Il libro animato o Pop-Up

Il libro animato o Pop-Up è molto di più di un testo narrativo e permette una esperienza creativa perché il lettore anima le diverse parti del libro che diventano sculture di carta.

Pagina aggiornata il: 17 maggio 2020

Il libro animato o Pop-Up un chiarimento.

Se cercate il termine pop-up su un qualsiasi motore di ricerca in rete e vi aspettate di trovare un elenco di libri per l’infanzia rimarrete delusi. Infatti il termine pop-up in italiano si può tradurre come “apparire” o “saltar fuori ” e nel linguaggio informatico indica generalmente delle finestre che appaiono all’improvviso durante la navigazione. Nel mondo di internet il termine che identifica meglio il prodotto cartaceo è quindi “libro animato” o “libro tridimensionale“. Se poi cercate la variante più semplice che consiste nel disegnare le pagine di un blocchetto il termine corretto è “Flipbook“.

Il libro animato è molto vicino alla tecnica dell’origami e per questo oggi è un prodotto di nicchia ma molto apprezzato. Inoltre esistono degli esemplari che sono opere d’arte e per questo è si è sviluppato un vero collezionismo. Il lettore è inviato a sfogliare le pagine che generano scenografie con paesaggi, piazze o ambienti domestici e figure.

La storia del libro animato o pop-up

Il libro animato ha una lunga storia. Infatti una forma di animazione delle pagine era già presente nei libri del XIV secolo. Gli anatomisti per arricchire le loro rappresentazioni del corpo umano creavano così delle pagine sovrapponibili. Questa sovrapposizione svelava progressivamente l’anatomia umana o animale. Nel XV secolo poi l’astronomo tedesco Peter Apian, nel libro Cosmographia arricchì ulteriormente l’animazione collegando le parti cartacee fra loro con dei fili.

Verso la fine del Settecento e per tutto l’Ottocento il libro animato o pop-up diventò un oggetto ludico. Infatti i progettisti idearono le pagine con tecniche già usate per giocattoli e altri manufatti.

Libri animati o pop-up d’artista. William Grimaldi

William Grimaldi fu un pittore inglese miniaturista famoso per i suoi piccolissimi ritratti. La sua famiglia di origini liguri si era trasferita a Londra in seguito al bombardamento di Genova del 1684. L’artista inoltre era nipote del pittore Thomas Worlidge presso il quale compì il suo apprendistato per sette anni. Grimaldi diventò presto famoso e creò piccoli dipinti smaltati per il Principe di Galles e il Principe Federico, il Duca di York e Albany. Nel 1790 diventò pittore dello smalto del Duca di York, nel 1791 della Duchessa di York e nel 1804 del Principe di Galles. L’artista fu un frequente espositore alla Royal Academy dal 1786 al 1824.

The Toilet Book di William Grimaldi
The Toilet Book di William Grimaldi, 1821

Grimaldi verso il 1820 creò un libro animato per intrattenere i suoi ospiti. Nel suo pop-up estemporaneo l’artista disegnò semplicemente alcuni oggetti da toeletta che si svelavano sollevando un flap. La figlia di Grimaldi intuì il potenziale dell’invenzione e pubblicò il Toilet Book che ebbe subito molto successo.

I libri oggetto di Bruno Munari

Bruno Munari nacque a Milano nel 1907 ed è conosciuto soprattutto per la sua attività di grafico e designer. Munari però a vent’anni aderì al Secondo Futurismo. Con altri artisti espone in molte mostre collettive presso la storica Galleria Pesaro (1927, 1929, 1931, 1932), nota anche per il movimento “Novecento” di Anselmo Bucci. Espose alla Biennale di Venezia del 1930, 1934, 1936 e alla prestigiosa Quadriennale di Roma del 1935. Fu poi alla Triennale di Milano del 1936 e del 1940.

Storie di tre uccellini, 1972 di Bruno Munari
Storie di tre uccellini, 1972 di Bruno Munari

L’artista abbandonò l’ambiente futurista e nel 1948, a Milano insieme a Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Atanasio Soldati fondò il Movimento Arte Concreta (MAC). Proposero opere ispirate all’astrattismo geometrico dall’estetica minimale. Inoltre portarono avanti una “sintesi delle arti“, che fondeva pittura, scultura, architettura. La sua esperienza con il MAC durò fino al 1958 e in questi anni iniziò a progettare “l’oggetto-libro“, come i Libri illeggibili (1950) e i Negativi-positivi che si possono definire libri attivi. Munari creò anche le Tavole Tattili la prima delle quali è 1931 al fine di stimolare l’esplorazione multi-sensoriale dei bambini.

Bruno Munari, Storie di tre uccellini, Editore: Corraini, Collana: Bruno Munari, 2001, EAN: 9788887942118

Il libro animato o pop-up al tempo del coronavirus

di Daniela Braidotti

Leggo sul sito del Musli (Museo Scuola, Libro, Infanzia) di Torino dell’iniziativa “pop-up contro il corona virus” e di come i bambini in Cina siano stati coinvolti, insieme alle loro famiglie, nella costruzione di un libro pop up.

Le figurine che si alzano e che compaiono all’improvviso o che saltano fuori dalle pagine, castelli, principesse, draghi e dinosauri, esercitano un grande fascino su bambini e adulti: sembrano nascere da magie inarrivabili, da trucchi impossibili da applicare.

Consulta il sito del Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia Musli di Torino. La pagina dedicata al libro animato.

In classe o a casa

Qualcosa di semplice come pop up invece si può fare anche in classe o, come abbiamo visto nelle proposte dell’artista intercettata dal Musli, Guan Zhongping, anche a casa. Perché non usare il pop up per costruire un mostro mangiavirus che ci tenga al sicuro? Colorato, con grandi occhi e una bocca senza mascherina. Meglio ancora se, usando fili di lana, rondelle, bottoni, passamanerie si arricchiscono i tagli della carta portandoli a trasformarsi in ritratti materici, come quelli che gli alunni di una classe hanno fatto con Petra. Anche il virus dovrebbe spaventarsi!

Libro animato o Pop-up e ritratti materici di Petra Probst
Libro animato o Pop-up e ritratti materici di Petra Probst

Il pop up è uno strumento che, anche nella scuola primaria, si presta a diventare un “compito complesso”: sviluppa gli atteggiamenti di perseveranza nel portare a termine un lavoro in più fasi, le abilità di manualità fine, la capacità di immaginare un lavoro finito e di progettarne la realizzazione, la collaborazione e la relazione interpersonale nel partecipare a un lavoro comune; investe, se  si progetta un libro, anche la capacità di mettere in sequenza, di sintetizzare e scegliere elementi rappresentativi e distintivi di una situazione.

Biglietti, storie, sintesi

Il pop up non è da riservare solo al bigliettino di auguri: è anche un modo per raccontare una storia o per esporre una ricerca.

Libro animato o Pop-up e ritratti informali di Petra Probst
Libro animato o Pop-up e ritratti informali di Petra Probst

Abbiamo raccolto qualche esempio di libri pop up realizzati da una classe  prima e da una classe quinta. In uno i bambini hanno lavorato sull’illustrazione della fiaba di Cappuccetto Rosso, sull’altro su una sintesi di una ricerca fatta sul proprio Paese di origine. Ogni bambino ha progettato e realizzato un pop up che poi è stato unito in un unico libro di classe.

La maestra Daniela Braidotti, ci offre un ampio contributo sugli approcci all’opera d’arte possibili nella scuola primaria con l’utilizzo del libro animato.


Consulta
il sito di Petra Probst

Le immagini dei workshop sono tratte dall’Archivio di Petra Probst.

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci