Fluxus

Fluxus fu un movimento artistico costituito da una rete di artisti internazionali uniti da esperienze performative e contaminazione tra media.

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Fluxus fu una rete di artisti, designer e compositori musicali che produssero happening mescolando linguaggi, media e discipline artistiche.

Nascita e sviluppo di Fluxus

Fluxus ebbe una dimensione internazionale e si sviluppò intorno agli anni Sessanta del Novecento.

Gli happening e le attività di Fluxus

Gli eventi prodotti nel contesto di Fluxus comprendevano performance di produzioni Neo-Dada, rumorismo, arti visive, pianificazione urbanistica, architettura, design e letteratura. Dick Higgins, per descrivere le attività di Fluxus, coniò il termine Intermedia. Questo termine sottolinea il coinvolgimento di diversi media e discipline nella progettazione degli eventi.

Le caratteristiche ideologiche di Fluxus

Gli aderenti alle attività di Fluxus si unirono in rete per sottolineare il carattere internazionale dell’iniziativa. Una corrente interna adottò una finalità fortemente anti-commerciale e anti-artistica.

Le influenze e le radici di Fluxus

George Maciunas fu il teorico e uno dei fondatori della rete alla quale, nel 1961 diede il nome di Fluxus. Inizialmente Fluxus fu il titolo della rivista, organo teorico del movimento. Con Fluxus Maciunas intendeva caratterizzare le attività della rete con il concetto di flusso o movimento continuo.

John Cage

Gli esperti indicano le sperimentazioni del compositore statunitense John Cage come una delle influenze principali di Fluxus. Secondo il compositore, che fu un grande sperimentatore in campo di sonorità, l’attività di ricerca in campo artistico deve essere aperta a qualsiasi sviluppo. La sperimentazione ha inizio con un’azione dell’artista che procede senza una programmazione precisa. Secondo questa metodologia prende, così, più importanza il processo di creazione invece che il risultato finale, prodotto artistico o documentazione mediatica.

John Cage fu il teorizzatore della musica sperimentale degli anni Cinquanta del Novecento. Cage elaborò inoltre un metodo sperimentale che produsse una serie indicata come Composizioni Sperimentali. Il compositore tracciò le sue idee tra il 1957 ed il 1959 presso la New School for Social Research di New York. Attraverso le Composizioni Sperimentali l’artista sperimentò le nozioni di “indeterminatezza” nell’arte.

Richard Maxfield, anni dopo, partì dal lavoro di Cage e quindi ripreso da artisti e compositori che parteciparono all’esperienza Fluxus. Il gruppo originario di Fluxus era formato da Jackson Mac Low, La Monte Young, George Brecht, Al Hansen, Dick Higgins e George Maciunas il teorico di Fluxus.

Marcel Duchamp e il Dada

L’artista dadaista francese Marcel Duchamp contribuì all’ideazione di Fluxus con la sua invenzione del ready-made e con l’atteggiamento anti-artistico della sua attività creativa. Duchamp espose in contesti artistici oggetti comuni mutandone la funzione e trasformandoli in opere d’arte. Alla base di questo procedimento vi era una operazione concettuale di Duchamp che connotava il manufatto di artisticità. Fontana è uno degli esempi più noti del lavoro di Duchamp.

La portata ideologica di Duchamp nell’ambito di Fluxus e dell’arte successiva fu notevole. Infatti, la critica d’arte, nel sistematizzare le esperienze degli anni Sessanta e Settanta del Novecento ricorse alla definizione di Neo-Dada. Rientrarono in questa definizione esperienze come Fluxus, Happening, Nouveau Réalisme, Pop art, Mail art, Performance art.

La storia di Fluxus

Il fondatore George Maciunas

George Maciunas (1931-1978) nacque in Lituania e si trasferì negli Stati Uniti alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La sua famiglia si stabilì a New York, città nella quale Maciunas ebbe la possibilità di incontrare molti artisti e musicisti riuniti in un gruppo guidato dai compositori John Cage e La Monte Young. Maciunas aprì così una galleria d’arte, la AG Gallery a Madison Avenue dove espose le opere di Higgins, Ono, Jonas Mekas, Ray Johnson, Flynt e Young. Nel 1961 si trasferì in Europa, a Wiesbaden, nella Germania Ovest lavorando come graphic designer per la US Air Force.

Proto-Fluxus

Gli storici dell’arte considerano come eventi proto-Fluxus alcuni happening organizzati nel periodo precedente alle sperimentazioni vere e proprie. Tra questi vi sono una serie di concerti d’appartamento in Chambers Street a New Yok nel 1961. Nello stesso anno si tennero altri concerti organizzati da La Monte Young con Jackson Mac Low, Joseph Byrd e Henry Flynt. Rientra anche lo Yam festival durato un mese, nel 1963, organizzato nella parte settentrionale di New York. George Brecht e Robert Watts furono i promotori dell’evento al quale parteciparono altri artisti. Intervennero anche Ray Johnson e Allan Kaprow. Infine sono compresi alcuni concerti organizzati da Mary Bauermeister a Colonia tra il 1960 ed il 1961. Tra i partecipanti vi furono il video artista Nam June Paik e il musicista John Cage.

