Crocifissione di Sibiu di Antonello da Messina

La Crocifissione di Sibiu di Antonello da Messina è uno dei tre dipinti noti del maestro che interpretano la morte di Cristo.

Antonello da Messina, Crocifissione, 1463-1465 circa, tempera e olio su tavola, 39 x 22,5 cm, Bucarest, Muzeul Naţional de Artă al României

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Indice

Descrizione della Crocifissione di Sibiu di Antonello da Messina

La croce sulla quale Cristo è crocifisso si trova al centro del dipinto. Ai suoi lati si osservano poi i tronchi sui quali sono posti i due ladroni. I loro corpi nudi assumono pose drammaticamente scomposte. A differenza di Gesù le loro mani infatti sono legate in alto. Altre corde stringono le caviglie sulle quali scorrono rivoli di sangue.

Ai piedi della croce di Gesù si trovano i dolenti. A sinistra, Maria Maddalena che si distingue dai capelli rossi e la Madonna. A destra, invece, San Giovanni si rivolge verso Cristo con disperazione mentre le pie donne soffrono per il dramma che si è compiuto. Alla base della croce inoltre vi sono alcuni teschi. Tra le rocce poi spuntano stentati cespugli e qualche piantina. La scena inoltre è ambientata all’interno di un paesaggio marino e in basso sono dipinte alcune abitazioni. Infine, verso il fondo l’acqua si insinua tra i promotori che si perdono all’orizzonte.

Interpretazioni e simbologia della Crocifissione di Sibiu

Ai piedi della croce si riconoscono Maria e Giovanni. Le tre donne in secondo pianopoi si possono identificare come le tre Marie, Maria Maddalena, Maria moglie di Cleofa e Maria madre di Giacomo.

Il paesaggio marino dipinto sullo sfondo della Crocifissione secondo le ricerche degli storici dell’arte riproduce il porto a forma di falce di Messina. Si può considerare quindi un tributo dell’artista alla sua città natale. Inoltre oltre il porto si riconoscono le isole Eolie.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il dipinto intitolato Crocifissione di Sibiu è ora conservato presso il Museo Nazionale di Arte Rumena a Bucarest, in Romania. Fu attribuito ad Antonello, prima da Karl Voll nel 1902 e successivamente da Bernard Berenson nel 1932.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Antonello da Messina realizzò l’opera nel 1460 circa, quindi durante gli anni di formazione. Roberto Longhi ipotizzò inoltre che il dipinto fosse il risultato di due interventi distanziati nel tempo. Non vi è, infatti, unità si stile come nelle opere mature di Antonello. Probabilmente, la parte superiore della tavola di Bucarest fu aggiunta qualche anno dopo. Le crocifissioni posteriori nelle quali si osserva una maggiore fusione stilistica sono la Crocifissione di Anversa, e la Crocifissione di Londra del 1475.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile della Crocifissione di Sibiu

La Crocifissione di Sibiu di Antonello da Messina è un dipinto devozionale. L’opera, secondo le indagini degli storici, risale al periodo giovanile dell’artista, intorno al 1470. Presenta, quindi, una duplice matrice stilistica. Il giovane artista nella parte inferiore si ispirò alla tradizione iconografica dei Calvari fiamminghi. Vi sono raffigurati Maria e Giovanni in piedi, alla base della croce. Lo sfondo, invece, riprende un paesaggio italiano. Questa parte del dipinto inoltre fu ispirata dalle novità in campo prospettico che Antonello apprese dai maestri delle scuole italiane, forse da Piero della Francesca.

L’impianto nordico del dipinto è di tipo descrittivo. Infatti, la scena è ricca di particolari attentamente rappresentati. Inoltre, le posture dei personaggi sono a tratti scomposte e non armonizzate tra loro. Questo taglio fiammingo della rappresentazione invita ad una osservazione frammentata. Infatti, non si coglie, nella Crocifissione di Sibiu, la classica unità spaziale di altre opere rinascimentali.

La tecnica

Il dipinto di Antonello da Messina fu dipinto con una mestica molto simile all’olio su tela. Infatti, in qualche testo viene definita tempera grassa. Furono per primi gli artisti fiamminghi ad elaborare la tecnica della pittura ad olio. Antonello da Messina invece fu tra i primi artisti italici a sperimentare tale tecnica e a diffonderla presso le scuole locali. Il maestro adottò la tecnica ad olio dei fiamminghi che gli permetteva di ottenere sottili e trasparenti velature dagli effetti luminosi. Le sue opere inoltre evidenziano l’uso del disegno come base dell’immagine dipinta.

Il colore e l’illuminazione

La Crocifissione di Sibiu dipinta da Antonello da Messina presenta toni caldi. Alcune parti, tuttavia, sono dipinte con colori tendenti al verde-grigio. Infine, il cielo è colorato con un debole azzurro chiaro. Spiccano le due vesti rosse. Non sono presenti forti contrasti. Solo nella parte alta le croci e i personaggi sono messi in rilievo dal cielo più chiaro. Il tipo di illuminazione fredda progettata da Antonello proviene da destra e crea un certo rilievo nei panneggi delle vesti in primo piano.

Lo spazio

La Crocifissione di Sibiu è ambientata in un ampio paesaggio marino. Nella parte superiore si nota una disposizione ortogonale di Cristo e dei ladroni crocifissi. Questa disposizione contribuisce inoltre a creare una scatola spaziale prospettica. Antonello da Messina dimostrò così di saper usare le regole prospettiche per creare una solida impostazione dello spazio.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto raffigurante la Crocifissione è sviluppato in verticale. L’inquadratura è ampia e permette di osservare un vasto paesaggio. Le figure dei personaggi sono allineate in primo piano e occupano l’intera larghezza del dipinto. Prevalgono linee di costruzione verticali che reggono l’intera composizione. Verso il centro del dipinto si sviluppa la massa del paesaggio con linee oblique e curve.

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Bibliografia

  • Gioacchino Barbera, Antonello da Messina, Milano, Editore Electa-Banco Ambrosiano Veneto, 1997, ISBN 88-8016-202-0.
  • Mauro Lucco, Antonello da Messina, l’opera completa, Milano, Editore Silvana, 2006, ISBN 88-366-0633-4
  • Marco Bussagli, Antonello da Messina, 2016, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, EAN:9788809991675
  • Antonello da Messina, 2019, Skira, Arte antica. Cataloghi, ISBN: 885723927
  • Antonello da Messina. Ediz. illustrata, 21 marzo 2019, Collana: Skira Masters, EAN: 9788857239286

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 novembre 2019.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Antonello da Messina intitolate:

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Antonello da Messina, Crocifissione, sul sito del Muzeul Naţional de Artă al României.

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