La marchesa moglie del marchese Casati, donna dai molti amori, mecenate, amante del bello al punto volle fare di sé “un’opera d’arte vivente“.
D’Annunzio non si limitò ad amarla: la stimò profondamente e intraprese con lei una relazione intima ed intellettuale, come si evince dal carteggio intercorso tra di loro tra il 1908 e il 1932. Il Vate la definiva “Divina marchesa”, mia “Monna Lisa”, “l’unica donna che mi ha sbalordito”. L’immagine iconica della marchesa Casati continua ancora ad attrarre scrittori ed artisti del nostro tempo. Il pittore Augustus Edwin John, la ritrasse in The Marchesa Casati, del 1919, che mette in luce la determinazione e il fascino fatale della nobildonna di Milano. Leggi Arte e Femme Fatale