Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino di Pompeo Batoni

Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino di Pompeo Batoni era destinata alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano.

Pompeo Batoni, Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino, 1738 – 1740, olio su tela, 403 x 228 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Indice

Descrizione di Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino di Pompeo Batoni

La Vergine è seduta su di un trono modesto e sulle sue ginocchia Gesù Bambino si regge in piedi sostenuto dal braccio sinistro della madre. La Madonna indossa una veste rossa e un mantello blu che le copre interamente le gambe. Il suo capo è coperto da un velo. San Zaccaria si trova a sinistra, dipinto di schiena con un gran volume tra le mani. Giuseppe, invece, è in piedi dietro al bambino, sulla destra del dipinto. In prossimità dell’angolo di destra , in basso, si trova Santa Elisabetta che tiene tra le braccia il piccolo Giovanni. In alto alcuni angeli aleggiano e spargono fiori sulla Sacra Famiglia. La scena si svolge tra monumentali architetture classiche. Infatti sulla sinistra, in alto, si scorgono imponenti colonne. Infine, oltre la balaustra di sinistra si apre un paesaggio collinare sovrastato da un cielo con alcune nuvole chiare. 

Interpretazioni e simbologia di Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino di Pompeo Batoni

La Vergine indossa l’abito rosso, simbolo della passione e il mantello blu, simbolo della Chiesa.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Fu il cardinale Angelo Maria Querini, protettore dell’ordine Girolamino, ad indicare Pompeo Batoni quale autore per la pala d’altare. Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino fu commissionata, così, con molta probabilità, tra il 1738 e il 1740 ed era destinata ad un altare laterale della chiesa dei Santi Cosma e Damiano appartenente ai Girolamini.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

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Lo stile del dipinto Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino di Pompeo Batoni

Lo stile del grande dipinto è decisamente monumentale. Inoltre, sono evidenti influenze classiche di tipo accademico. Le superfici dipinte sono attentamente levigate. Gli abiti, inoltre sono elegantemente panneggiati. Anche le posture dei personaggi sacri sono eleganti e classiche. I volumi sono molto evidenti e il chiaroscuro crea forme morbide e luminose.

Il colore e l’illuminazione

La scelta cromatica di Pompeo Batoni rivela il suo studio approfondito delle opere di Raffaello. Il tono generale dell’opera è caldo. Le architetture sono colorate con ocra e marrone. L’abito di San Zaccaria è di un ocra molto carico. Solo il mantello della Vergine e l’abito di Santa Elisabetta sono colorati con tinte fredde e molto brillanti. L’illuminazione proviene da sinistra e mette in evidenza i personaggi in primo piano facendo arretrare San Giuseppe posizionato in ombra.

Lo spazio

La prospettiva geometrica delle architetture classiche permette di percepire chiaramente la profondità dell’ambiente. Soprattutto la fuga di colonne scandisce lo spazio nel quale si svolge la scena. Oltre la balaustra, lo sguardo dello spettatore si sposta verso l’orizzonte segnato da una leggera linea di montagne.

La composizione e l’inquadratura

Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino ha un formato rettangolare, sviluppato in verticale. Superiormente, il dipinto è coronato da un arco. L’immagine della Madonna è posta in centro. L’inquadratura incornicia la scena e tutti i personaggi rientrano nella cornice dell’opera. La composizione si sviluppa, poi, lungo le diagonali del rettangolo inferiore. Su quella che sale da sinistra si trovano le figure di Zaccaria, della Vergine e di San Giuseppe. Lungo quella che sale da destra, invece, si trovano le figure di Elisabetta, San Giovannino e della Vergine.

Il gruppo di angeli in alto crea una mandorla compositiva. Infatti, l’arco del bordo superiore si riflette in basso con un arco che racchiude le loro figure. Il punto di vista dello spettatore coincide con il capo di Maria e la base della colonna in primo piano. Infine, la base delle tre figure allineate a sinistra e la fuga delle basi delle colonne creano una sorta di triangolo prospettico che guida lo sguardo verso il paesaggio, in profondità. Le mani indicanti di Santa Elisabetta e di San Giovannino creano una importante direttrice psicologica verso le figure della Vergine e di Gesù Bambino, che, a loro volta sono dirette nella direzione contraria.

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