Annunciazione del Guercino

L’Annunciazione del Guercino è custodita presso la Chiesa di S. Maria Annunciata a Milano e fa parte delle collezioni d’arte dell’Ospedale Maggiore ca’ Granda.

Guercino, Annunciazione, post 1638 – ante 1639, olio su tela, 219 x 305 cm. Milano, Chiesa di S. Maria Annunciata

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Indice

Descrizione dell’Annunciazione del Guercino

Maria riceve l’annuncio da parte dell’Arcangelo Gabriele mentre sopra di lei si libra una colomba bianca illuminata da una luce divina. Più in alto si trova una teoria di angeli e quindi Dio Padre che osserva la scena. Maria a destra indossa una veste rossa, un velo giallo e un mantello blu scuro. L’Arcangelo invece si trova a sinistra e porta una veste chiara come le ali dispiegate. Con la mano destra Gabriele sorregge poi un giglio bianco.

Interpretazioni e simbologia del dipimto Annunciazione del Guercino

La scena rappresentata dal Guercino interpreta il tema cristiano dell’Annunciazione del Signore o Annunciazione della Beata Vergine Maria. L’Arcangelo Gabriele viene inviato da Dio nella casa di Maria per annunciarle il concepimento e quindi la nascita di Gesù.

L’Annunciazione è un episodio narrato nei Vangeli di Matteo e di Luca con modalità diverse. Matteo racconta che Maria rimase incinta grazie allo Spirito Santo. Un angelo invece apparve in sogno a Giuseppe chiedendogli di non abbandonare la moglie. Invece nel Vangelo di Luca l’angelo entra in casa di Maria annunciandole il concepimento del figlio di Dio.

Il dipinto del Guercino interpreta quindi l’episodio secondo il Vangelo di Luca. L’Arcangelo si manifesta a Maria mentre lo Spirito Santo si rivela in forma di colomba bianca. Il giglio portato da Gabriele è un simbolo della verginità e purezza della Madonna. La Vergine infine incrocia le mani al petto in segno di umiltà e accettazione. Secondo gli storici in particolare Mahon (1968) il dipinto del Guercino è un’opera rappresentativa della tradizione iconografica del tema religioso.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

L’Annunciazione dipinta dal Guercino si trova presso la chiesa di Santa Maria Annunciata a Milano e fa quindi parte delle collezioni d’arte dell’Ospedale Maggiore ca’ Granda.

L’artista e la società. La storia dell’opera Annunciazione del Guercino

Il Guercino dipinse quest’opera tra il 1638 e il 1639 circa all’età di 40 anni nel periodo più alto della sua carriera artistica. Lo storico Valerio Guazzoni ha ricostruito la storia dell’opera grazie alla consultazione del libro dei conti di Paolo Antonio Barbieri fratello del Guercino.

L’artista ottenne il versamento della caparra di cento scudi nel luglio del 1638. Guercino ottenne poi il saldo l’anno successivo con la somma di 400 ducatoni. Il costo totale dell’opera fu così di 500 ducatoni di Bologna. Inoltre Guercino consegnò l’opera ad Alfonso Curti, il maestro di casa dell’Ospedale Maggiore di Milano, il 13 marzo 1639.

Fu lo stesso funzionario che si recò a Cento, paese nel quale abitava il Guercino, per prelevare la Pala da portare a Milano. Così Il 20 marzo 1639 l’opera trovò posto sull’altare Maggiore della chiesa di Santa Maria dell’Annunciata all’interno di un’ancona in marmo realizzata dai marmorari G.B. Nuzzi, M.A. Fossati e G.B. Ballabia. In seguito ad interventi strutturali dell’interno, il dipinto nel corso dei secoli fu oggetto di diversi spostamenti. Negli anni l’opera ha subito alcuni interventi di restauro che non hanno interferito col colore originale.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile dell’Annunciazione del Guercino

Il nome completo del Guercino era Giovanni Francesco Barbieri. L’artista nacque nel 1591 a Cento in provincia di Bologna. Il soprannome dell’artista deriva dal suo evidente strabismo. Trasferito a Bologna da Cento, si formò in particolare sulle opere di Ludovico Carracci. In seguito inoltre si ispirò al realismo di Caravaggio senza però riprendere i forti contrasti plastici e formali.