Il manifesto di Fluxus

George Maciunas, fondatore di Fluxus, redasse a mano il manifesto intitolato Festum Fluxorum Fluxus a Düsseldorf, il febbraio 1963. George Maciunas, lituano-americano, concepì Fluxus come un collettore di esperienze culturali, sociali e politiche al fine di rinnovare la società attraverso azioni performative. Inizialmente, Maciunas indicò la tete come Neo-Dadaismo. Successivamente, Raoul Hausmann, un dadaista delle origini, sconsigliò al fondatore, in una lettera, di utilizzare questo etichette storiche e trovare un nuovo termine.

La diffusione di Fluxus

Maciunas, al fine di far conoscere le idee di Fluxus, scrisse e pubblicò una brochure che distribui nel 1961 in occasione di tre conferenze musicali Musica Antiqua et Nova. Gli organizzatori degli eventi furono lo stesso da Maciunas, Ken Friedman, Ben Patterson, Nam June Paik, Wolf Vostell, Joseph Beuys, Charlotte Moorman, Ben Vautier, e gli italiani Giuseppe Chiari, Sylvano Bussotti e Gianni-Emilio Simonetti.

I Fluxus festival

George Maciunas, il 9 giugno 1962, organizzò e promosse il Fluxus festival allo Städtisches Museum di Wiesbaden in Germania. Il titolo dell’evento, Aprés Cage; Kleinen Sommerfest (in italian, Dopo Cage; Un Piccolo Festival Estivo) faceva omaggio al compositore statunitense e teorico di Fluxus.

Da questa data, Fluxus si diffuse rapidamente con altri happening in Europa e in Asia, Copenaghen, Parigi, Düsseldorf, Amsterdam, L’Aia, Londra, Nizza e successivamente in Giappone.

Nel corso del 1962, Maciunas, Higgins e Knowles organizzarono in varie città europee concerti con strumenti musicali antichi. Parteciparono a questi eventi l’artista Joseph Beuys e Wolf Vostell, più i compositori italiani Giuseppe Chiari e Sylvano Bussotti.

Gli artisti di Fluxus

Gli artisti che presero parte alle attività di Fluxus furono: Arman, Abel Azcona, César Baldaccini (César), Franco Ballabeni, Joseph Beuys, George Brecht, Bazon Brock, Sylvano Bussotti (compositore), John Cage (compositore), Giuseppe Chiari, Walter Cianciusi, Philip Corner, Morton Feldman, Robert Filliou, Matteo Fioretti, Henry Flynt, Ken Friedman, Al Hansen, Rosanna Grisorio, Cairn Hedland, Geoffrey Hendricks, Dick Higgins, Ruud Janssen, Ray Johnson, Joe Jones, Alison Knowles, Takehisa Kosugi, Shigeko Kubota, George Landow, Jackson Mac Low, George Maciunas, Barry McCallion, Adolfas Mekas, Gustav Metzger Larry Miller, Charlotte Moorman, Yōko Ono, Nam June Paik, Ben Patterson, Dieter Roth, Ric Royer, Takako Saito, Gianni Sassi, Wim T. Schippers, Carolee Schneemann, Gianni-Emilio Simonetti, Litsa Spathi, Daniel Spoerri, Yasunao Tone, Ben Vautier, Wolf Vostell, Yoshi Wada, Robert Watts, Emmett Williams, La Monte Young, Max Neuhaus.

Le opere di Fluxus

In preparazione

Bibliografia

  • Jürgen Becker, Wolf VostellHappenings, Fluxus, Pop Art, Nouveau Réalisme. Eine Dokumentation. Rowohlt Verlag, Reinbek 1965.
  • Happening & Fluxus. Kölnischer Kunstverein, 197
  • Owen SmithFluxus: The History of an Attitude. San Diego State University Press, San Diego, California, 1998.
  • Fiat flux: la nébuleuse Fluxus, 1962-1978, Musée d’art moderne Saint-Étienne métropole, Silvana Editoriale, Milan, 2012.
  • Elena Zanichelli (a cura di), Women in Fluxus & other experimental tales, Skira editore, Milano, 2012.
  • Caterina Gualco (a cura di), Fluxus in Italia, Il Canneto Editore, Genova 2012.
  • Boris Brollo, Verona, Fluxus e altri ricordi, Verso l’Arte Commenti, novembre 2012 – Cerrina (AL)
  • Boris Brollo, L’ultima avanguardia marxista? Verso l’Arte Commenti, febbraio 2013 – Cerrina (AL)

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