Trittico Portinari di Hugo van der Goes

Il Trittico Portinari di Hugo van der Goes ha ispirato molti artisti fiorentini del Rinascimento che ne hanno ripreso alcuni dettagli nelle loro opere.

Hugo van der GoesTrittico Portinari, pannello centrale con l’Adorazione dei pastori, 1476-1478, olio su tavola, 253 x 304 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

Indice

Descrizione del Trittico Portinari di Hugo van der Goes

Il Trittico Portinari è composto da tre pannelli. In quello centrale Maria prega rivolta a Gesù Bambino che si trova in basso, posato al suolo. Intorno, assistono all’evento angeli e pastori. La scena è ambientata a ridosso di alcune architetture. Si nota infatti a sinistra una colonna e sul fondo un imponente edificio. Sempre a sinistra, è dipinto San Giuseppe, con le mani giunte, davanti alla colonna e in disparte rispetto alla Vergine e al bambino.

Sul pannello di sinistra vi sono i componenti maschi della famiglia Portinari, mentre su quello di destra, le donne.

I pannelli posteriori sono visibili quando il trittico è chiuso. Su di essi è dipinta una Annunciazione con stile monocromo.

Interpretazioni e simbologia del Trittico Portinari di Hugo van der Goes

Il pannello centrale del trittico rappresenta una Adorazione dei pastori. La scena si basa sulle visioni di Santa Brigida di Svezia.

I fiori rappresentati, gigli e iris, simboleggiano la purezza della Vergine. Nel bicchiere si osserva poi una colombina, pianta funeraria che rappresenta la passione di Cristo. Nel Trittico Portinari, Hugo van der Goes inserì molte fisionomie umane. I tre pastori a destra ad esempio hanno visi molto particolari.

La descrizione della visita dei pastori alla scena della Natività è descritta nel Vangelo di Luca.

C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da gran timore, ma l’angelo disse loro: “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato, nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”. (Luca 2, 8-12)

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2022-2023

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La tavola fu commissionata da Tommaso Portinari, agente della famiglia de’ Medici a Bruges. Il dipinto venne poi portato a Pisa su di una nave. Attraverso l’Arno giunse a Firenze il 28 maggio 1483 e condotto alla chiesa di Sant’Egidio nell’Ospedale di Santa Maria Novella.

L’artista e la società. La storia del Trittico Portinari di Hugo van der Goes

IlTrittico Portinari di Hugo van der Goes giunse a Firenze nel 1483, dove divenne il dipinto fiammingo più imitato dagli artisti del tardo Quattrocento. Soprattutto furono Piero di Cosimo e Leonardo a prendere esempio dall’opera.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del Trittico Portinari di Hugo van der Goes

Il Trittico Portinari è il capolavoro di Hugo van der Goes perché è stato realizzato con un taglio molto realistico. Inoltre le grandi dimensioni e la costruzione dello spazio con la sola luce affascinarono i fiorentini contemporanei come il Ghirlandaio. La perfezione dei particolari è altissima, soprattutto, nel vaso in primo piano con i gigli e le iris.

La tecnica

La pittura ad olio rende la tavola molto brillante e le figure sembrano, quindi, lucide e definite.

Lo spazio di questa scena si ispira a quello delle Sacre rappresentazioni e raggiunge un effetto teatrale. I personaggi sono inseriti in uno scenario molto elaborato e ultraterreno. Infatti, figure celesti sono presenti e affiancate a personaggi terrene. La profondità, come in tutte le opere fiamminghe, è sottolineata dalla luce. L’orizzonte poi è molto alto e pare un palcoscenico sul quale si svolge l’evento dipinto. L’intera scena infine presenta una notevole profondità ottica e sono visibili chiaramente, paesaggi molto lontani.

Articolo correlato

La Madonna del Cancelliere Rolin di Jan Van Eyck

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Jochen Sander, Hugo van der Goes, Verlag Philipp von Zabern, 1992, EAN: 2560005065371

La scheda è quasi completa. Ancora qualche giorno di pazienza, grazie per la tua visita!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 17 gennaio 2022.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Hugo van der Goes intitolate:

  • Trittico Portinari

Leggi La vita e tutte le opere di Hugo van der Goes

Consulta la pagina dedicata al Trittico Portinari di Hugo van der Goes sul sito della Galleria degli Uffizi di Firenze.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content