La tecnica

L’Annunciazione del Guercino è dipinta ad olio su una tela di 219 X 305 cm.

Il colore e l’illuminazione

L’opera presenta una dominante calda a partire dallo sfondo in ocra dorato. Nella parte centrale i toni sono particolarmente scuri e mettono in evidenza, per contrasto di luminosità, la figura dell’Arcangelo, della Vergine e della colomba. L’illuminazione inoltre proviene da sinistra e dall’alto. La luce pone in primo piano soprattutto la colomba che risulta l’elemento più brillante dell’opera. Segue la veste dell’angelo, il busto della Vergine e in alto, la serie di angeli che sostengono Dio.

Lo spazio

Lo spazio nel quale si svolge la scena è contratto sul primo piano e ricorda una scena teatrale. Infatti lo sfondo molto scuro limita la profondità del primo piano alle figure di Gabriele e della Vergine. Questo ambiente inoltre è di natura terrena mentre nella parte superiore, oltre le nuvole, si apre un ambiente divino popolato dagli angeli e da Dio.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Guercino è di forma rettangolare e l’inquadratura è sviluppata in verticale. Tale scelta permette di rappresentare l’ambiente terreno e quello divino sopra di esso. Le due metà orizzontali dell’opera sono quindi suddivise tra la scena dell’Annunciazione in basso e lo spazio celeste in alto. La figura dell’Arcangelo e la figura della Vergine sono allineate orizzontalmente.

La loro disposizione crea una composizione centrale e simmetrica. In alto invece la struttura compositiva è obliqua a partire dal putto nella parte sinistra. Inoltre il centro psicologico della scena divina è posto a sinistra dove si trova la figura di Dio. Infine la colomba si trova quasi al centro dell’incrocio delle diagonali dell’opera.

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Bibliografia

  • Luigi Ficacci, Guercino. Ediz. illustrata, Giunti Editore, 1993, EAN 9788809761575
  • N. Turner, Guercino. La scuola, la maniera. I disegni agli Uffizi, Olschki Anno edizione: 2008, EAN: 9788822258724
  • Emilio Negro, Massimo Pirondini, Nicosetta Roio, La scuola del Guercino, Artioli Anno edizione: 2004; 2010 EAN: 9788877920959
  • Vittorio Sgarbi, Denis Mahon, Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del ‘600. Con DVD, Rai Libri (1 giugno 2004) Lingua: Italiano ISBN-10: 8839712992 ISBN-13: 978-8839712998
  • Maria Stella Spampinato, Ammon e Tamar. Un dipinto inedito del Guercino, Gangemi Collana: Arti visive, architettura e urbanistica Anno edizione: 2011, EAN: 9788849220384
  • R. Vodret, F. Gozzi, Guercino 1591-1666. Capolavori da Cento e da Roma. Catalogo della mostra (Roma, 16 dicembre 2011-29 aprile 2012). Ediz. illustrata, Giunti Editore (7 dicembre 2011) Collana: Cataloghi mostre Lingua: Italiano ISBN-10: 880977535X ISBN-13: 978-8809775350
  • A. Emiliani, Il Guercino. Disegni, dipinti. Ediz. illustrata, Minerva Edizioni (Bologna), 2013, EAN: 9788873814733
  • Guercino e le donne. Il ritratto femminile come veicolo di grazia, Bononia University Press Anno edizione: 2014, EAN: 9788873959564
  • Daniele Benati, Antonella Gigli, Guercino tra sacro e profano, Skira Collana: Arte antica, Anno edizione: 2017, EAN: 9788857235073

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 1 ottobre 2019.

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