto dalla forza dei suoi maestri.
Nelle opere dell’artista si colgono bagliori della mitteleuropa di fine Ottocento, tracce di Secessione e accenni ad Espressionismi storici e contemporanei. Questi riferimenti, lucidamente consapevoli, non sono però esercizi di stile. Non si tratta infatti di Manierismo contemporaneo. Riccardo Garolla è un artista sensibilissimo e introverso in continuo dialogo tra mondo interiore e tradizione artistica e culturale. Quindi le tracce del passato rappresentano e concretizzano gli stati d’animo dell’artista, il suo sentire del momento. Garolla indossa gli occhiali della tradizione della quale sente il peso ma anche la forza ispirativa. Il pittore infatti, consapevole di questo bagaglio che ogni artista occidentale porta con sé, non cerca, invano, di liberarsene ma lo usa con intelligenza.
Segreto abissale
Nel ciclo Segreto abissale che raccoglie dipinti su carta dedicati alla figura umana, il riferimento all’opera di Egon Schiele si coglie in modo deciso. I soggetti femminili e le posizioni dei corpi rimandano così all’Espressionismo sensuale del pittore austriaco attualizzato però con maggiore eleganza compositiva.
Lo spazio del piano pittorico è, evidentemente, l’interesse primario di Garolla. Nelle opere di questo ciclo, infatti, i corpi, avvitati e contorti, dialogano con lo spazio del foglio. Le figure sembrano consapevoli di abitare uno spazio limitato e si agitano nei confini ristretti delle carte. Lo sguardo del pittore è così del tutto personale, cerca significati che vanno oltre l’apparenza del reale e che rivelano dettagli nascosti. Come un artista della grande tradizione, Garolla indaga il reale con osservazione attenta, svela significati nascosti e li rivela al suo pubblico con le forme adatte alla sua sensibilità. Porta avanti così la sua missione, giorno dopo giorno, senza inutili protagonismi ma armato di cultura e determinazione.
Riccardo Garolla è un intellettuale, e di questo profilo ha tutte le qualità, anche quando discute amabilmente e con passione del suo lavoro. Il consiglio è sicuramente quello di apprezzare le sue opere ma, se si è fortunati, di ascoltarlo e compiere insieme a lui l’esperienza di varcare la soglia del reale. I romantici tedeschi definivano questa esperienza sub limine, cioè sublime.
Riccardo Garolla | Segreto abissale Published on Mar 18, 2023 su Issue, a cura di Francesca Garolla
Riccardo Garolla su Ghiggini Arte
© 2017-2024 ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.