Madonna del Popolo di Federico Barocci

La Madonna del Popolo di Federico Barocci fu in un primo tempo commissionata all’artista manierista Giorgio Vasari dalla Fraternita dei laici di Arezzo.

Federico Barocci, Madonna del Popolo, 1575 – 1579, olio su tavola, 395 x 252 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

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Indice

Descrizione della Madonna del Popolo di Federico Barocci

La Vergine è inginocchiata in alto sulle nuvole e intercede presso Gesù in favore del popolo di fedeli che si trova in basso. Infatti proprio al centro del dipinto è disteso un infermo seminudo che chiede l’elemosina ad un musicista in piedi sulla destra. A sinistra invece una donna vestita con abiti eleganti indica l’apparizione al figlio che sorride con le mani giunte. Un’altra giovane poi dietro di lei osserva seria di fronte a sè e tiene un libretto aperto fra le mani. Intanto un bambino che si trova tra le braccia della madre gioca con le pagine del libretto. A destra proprio, sotto l’immagine della Madonna, una giovane madre con il figlioletto tra le braccia riceve un soldo da un adolescente vestito in oro e dai capelli biondi. Intorno a questi personaggi più evidenti è presente una folla di persone di varia estrazione sociale.

Maria è inginocchiata sulle nuvole a destra, sorretta da due angioletti. La Vergine si rivolge a sinistra, in alto, dove si trova Gesù seduto che guarda in basso e benedice il popolo. Accanto a Cristo si notano poi due angeli adolescenti mentre agli angoli superiori due angioletti portano corone di rose. Infine al centro del dipinto, sotto le nuvole, la colomba è in posizione di stallo ed e circondata da una luce dorata.

Interpretazioni e simbologia del dipinto Madonna del Popolo di Federico Barocci

Nel dipinto si notano alcuni dettagli che aumentano il senso di naturalismo del dipinto. Infatti i personaggi interagiscono fra loro con atteggiamenti spontanei come il bambino che gioca con le pagine del libro e quello in basso che si distrae sorridendo. La madre quindi si gira verso di lui e lo esorta a prestare attenzione alla scena religiosa. È una scena molto comune nella quale si poteva ritrovare ogni madre impegnata ad educare il figlio in occasione di una funzione religiosa.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La Madonna del Popolo si trova a Firenze esposta presso la Galleria degli Uffizi. Barocci firmò e datò l’opera con la scritta FEDERICVS BAROTIVS VRBINAS MDLXXIX. Esistono numerosi disegni che attestano la progettazione del dipinto. Alcuni di essi sono custoditi presso il Gabinetto dei disegni del British Museum a quello delle stampe degli Uffizi e del Kupferstichkabinett di Berlino.

La Fraternita dei laici di Arezzo commissionò in un primo tempo all’artista Giorgio Vasari l’esecuzione del dipinto. L’opera era destinata alla cappella della fraternita a Santa Maria della Pieve.

L’artista e la società. La storia dell’opera Madonna del Popolo di Federico Barocci

Giorgio Vasari morì nel 1574 e la commissione passò così a Federico Barocci. L’artista mutò poi il tema dell’opera che in origine celebrava il “Mistero della Misericordia“. Barocci realizzò quindi numerosi disegni per la progettazione della composizione. Inizialmente la pala era sormontata da una cuspide che rappresenta Dio Padre benedicenteche si trova ora al Museo nazionale di arte medievale e moderna di Arezzo.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile dell’opera Madonna del Popolo di Federico Barocci

Il programma artistico della Controriforma trovò in Federico Barocci un interprete molto sensibile. Infatti le scene dipinte dall’artista rappresentano eventi religiosi nei quali i protagonisti partecipano con grande resa drammatica. La spettacolarità delle rappresentazioni anticipa così le invenzioni degli autori barocchi del Seicento. Inoltre Barocci fu autore di una pittura elegante e raffinata. Gli storici lo indicano quindi come un esemplare manierista. I riferimenti di Barocci furono inizialmente le opere di Raffaello e lo sfumato di Leonardo oltre al lavoro di altri suoi contemporanei. La luce spirituale contribuì infine a valorizzare le sue opere con atmosfere mistiche care ai promotori della Controriforma.

La tecnica

La Pala d’altare dedicata alla Madonna del popolo è un dipinto con colori ad olio su una tela di 395×252 cm.

Il colore e l’illuminazione

La Pala dipinta da Federico Barocci presenta nel complesso una tonalità calda. Infatti in basso la moltitudine del popolo è caratterizzata da toni ocra e marroni che si avvicinano all’incarnato dei personaggi. Invece in alto nella zona divina spiccano le vesti dell’angelo, di Gesù e di Maria. I tre personaggi infatti sono evidenziati dai tre primari molto brillanti, giallo, rosso e blu.

Sempre tra le nuvole una luce mistica dalla forte colorazione gialla fa da sfondo all’apparizione. Invece sulla terra i corpi sono distinti tra loro dal forte chiaroscuro che li distingue nella calca.

Lo spazio

La scena dell’apparizione divina al popolo si svolge in un paesaggio urbano. Infatti dietro la folla di persone si intravedono le facciate appena accennate di edifici classici. I fedeli inoltre sono distribuiti su una profondità che si misura valutando la progressiva iminuzione dei visi. I personaggi in alto invece sono totalmente in primo piano posti contro lo sfondo luminoso.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto è di forma rettangolare e sviluppato in verticale al fine di inquadrare le due scene che si sovrapongono. Infatti il popolo occupa più della metà orizzontale inferiore del dipinto mentre a Gesù e Maria è destinato un terzo dall’alto. Inoltre quasi all’incrocio delle diagonali si trova la colomba dello Spirito Santo in posizione di stallo. Il popolo in basso si colloca intorno ad uno spazio vuoto e i personaggi si dispongono a formare un ovale. Questa forma è sottolineata anche dalle loro posizioni e dai loro gesti.

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Bibliografia

  • Antonio Natali, Federico Barocci. Restauro della Madonna della Gatta, Silvana (17 ottobre 2003), ISBN-10: 8882156389 ISBN-13: 978-8882156381
  • A. Giannotti, C. Pizzorusso, Federico Barocci 1535-1612. L’incanto del colore. Una lezione per due secoli. Ediz. illustrata, Silvana, 15 ottobre 2009, EAN: 9788836614233
  • Luciano Arcangeli, Federico Barocci. I disegni nella Galleria Nazionale delle Marche, Gebart, 1 gennaio 2012, EAN: 9788898302222
  • Andrea Emiliani, La finestra di Federico Barocci, Carta Bianca (Faenza), 4 febbraio 2019, EAN: 9788897550549

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 15 aprile 2020.

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