Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich

Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich è uno dei dipinti più noti dell’artista che anticipa l’arte astratta del primo Novecento.

Caspar David Friedrich, Monaco in riva al mare (Der Mönch am Meer), 1808-1810, olio su tela, 110 x 171,5 cm. Berlino, Alte Nationalgalerie

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Indice

Descrizione di Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich

Nel dipinto, in primo piano si coglie una spiaggia deserta sulla quale a sinistra si vede la figura di un monaco fermo e rivolto verso il mare. Al centro invece il mare buio è appena illuminato da qualche bagliore di onde ed è sovrastato da un cielo denso di nuvole scure. Il monaco è riconoscibile dalla ascetica e lunga tonaca scura che indossa.

Interpretazioni e simbologia di Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich descrisse il dipinto con le seguenti parole:

“Es ist nemlich ein Seestük, vorne ein öder sandiger Strand, dann, das bewegte Meer, und so die Luft. Am Strande geht tiefsinnig ein Mann, in schwarzem Gewande; Möfen fliegen ängstlich schreiend um ihn her, als wollten sie ihn warnen, sich nicht auf ungestümmen Meer zu wagen.”

L’opera suscita inquietudine mista a smarrimento, angoscia e malinconia suggerite dal vuoto dello spazio, dai colori cupi e dall’assenza di ancore visive. Sicuramente evoca un senso di solitudine interiore.

Come anche in altre opere di Friedrich la figura di schiena del personaggio spinge l’osservatore ad identificarsi con con esso e a calarsi nella contemplazione del paesaggio che ha di fronte.

La Rückenfigur

Il dipinto presenta a partire dal basso i tre elementi naturali, terra, mare e cielo. La figura del religioso isolata dal contesto privo di particolari naturali sembra estraniata dal mondo reale. Come in molte opere di Friedrich inoltre la figura umana è piccola e sembra che la natura incomba su di essa. Questo personaggio isolato viene definito dai critici tedeschi Rückenfigur (Figura vista di schiena). Si tratta di una figura umana vista di spalle, isolata e di piccole dimensioni che contempla il paesaggio.

Caspar David Friedrich e la poetica del sublime

In quanto opera esemplare della poetica dell’artista in Monaco in riva al mare si ritrova la poetica del sublime. Si tratta di un termine filosofico già usato in antichità che si riferisce all’ultra sensibile e quindi all’ultra terreno. Il concetto riporta quindi ad una sensibilità spirituale tipica della cultura romantica centro-europea.

La critica ha definito questo dipinto anche come pittura del nulla poiché si riferisce ad uno spazio indefinito e vasto. La poetica del Romanticismo infatti, come interpretata da Friedrich, contrappone l’immensità della natura alla finitezza dell’uomo che però si rende consapevole della propria natura e della propria grandezza spirituale. La poetica del sublime, già propria dell’epoca classica, fu teorizzata anche più recentemente da Immanuel Kant all’interno della Critica del giudizio.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione di Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich

Monaco in riva al mare comparve insieme a Abbazia nel querceto nel 1810 in una mostra presso l’Accademia d’Arte di Berlino. In questa occasione, il re di Prussia Federico Guglielmo III acquistò le due opere. L’opera di Friedrich suscitò alcune critiche in seguito alla sua esposizione. Il dipinto è ora conservato presso Alte Nationalgalerie di Berlino.

Accoglienza della critica alla prima esposizione del 1810

Gli accademici contestarono all’artista di non aver predisposto un repoussoir necessario a guidare l’occhio dell’osservatore all’interno della composizione. Proprio per le sue particolarità l’opera ebbe anche alcuni ammiratori. Il filosofo Arthur Schopenhauer infatti la apprezzò molto e la considerò una interpretazione pittorica del sentimento dell’Infinito. Il dipinto piacque anche a Enrique von Kleist che scrisse di apprezzare l’infinita solitudine che si coglie nell’opera.

