Koss-II di Victor Vasarely è un dipinto optical realizzato negli ultimi anni di carriera del pittore cinetico francese.
Victor Vasarely, Koss-II, 1982, acrilico su tela, 99,6 x 99,6 cm. Collezione privata
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Indice
Descrizione di Koss-II di Victor Vasarely
Nell’opera optical di Victor Vasarely è rappresentata una griglia astratta che riproduce un fenomeno ottico tridimensionale. Lo sfondo è una griglia a moduli quadrati che si modella a destra estroflettendosi. La figura centrale invece appare costituita da due parti. La parte di sinistra è piana mentre quella di destra sembra sollevarsi e si modella sul fondo assumendo una forma convessa.
Interpretazioni e simbologia di Koss-II di Victor Vasarely
La finalità delle ricerche optical fu quella di applicare i principi che regolano la percezione visiva al fine di ottenere effetti di movimento virtuale. Nelle opere di Vasarely le forme dipinte acquistano così un dinamismo apparente e sembrano deformarsi nello spazio
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Il dipinto di Victor Vasarely intitolato Koss-II è proprietà di una collezione privata.
L’artista e la società. La storia dell’opera di Koss-II di Victor Vasarely
La nascita dell’Optical Art si può far coincide con l’esposizione di alcune opere di Victor Vasarely presso la galleria Denise René di Parigi. Insieme a lui esposero anche gli artisti Yaacov Agam, Nicolas Schöffer, Pol Bury, Jesús Rafael Soto, Jean Tinguely, Marcel Duchamp e Alexander Calder.
I dipinti esposti presentarono al pubblico le sperimentazioni di arte cinetica francese. L’evento indicato come “Le Mouvement” (Il Movimento in italiano), inaugurò la stagione dell’Optical Art.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Koss-II di Victor Vasarely
Vasarely, nel 1955 pubblicò il Manifesto Giallo dove epresse l’idea guida del suo lavoro che indicò con il termine di Unità plastica. Il pittore scrisse: «Due forme-colori formano l’unità plastica, vale a dire l’unità di quella creazione artistica: e la persistente, onnipresente dualità viene finalmente riconosciuta inscindibile» (Victor Vasarely).
Con questa dichiarazione, Vasarely fondò un alfabeto plastico, cioè un linguaggio figurativo che unifica forme e colori in una unità plastica costituita dall’inserimento di una forma all’interno di un’altra che la contiene. I colori e le sfumature delle due forme sono diversi al fine di creare un senso di movimento unilaterale.
Con il tempo la sua ricerca produsse opere definite Optical Art nelle quali è evidente la ricerca di movimento e la resa fortemente tridimensionale. Queste immagini, già nella seconda metà del Novecento, suggerivano l’impressione di tecnologia avanzata e grafica digitale in 3D.
Vasarely utilizzò griglie geometriche che attraverso la loro deformazione controllata creano l’impressione di una accentuata tridimensionalità. Per ottenere questo effetto studiò attentamente l’effetto del chiaroscuro con un limitato utilizzo di colori, a volte complementari. Inoltre applicò le teorie scientifiche della Gestalt e della visione umana.
La tecnica
Koss-II di Victor Vasarely è un dipinto realizzato con colori acrilici stesi su una tela di 99,6 centimetri di larghezza e 99,6 cm di altezza.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto è quasi interamente colorato con tonalita calde. Predomina infatti l’ocra-giallo che è presente sulla griglia ortogonale del fondo e all’interno dei quadrati più piccoli della struttura centrale. Giallo e ocra scuro si contrappongono per complementarietà al violetto, dai toni chiari e scuri, che si trova sullo sfondo della griglia centrale e sulle aste della griglia della figura che sembra staccarsi in primo piano. Invece, su due fasce centrali, predomina il viola scuro che vira verso il bruno come anche sulla griglia di fondo.
La contrapposizione tra parti chiare e parti scure non simula la rappresentazione luminosa spaziale reale ma è funzionale alla resa tridimensionale che crea i volumi virtuali.
Lo spazio
Lo spazio, nel dipinto di Vasarely, è di natura astratta e geometrica.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto di Victor Vasarely è di forma quadrata che sottolinea la natura astratta e geometrica della composizione. Lo sfondo, infatti è ordinato dalla griglia regolare mentre la figura in primo piano è conseguente alla deformazione dei moduli quadrati. La griglia di fondo offre una base ottica regolare sulla quale valutare visivamente la deformazione, dall’apparenza tridimensionale, della porzione di destra.
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Bibliografia
- John Doherty (Traduttore), Victor Vasarely, FAGE, 2016 ISBN-10 : 2849754137 ISBN-13 : 978-2849754139
- Pierre Vasarely, Pauline Mari, Ann Hindry, Frank Bauer, Collectif, La fondation Vasarely: Victor Vasarely, visionnaire utopiste, BEAUX ARTS ED, 2015, ISBN-13 : 979-1020401441
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 2 ottobre 2022.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Victor Vasarely intitolate:
- Koss-II
- Vega Pal
Leggi La vita e tutte le opere di Victor Vasarely
Consulta la pagina dedicata a Victor Vasarely, sul sito del Musée National d’Art Modern Centre Pompidou Paris.
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