Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich

Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich è la raffigurazione di un dramma del mare nonostante la nave naufragata sia nascosta tra i ghiacci.

Caspar David Friedrich, Il mare di ghiaccio (Das Eismeer), 1823 – 1824, olio su tela, 98 x 128 cm. Amburgo, Hamburger Kunsthalle

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Indice

Descrizione del dipinto Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich

Al centro del dipinto diverse lastre di ghiaccio si sovrappongono e creano un cumulo che si spinge verso l’alto. La neve poi si raccoglie tra le lastre creando mucchietti giallastri. Anche in primo piano i ghiacci misti a frammenti di terreno si frangono sotto la spinta delle correnti marine sottostanti. A destra del cumulo centrale si intravede inoltre il relitto in legno di una nave. L’imbarcazione è adagiata su un fianco e uno degli alberi integro regge la vela ancora issata. In lontananza infine si colgono altri cumuli di giaccio sollevati a formare delle piramidi trasparenti.

Interpretazioni e simbologia del Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich

Il dipinto di Friedrich è anche conosciuto come Il naufragio della speranza e Immagine di ghiaccio. La catastrofe della spedizione al Polo Nord. Sul relitto è visibile infatti una scritta che si riferisce alla nave HMS Griper. Il suo equipaggio guidato da William Edward Parry subì un naufragio durante le prime spedizioni al Polo Nord. Il significato principale dell’opera è legato alla poetica romantica. La natura madre e matrigna domina sull’umanità che subisce gli effetti dei fenomeni climatici. Alcuni studiosi propongono anche interpretazioni politiche legate alle conseguenze post-napoleoniche.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

L’idea di raffigurare i ghiacci perenni fu di Johann Gottlob von Quandt. Il collezionista fece realizzare due dipinti per rappresentare il sud e il nord della terra. Caspar David Friedrich si occupò del Nord mentre Johann Martin von Rohden dovette pensare alla Natura del Meridione. Nel 1824 l’artista espose l’opera presso l’Accademia di Belle Arti di Praga con il titolo di Una scena idealizzata del mare Artico, con una nave naufragata su una massa di ghiaccio. Il dipinto però rimase nello studio dell’artista fin dopo la sua morte. Il Mare di ghiaccio si trova alla Kunsthalle di Amburgo.

La storia dell’opera Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich dipinse quest’opera intorno al 1823 – 1824 all’età di circa 50 anni. L’artista infatti nacque a Greifswald nel 1774. La realizzazione del dipinto si basò probabilmente su una serie di studi che Fridrich dipinse tra il 1820 e il 1821 osservando la formazione di banchi di ghiaccio sul fiume Elba, nei pressi di Dresda. Inoltre l’artista ebbe modo di seguire le vicende della spedizione al Polo Nord attraverso la stampa dell’epoca.

Friedrich presentò un altro dipinto nel 1822 alla mostra presso l’Accademia di Dresda dal titolo Una nave naufragata al largo della costa della Groenlandia sotto la luce della luna piena. L’opera però è andata perduta.

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Lo stile del Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich

Il dipinto presenta ben evidenti le caratteristiche della poetica Romantica. Friedrich fu autore di “paesaggi simbolici” cioè di vedute naturali che rimandandano a significati filosofici. Infatti l’artista associò alla natura significati spirituali che derivano dall’estetica romantica. I paesaggi romantici e quindi quelli dipinti da Friedrich sono immersi in atmosfere particolari e utili a suscitare intense emozioni. Infatti sono presenti sconvolgenti eventi meteorologici come tempeste oppure tramonti e albe.

La tecnica

Il mare di ghiaccio è un dipinto ad olio realizzato su una tela di 98×128 cm.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto è caratterizzato da toni freddi che rendono particolarmente algida l’intera composizione. La zona occupata dal cielo infatti è dipinta con un algido azzurro. La parte centrale invece presenta una maggiore varietà di toni freddi e grigi. Inoltre è presente un intenso chiaroscuro prodotto dal banco di ghiaccio. In primo piano e quindi per un terzo del dipinto i ghiacci si colorano di ocra e marrone determinando una dominante calda.

Il passaggio dei toni dal bruno del primo piano al blu del cielo contribuisce inoltre a creare la spazialità ampia e disorientante del dipinto.

Lo spazio

Il dipinto presenta uno spazio sconfinato rappresentato da una superficie ghiacciata che si perde all’infinito. Infatti oltre il cumulo in primo piano si intravedono altre strutture di ghiacci lontane. Il paesaggio è quindi descritto dalle rispettive grandezze che suggeriscono la profondità e ne determinano la concretezza. Però la vastità della superficie e gli effetti del colore creano una sospensione del tempo e dello spazio. Il paesaggio assume così un valore astratto e il dipinto sembra rappresentare uno spazio ideale.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Friedrich è di forma rettangolare e l’inquadratura orizzontale è quella tipica di un paesaggio. Infatti in primo piano prevalgono le linee oblique create dalle lastre di ghiaccio che salgono verso destra. Al centro invece la struttura si eleva e le oblique si fanno più accentuate verso sinistra. Poco oltre la metà del dipinto è poi presente la linea dell’orizzonte che crea un punto fermo compositivo. La composizione assume infine una certa dinamicità grazie ai cumuli che sembrano muoversi dietro la spinta di ghiacci.

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Bibliografia

  • Eva Di Stefano, Friedrich, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2006, EAN: 9788809020252

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 1 aprile 2020.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Caspar David Friedrich, Il mare di ghiaccio, sul sito dell’Hamburger Kunsthalle di Amburgo.

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