L’artista e la società. La storia dell’opera Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich

Monaco in riva al mare è un dipinto di Caspar David Friedrich dipinto tra il 1808 e il 1810. Friedrich lavorò per ben due anni alla realizzazione dell’opera. La superficie della tela infatti fu diverse volte sovra dipinta fino ad ottenere il fondo quasi astratto che la caratterizza.

Friedrich iniziò a dipingere l’opera a Dresda nel 1808 e terminò il dipinto nel 1810. Monaco in riva al mare rappresenta un esempio del metodo di lavoro di Friedrich. L’opera infatti è frutto di una progettazione lunga ed è il risultato di diversi ripensamenti. L’artista cancellò due piccole navi a vela che galleggiavano sul pelo dell’acqua. Inizialmente il cielo era diurno e fu trasformato in cielo notturno. Nel dipinto infatti compare la falce della luna e la stella del mattino. Questi dettagli furono documentati dallo stesso artista nei suoi appunti.

Monaco in riva al mare è considerata dagli storici una delle opere più rappresentative della poetica romantica di Caspar David Friedrich. Inoltre esercitò una grande influenza nella successiva arte dell’Ottocento e del Novecento. Gli artisti che apprezzarono di più l’opera e ne trassero ispirazione furono Gustave Courbet, James Abbott, McNeill Whistler e Mark Rothko.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich

Quest’opera, come altre, prese forma nello studio dell’artista. Infatti Friedrich passava molto tempo ad osservare la natura ma dipingeva in studio. Si basava infatti su molti schizzi che realizzava en plein-air. Questi lavori gli permettevano di selezionare gli elementi più importanti per realizzare il dipinto in modo sintetico ed efficace.

L’opera presenta un linguaggio figurativo al limite dell’astratto. Inoltre secondo i critici lo spazio privo di costruzione spaziale sembra proiettarsi sulla superficie del dipinto. Questa costruzione anticipa inoltre i meccanismi di molta arte futura. Infatti questo dipinto di Friedrich è considerato il primo dipinto astratto moderno.

La tecnica

Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich è un olio su tela di 110 x 171,5 cm.

Il colore e l’illuminazione

I colori dell’opera sono pochi infatti predominano l’azzurro-grigio del cielo e il blu profondo del mare che si ritrova anche sulla tonaca del monaco. L’immagine non presenta chiari contrasti cromatici. Esiste un leggero scarto di luminosità fra il terreno e il mare. Inoltre il suolo è reso con un ocra caldo mentre il resto della scena presenta toni freddi e scuri.

Lo spazio

L’opera come sottolineato anche dai primi critici è priva di un repoussoir spaziale efficace. Si tratta di uno stratagemma compositivo che giocando sui piani dell’immagine permette di creare un struttura spaziale della composizione. In genere il repoussoir è una figura ben riconoscibile dipinta ai lati che permette di ancorare lo sguardo e percepire la profondità dello sfondo. Infatti chi osserva il dipinto di Friedrich sembra perdersi nel vuoto dello spazio e non riesce a individuare i piani di profondità. Non vi sono infatti ancore visive presenti sulla riva, nel cielo o nel mare. Questo vagare dello sguardo crea una sensazione di inquietudine.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto è di forma rettangolare e sviluppo orizzontale. L’inquadratura racchiude un’ampia porzione di superficie dipinta con passaggi di tono e pochi elementi formali.

La composizione è condizionata dalla posizione decentrata del monaco che crea una piccola parentesi a sinistra in basso in corrispondenza dell’angolo del dipinto. La composizione si avvale inoltre di quinte successive rappresentate dalla spiaggia dal mare e dal cielo.

La struttura compositiva dell’opera è rappresentata così dalle linee orizzontali che si susseguono verso l’alto. In basso la duna di sabbia che si inclina leggermente a destra rappresenta un elemento di movimento. Sono assenti inoltre linee di fuga e linee strutturali che creino un centro compositivo o visivo.

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Bibliografia

  • Eva Di Stefano, Friedrich, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2006, EAN: 9788809020252

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 8 dicembre 2020.

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