La Tavoletta di Narmer racconta i fatti compiuti dal grande re egizio che unificò il Basso e l’Alto Egitto intorno al 3000 avanti Cristo.
Tavoletta di Narmer, (3100 a.C. ca.), incisione su grovacca, 64 x 42 cm. Il Cairo, Museo Egizio
Descrizione della Tavoletta di Narmer
In alto, su entrambe i lati, vi sono motivi a facciata di palazzo chiamati serekht. Vi sono raffigurati i simboli n’r, (pesce siluro) ed me (scalpello). Questi simboli sono infatti le rappresentazioni fonetiche che compongono il nome Narmer.
Su un lato Narmer è raffigurato con una corona a bulbo tipica dell’Alto Egitto, quello meridionale. Sul lato opposto, invece, il re indossa la corona del Basso Egitto, settentrionale. Su ogni lato sono presenti delle teste bovine che portano delle corna alte e ricurve. Si tratta della dea Bat che personifica la Via Lattea, rappresentata dalle 5 stelle che si trovano sulla fronte. Sul lato principale della Tavoletta di Narmer si vede la processione di Narmer che indossa la corona rossa del Basso Egitto. Sul lato opposto Narmer è raffigurato per quasi tutta la dimensione della tavolette. Il re è raffigurato mentre alza la mazza piriforme e indossa la corona bianca dell’Alto Egitto.
La Tavoletta di Narmer quindi è la testimonianza della unificazione dei popoli dell’Alto e del Basso Egitto. Il suo nome infatti appare scritto in caratteri geroglifici, insieme a scene di battaglia e simboli del potere.
Storia della Tavoletta di Narmer
La Tavoletta di Narmer, è una lastra incisa del periodo Predinastico dell’Egitto. Scolpita vi è, forse, la prima raffigurazione di un sovrano egizio giunta fino a noi. Si tratta del re Narmer, che alla fine del IV millennio a.C. unificò i popoli lungo il Nilo. La Tavoletta di Narmer venne ritrovata da James E. Quibell e Frederick W. Green, due archeologi inglesi. Fu scoperta nel deposito principale del Tempio di Horus a Ieracompoli, nel periodo in cui si effettuarono gli scavi, dal 1897 al 1898. La Tavoletta fece discutere molto gli esperti egittologi. Infatti gli studiosi si dividono in due fazioni sulla verità documentativa della tavoletta. Alcuni pensano che le immagini raccontino una verità storica, mentre altri pensano che si tratti di una leggenda.
Analisi
Le figure scolpite in leggero rilievo hanno uno stile già tipico dell’arte egizia. Infatti, vengono usati i codici che si prenderanno a modello anche in seguito.
La Tavoletta, incisa sui due lati, ha uno spessore di 2,5 cm. Il materiale che la compone è siltite di colore verde scuro detta anche grovacca.
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Bibliografia
- La statua di Ramesse II, Museo Egizio di Torino
- Natale Barca, Sovrani predinastici egizi, Ananke, Collana: Seshat, 2005, 9788873251330
- Giovanna Magi, Luxor, Karnak, la valle dei Re, Bonechi Collana: Arte e storia, 2014, EAN: 9788847605015
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 9 gennaio 2020.
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Consulta la pagina dedicata alla Tavoletta di Narmer, sul sito del Museo Egizio del Cairo.
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